The theme of visual perception fascinates me because it entices me to deepen my knowledge of all the ways through which visual perception itself interacts with the environment. Great examples of said ways are cinema and the world of multimedia and technology. In James J. Gibson’s “The ecological approach to visual perception”, he describes his vision of “ambient optic array”, to then move to his conception of “affordance”. This is examined also in terms of its relationship with the theory of Embodied Simulation, formulated by two scholars of Neuroscience and Film Theory V. Gallese and M. Guerra. The concept of “Embodied Simulation” finds always more and more space of discussion in Film Theory and Perception Studies, and it is here discussed so to understand the bond between neurons - specifically mirror and canonical neurons - the screen and directing dynamics following both perception principles and the empathetic relationship that is built between the screen and the viewer. The correlation between body, aesthetic experience and visual perception, which finds its origin in this new form of simulation given by the vision of a film, is then examined. The idea is to go into detail when dissecting various types of cinematic techniques, whose aim is to show this new relationship man-screen, and other functions carried out for specific and technical reasons. In the analysis of the relation between cinematic environment and cinematic techniques, which encourage new forms of visual perception, it can be found a guided reading of some films and TV series, whose primary features are the new forms of self-perception in relation to the digital environment and to technology. The question subject-technology is then analyzed, with considerations on how technology and new media have affected the perception of the world of real things and the self, revolutionizing the individual’s day-to-day life. Attentive analysis is subsequently conducted on the newest “cognitive ergonomics” and how the reality of an hyper-connection in the school and educational system has become inevitable, just as much as a pervasive presence of digitals. Following this path, a deeper and more complete study of such phenomena is encouraged, especially in relation to its effect on perception and experience. Some cases are then examined in which the social, individual and pedagogical spheres were improved - albeit some intrinsic disadvantages - by the digital world, with regards to its increment in the last few years and in light of the new offers of immersiveness vehiculated by technology.
Il tema della percezione visiva mi spinge a voler comprendere e indagare in modo accurato tutti i legami che quest’ultima instaura con l’ambiente, collegandola a nuove forme di percezione visiva, quali il cinema e l’ambiente della multimedialità e della tecnologia. Nella disamina della «teoria ecologica della percezione visiva» di James J. Gibson, viene presentata una descrizione dell’«assetto ottico ambiente» secondo la concezione dello psicologo americano, per poi affrontare il concetto di «affordance». Questo è preso in esame anche in relazione alla teoria della simulazione incarnata, formulata dai due studiosi di neuroscienze e teoria del cinema V. Gallese e M. Guerra. Il concetto di «Embodied Simulation» ha preso piede nella teoria del cinema e della percezione e viene qui discusso al fine di comprendere il legame tra neuroni, specificatamente neuroni specchio e canonici, schermo cinematografico e dinamiche di regia sottostanti alla teoria della percezione e della relazione empatica che si instaura tra spettatore e schermo. Viene dunque esaminato il rapporto tra corpo, esperienza estetica e percezione visiva che scaturisce da questa nuova forma di simulazione data dalla visione del film. L’idea è quella di approfondire i vari tipi di tecniche utilizzate in ambiente cinematografico che si propongono di offrire questo nuovo rapporto uomo-schermo, e le funzioni specifiche messe in atto a livello tecnico. Nell’analisi del rapporto tra ambiente filmico e tecniche cinematografiche, che favoriscono nuove forme di percezione visiva, è condotta la lettura di alcuni film e serie tv aventi come caratteristica principale le nuove forme di percezione di sé in rapporto con l’ambiente digitale e con la tecnologia. Sarà poi presa in esame la questione del rapporto tra soggetto e tecnologia, considerando i vari cambiamenti che la tecnologia e i nuovi media hanno apportato nella percezione del mondo delle cose e di sé, mettendo capo a rivoluzionari mutamenti nella quotidianità degli individui. Si presta quindi attenzione alla nuova «ergonomia cognitiva» e a come in ambito educativo/scolastico si finisca per doversi confrontare con un’iper-connessione e una diffusione dilagante del digitale. Proseguendo su questa strada, ci si propone di studiare questo fenomeno nella sua ricaduta sulla percezione e sull’esperienza. Tenendo presente il suo incremento negli ultimi anni, si passa a esaminare i casi in cui il digitale ha apportato benefici (ma anche svantaggi) nella sfera sociale, individuale e nell’ambiente pedagogico, alla luce delle nuove offerte di immersività di cui le tecnologie sono strumento e veicolo.
Dalla teoria della percezione visiva all’esperienza filmica. Spazio, corpo e nuove realtà nell’era digitale
SPADEA, SERENA
2021/2022
Abstract
Il tema della percezione visiva mi spinge a voler comprendere e indagare in modo accurato tutti i legami che quest’ultima instaura con l’ambiente, collegandola a nuove forme di percezione visiva, quali il cinema e l’ambiente della multimedialità e della tecnologia. Nella disamina della «teoria ecologica della percezione visiva» di James J. Gibson, viene presentata una descrizione dell’«assetto ottico ambiente» secondo la concezione dello psicologo americano, per poi affrontare il concetto di «affordance». Questo è preso in esame anche in relazione alla teoria della simulazione incarnata, formulata dai due studiosi di neuroscienze e teoria del cinema V. Gallese e M. Guerra. Il concetto di «Embodied Simulation» ha preso piede nella teoria del cinema e della percezione e viene qui discusso al fine di comprendere il legame tra neuroni, specificatamente neuroni specchio e canonici, schermo cinematografico e dinamiche di regia sottostanti alla teoria della percezione e della relazione empatica che si instaura tra spettatore e schermo. Viene dunque esaminato il rapporto tra corpo, esperienza estetica e percezione visiva che scaturisce da questa nuova forma di simulazione data dalla visione del film. L’idea è quella di approfondire i vari tipi di tecniche utilizzate in ambiente cinematografico che si propongono di offrire questo nuovo rapporto uomo-schermo, e le funzioni specifiche messe in atto a livello tecnico. Nell’analisi del rapporto tra ambiente filmico e tecniche cinematografiche, che favoriscono nuove forme di percezione visiva, è condotta la lettura di alcuni film e serie tv aventi come caratteristica principale le nuove forme di percezione di sé in rapporto con l’ambiente digitale e con la tecnologia. Sarà poi presa in esame la questione del rapporto tra soggetto e tecnologia, considerando i vari cambiamenti che la tecnologia e i nuovi media hanno apportato nella percezione del mondo delle cose e di sé, mettendo capo a rivoluzionari mutamenti nella quotidianità degli individui. Si presta quindi attenzione alla nuova «ergonomia cognitiva» e a come in ambito educativo/scolastico si finisca per doversi confrontare con un’iper-connessione e una diffusione dilagante del digitale. Proseguendo su questa strada, ci si propone di studiare questo fenomeno nella sua ricaduta sulla percezione e sull’esperienza. Tenendo presente il suo incremento negli ultimi anni, si passa a esaminare i casi in cui il digitale ha apportato benefici (ma anche svantaggi) nella sfera sociale, individuale e nell’ambiente pedagogico, alla luce delle nuove offerte di immersività di cui le tecnologie sono strumento e veicolo.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
964917_tesispadeaserenapdf.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.22 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.22 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/53482