Il rapporto tra corpo e psiche nelle opere di Christa Wolf

The thesis aims to analyse one of the purposes that Christa Wolf seems to set for herself in her writing: to achieve a reconciliation between body and psyche, divided by a thin border line that separates and at the same time connects the external world and the inner world. The thesis is introduced by the analysis of some of the major works of Christa Wolf, one of the best-known writers of the literature developed within the German Democratic Republic between 1949 and 1989. Being the writer closely linked to her time, we provide a necessary historical-biographical framework. After a careful analysis of the works examined, the work focuses mainly on the relationship between body and psyche and how this influences the events of the characters. Furthermore, some female figures from the novels are analysed and the different models of femininity they propose. The study uses the critical reflections of Anna Chiarloni and makes use of the thoughts of the feminist philosopher Adriana Cavarero. Starting from the author's first novel, Der geteilte Himmel, up to one of her latest works, Leibhaftig, we observe the evolution of the writer's thought, the attention she reserves to the body and the metaphorical meaning that the disease assumes in her work: a mirror of social and inner discomfort.

L’elaborato ha l’obiettivo di analizzare uno degli scopi che Christa Wolf sembra prefiggersi nella sua scrittura: raggiungere una riconciliazione fra corpo e psiche, divisi da una sottile linea di confine che separa e insieme congiunge il mondo esterno e il mondo interno. L’elaborato è introdotto dall’analisi di alcune delle maggiori opere di Christa Wolf, una delle scrittrici più note della letteratura sviluppatasi all’interno della Repubblica Democratica Tedesca fra il 1949 e il 1989. Essendo la scrittrice strettamente legata al proprio tempo, si fornisce un necessario inquadramento storico-biografico. Dopo un’accurata analisi delle opere prese in esame, il lavoro si concentra principalmente sul rapporto fra corpo e psiche e su come questo influenzi le vicende dei personaggi. Inoltre, si analizzano alcune figure femminili delle opere e i diversi modelli di femminilità che esse propongono. Nello studio si utilizzano le riflessioni critiche di Anna Chiarloni e ci si avvale del pensiero della filosofa femminista Adriana Cavarero. Partendo dal primo romanzo dell’autrice, Der geteilte Himmel, fino ad una delle sue ultime opere, Leibhaftig, si osserva l’evoluzione del pensiero della scrittrice, l’attenzione che ella riserva al corpo e il significato metaforico che la malattia assume in ogni sua opera, specchio del disagio sociale ed interiore