Overestimation of own body size and severe distortion of body image are considered the neurocognitive typical markers involved in the development and maintenance of anorexia nervosa (AN). The experimental protocol of the Full Body Illusion (FBI) is able to temporarily modify the body schema even in patients AN, by releading the estimation of their body size to more realistic measures: this is an important proof about the possibility of change their body representation, at least on a implicit level. The aim of this pilot study was to investigate if, and how, implicit preference about body image (real and ideal) and the calorie content of food can be modulated by perception of own body size. We tested these cognitive effects in small female sample of five healthy subjects, inducing FBI (with synchronous stimulation) in two experimental conditions, in which is manipulated the variable avatar body size: FAT condition with an avatar 'fat', and SLIM condition with an avatar 'thin'. We expect that the experience of having a body different from own one would be able to: adapt the estimation of own body size to avatar ones; modulate anxiety state perceived; change the implicit preference for body image (real and ideal), and the automatic approach-avoidance tendencies for calorie content of food. The experiment is structured in three sessions, at one-week distance: the first one for collection of personal data and anthropometric measures of participants, the signature of informed consent and administration of Eating Disorder Inventory (EDI), State Trait Anxiety Inventory (STAI-Y), Identity and Eating Disorders Questionnaire (IDEA), Body Implicit Association Test (BIAT), Food Preference Approach-Avoidance Test (FP-AAT). FBI was induced in the second and third session: before body illusion each subject gave a perceptive judgement on the amplitude between their hips, and after FBI the same procedure is retested (to value some change in estimate), together with administration of STAI-Y, BIAT and FP-AAT, in a counterbalanced way between subjects (in order to compare test results with the first session ones). The study confirmed in part the expectations, although there was no statistical significance to explain the differences expected, both in the results of the tests of implicit associations and in the subjective and behavioral measures of body ownership, because of the small sample size. Summarizing the results: was found an overestimation of bodily measures in the FAT condition, and a slight underestimation in the SLIM condition, and the embodiment of a slim avatar seems be correlated with a decrease of a state anxiety. There is a stable implicit preference for ideal slim body image, regardless of the incorporated body size; but in FAT condition emerges the tendency to associate unwittingly own body with normal figures, while in that SLIM one there is a slight detour in favor of slimmer body. Furthermore, the automatism to approach or move away foods with a different calorie content seems be somehow influenced by the body size perceived (or attributed) to own body. The subsequent extension of the sample will allow to more accurately investigate the orientation of these cognitive automations. It will also be important to test the same experimental hypotheses on a clinical population of anorexic patients to evaluate possible therapeutic applications of the use of the FBI.
La sovrastima delle dimensioni fisiche e la grave distorsione dell'immagine corporea sono i marcatori neurocognitivi tipici coinvolti nello sviluppo e nel mantenimento dell'anoressia nervosa (AN). Il protocollo sperimentale della Full Body Illusion (FBI) è in grado di modificare temporaneamente lo schema corporeo delle pazienti AN, riconducendo la stima della loro body size a misure più realistiche: ciò significa che almeno a livello implicito è possibile alterare la loro rappresentazione corporea. Lo scopo di questo studio pilota è indagare con la FBI se, e in che modo, le preferenze implicite per l'immagine corporea (reale e ideale), e il contenuto calorico del cibo, possano essere modulate dalla percezione della propria dimensione corporea. Abbiamo testato questi effetti cognitivi in un piccolo campione femminile di cinque soggetti sani, inducendo l'FBI (con stimolazione sincrona) in due bbgsperimentali, in cui è manipolata la variabile body size dell'avatar: h; modificare la preferenza implicita per l'immagine corporea (reale e ideale), e le tendenze automatiche di evitamento, o avvicinamento, rispetto al contenuto calorico del cibo. L'esperimento è strutturato in tre sessioni, a una settimana di distanza: la prima per la raccolta dei dati personali e delle misure antropometriche dei partecipanti, la firma del consenso informato e la somministrazione dei test Eating Disorder Inventory (EDI), State Trait Anxiety Inventory (STAI-Y), Identity and Eating Disorders Questionnaire (IDEA), Body Implicit Association Test (BIAT), e Food Preference Approach-Avoidance Test (FP-AAT). L'FBI è stato indotto nella seconda e nella terza sessione: prima dell'illusione ogni soggetto ha dato un giudizio percettivo sull'ampiezza tra i fianchi, e dopo l'FBI la stessa procedura era ritestata (per valutare variazioni rispetto alla stima precedente), insieme alla somministrazione dei test STAI-Y, BIAT e FP-AAT, in modo controbilanciato tra i soggetti (al fine di confrontare i risultati dei test con quelli della prima sessione). Lo studio ha confermato in parte le aspettative, anche se, a causa della piccola dimensione del campione, non è stata raggiunta la significatività statistica tale spiegare in modo esauriente le differenze attese. Riassumendo i risultati: è stata riscontrata una sovrastima delle misure corporee nella condizione FAT e una leggera sottostima nella condizione SLIM, e l'embodiment di un avatar magro sembra correlare con una diminuzione dell'ansia di stato. Tutti i soggetti mostrano una preferenza implicita stabile per un'immagine corporea ideale snella, indipendentemente dalle dimensioni del corpo incorporato; invece nella condizione FAT emerge la tendenza ad associare inconsapevolmente il proprio corpo a figure normopeso, e in quella SLIM c'è una leggera deviazione a favore di siluette più magre. Infine, l'automatismo ad avvicinare o allontanare cibi con un diverso contenuto calorico sembra essere in qualche modo influenzato dalla dimensione del corpo percepita. L'ampliamento del campione consentirà di indagare in maniera più precisa l'orientamento di tali automatismi cognitivi. Sarà inoltre importante testare le stesse ipotesi sperimentali anche su una popolazione clinica di pazienti anoressiche, per valutare possibili applicazioni terapeutiche dell'uso della FBI.
