La 3,4-Dicloroanilina (DCA) è un'inquinante presente nell'ambiente come prodotto di degradazione biologica di diversi erbicidi, in particolare del Propanil che la produce con una resa quasi quantitativa nelle acque di risaia (dove il Propanil è maggiormente usato). La DCA presenta caratteristiche di tossicità per organismi acquatici e per gli esseri umani e, insieme al Propanil, può essere causa di metaemoglobinemia. Per questi motivi è interessante indagare il destino fotochimico della DCA in acque superficiali, in particolare in acqua di risaia. Questo studio ha dimostrato che una via di degradazione della DCA molto efficace è la fotolisi diretta. Un' eccezione potrebbe essere rappresentata da un'acqua con elevata concentrazione di nitrati (NO3-~ 10-50 mg/L, sebbene questo non sia il caso delle acque di risaia) in cui la reazione con i radicali CO3-¿ assume un'importanza paragonabile alla fotolisi diretta. Sono state determinate le costanti cinetiche del secondo ordine della DCA con diversi foto-sensibilizzatori quali radicali HO¿, CO3¿-, 3CDOM* e la resa quantica di fotolisi diretta della DCA. I parametri di fotoreattività misurati sono stati usati come dati di imput per un modello fotochimico (usando il software APEX), che ha permesso di predire un tempo di semivita di circa 1 giorno per la DCA presente in acque di risaia (in giornate soleggiate di fine Maggio). I dati ottenuti dalla modellizzazione hanno avuto un riscontro positivo con i dati raccolti da misure fatte sul campo. In conclusione è possibile affermare che la DCA presente in acqua di risaia si degrada prevalentemente per via fotochimica in particolare mediante fotolisi diretta.

Fotodegradazione della 3,4-Dicloroanilina in acqua di risaia

PROTO, MARIAGRAZIA
2016/2017

Abstract

La 3,4-Dicloroanilina (DCA) è un'inquinante presente nell'ambiente come prodotto di degradazione biologica di diversi erbicidi, in particolare del Propanil che la produce con una resa quasi quantitativa nelle acque di risaia (dove il Propanil è maggiormente usato). La DCA presenta caratteristiche di tossicità per organismi acquatici e per gli esseri umani e, insieme al Propanil, può essere causa di metaemoglobinemia. Per questi motivi è interessante indagare il destino fotochimico della DCA in acque superficiali, in particolare in acqua di risaia. Questo studio ha dimostrato che una via di degradazione della DCA molto efficace è la fotolisi diretta. Un' eccezione potrebbe essere rappresentata da un'acqua con elevata concentrazione di nitrati (NO3-~ 10-50 mg/L, sebbene questo non sia il caso delle acque di risaia) in cui la reazione con i radicali CO3-¿ assume un'importanza paragonabile alla fotolisi diretta. Sono state determinate le costanti cinetiche del secondo ordine della DCA con diversi foto-sensibilizzatori quali radicali HO¿, CO3¿-, 3CDOM* e la resa quantica di fotolisi diretta della DCA. I parametri di fotoreattività misurati sono stati usati come dati di imput per un modello fotochimico (usando il software APEX), che ha permesso di predire un tempo di semivita di circa 1 giorno per la DCA presente in acque di risaia (in giornate soleggiate di fine Maggio). I dati ottenuti dalla modellizzazione hanno avuto un riscontro positivo con i dati raccolti da misure fatte sul campo. In conclusione è possibile affermare che la DCA presente in acqua di risaia si degrada prevalentemente per via fotochimica in particolare mediante fotolisi diretta.
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