Avere un corpo ed essere quel corpo: manipolazione sperimentale della body size attraverso il protocollo della Full Body Illusion. Uno studio pilota
LUCÀ, LAURA
2016/2017
Abstract
La sovrastima delle dimensioni fisiche e la grave distorsione dell'immagine corporea sono i marcatori neurocognitivi tipici coinvolti nello sviluppo e nel mantenimento dell'anoressia nervosa (AN). Il protocollo sperimentale della Full Body Illusion (FBI) è in grado di modificare temporaneamente lo schema corporeo delle pazienti AN, riconducendo la stima della loro body size a misure più realistiche: ciò significa che almeno a livello implicito è possibile alterare la loro rappresentazione corporea. Lo scopo di questo studio pilota è indagare con la FBI se, e in che modo, le preferenze implicite per l'immagine corporea (reale e ideale), e il contenuto calorico del cibo, possano essere modulate dalla percezione della propria dimensione corporea. Abbiamo testato questi effetti cognitivi in un piccolo campione femminile di cinque soggetti sani, inducendo l'FBI (con stimolazione sincrona) in due bbgsperimentali, in cui è manipolata la variabile body size dell'avatar: h; modificare la preferenza implicita per l'immagine corporea (reale e ideale), e le tendenze automatiche di evitamento, o avvicinamento, rispetto al contenuto calorico del cibo. L'esperimento è strutturato in tre sessioni, a una settimana di distanza: la prima per la raccolta dei dati personali e delle misure antropometriche dei partecipanti, la firma del consenso informato e la somministrazione dei test Eating Disorder Inventory (EDI), State Trait Anxiety Inventory (STAI-Y), Identity and Eating Disorders Questionnaire (IDEA), Body Implicit Association Test (BIAT), e Food Preference Approach-Avoidance Test (FP-AAT). L'FBI è stato indotto nella seconda e nella terza sessione: prima dell'illusione ogni soggetto ha dato un giudizio percettivo sull'ampiezza tra i fianchi, e dopo l'FBI la stessa procedura era ritestata (per valutare variazioni rispetto alla stima precedente), insieme alla somministrazione dei test STAI-Y, BIAT e FP-AAT, in modo controbilanciato tra i soggetti (al fine di confrontare i risultati dei test con quelli della prima sessione). Lo studio ha confermato in parte le aspettative, anche se, a causa della piccola dimensione del campione, non è stata raggiunta la significatività statistica tale spiegare in modo esauriente le differenze attese. Riassumendo i risultati: è stata riscontrata una sovrastima delle misure corporee nella condizione FAT e una leggera sottostima nella condizione SLIM, e l'embodiment di un avatar magro sembra correlare con una diminuzione dell'ansia di stato. Tutti i soggetti mostrano una preferenza implicita stabile per un'immagine corporea ideale snella, indipendentemente dalle dimensioni del corpo incorporato; invece nella condizione FAT emerge la tendenza ad associare inconsapevolmente il proprio corpo a figure normopeso, e in quella SLIM c'è una leggera deviazione a favore di siluette più magre. Infine, l'automatismo ad avvicinare o allontanare cibi con un diverso contenuto calorico sembra essere in qualche modo influenzato dalla dimensione del corpo percepita. L'ampliamento del campione consentirà di indagare in maniera più precisa l'orientamento di tali automatismi cognitivi. Sarà inoltre importante testare le stesse ipotesi sperimentali anche su una popolazione clinica di pazienti anoressiche, per valutare possibili applicazioni terapeutiche dell'uso della FBI.| File | Dimensione | Formato | |
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