La malattia di Parkinson (MP) è una condizione neurodegenerativa a carattere progressivo, seconda per prevalenza solo alla malattia di Alzheimer. I sintomi motori cardinali sono tremore, rigidità e bradicinesia; più raramente si riscontrano anche alterazioni della postura (camptocormia, anterocollis, retrocollis e sindrome di Pisa). Inoltre, possono essere presenti sintomi non motori, tra cui deficit cognitivi. I disturbi cognitivi e le alterazioni posturali possono concorrere a peggiorare la qualità di vita del paziente e del caregiver. Se si prende in esame il caso della sindrome di Pisa, una marcata involontaria deviazione del tronco sul piano sagittale presente in Italia all'incirca nel 9% dei pazienti con MP, solamente uno studio del 2015 ha approfondito il funzionamento cognitivo di tali pazienti. Nonostante alcuni limiti metodologici, gli autori hanno evidenziato un rapporto di correlazione tra deficit cognitivi e alterazioni della postura. Il presente lavoro di ricerca si propone l'obiettivo di indagare se l'alterazione della postura presente nei pazienti con MP e sindrome di Pisa sia accompagnata da uno specifico pattern di disfunzione neurocognitiva. In secondo luogo si intende verificare, in tali casi, il livello di consapevolezza della laterodeviazione del tronco. Sette pazienti con MP e sindrome di Pisa ed altrettanti controlli con MP senza alterazioni posturali, appaiati per caratteristiche demografiche e cliniche, sono stati sottoposti ad una valutazione neurologica e neuropsicologica approfondita. I risultati mostrano una maggiore compromissione a carico del dominio attentivo e visuo-spaziale nei pazienti con sindrome di Pisa rispetto ai soggetti di controllo. I pazienti con sindrome di Pisa appaiono, inoltre, scarsamente consapevoli della propria alterazione della postura e presentano una maggior compromissione della performance motoria . Questi dati suggeriscono la presenza di una correlazione tra alterazioni di tipo attentivo e visuo-spaziale e disturbi nel controllo della postura. Sono stati, pertanto, confermati i risultati ottenuti dall'unico studio presente in letteratura sul funzionamento cognitivo associato alla sindrome di Pisa nella MP. Al momento le possibili cause della sindrome di Pisa non sono del tutto note, tuttavia gli studi scientifici supportano alcune ipotesi. In particolare, il presente lavoro costituisce una prova a sostegno della cosiddetta ¿ipotesi centrale¿, suggerendo che l'alterazione posturale sarebbe dovuta a meccanismi eziopatogenetici di tipo centrale (neurotrasmettittoriali) e non periferici (muscolo-scheletrici).

Correlazioni cognitivo-motorie nelle alterazioni posturali della malattia di Parkinson

TUTTOBENE, SARA
2016/2017

Abstract

La malattia di Parkinson (MP) è una condizione neurodegenerativa a carattere progressivo, seconda per prevalenza solo alla malattia di Alzheimer. I sintomi motori cardinali sono tremore, rigidità e bradicinesia; più raramente si riscontrano anche alterazioni della postura (camptocormia, anterocollis, retrocollis e sindrome di Pisa). Inoltre, possono essere presenti sintomi non motori, tra cui deficit cognitivi. I disturbi cognitivi e le alterazioni posturali possono concorrere a peggiorare la qualità di vita del paziente e del caregiver. Se si prende in esame il caso della sindrome di Pisa, una marcata involontaria deviazione del tronco sul piano sagittale presente in Italia all'incirca nel 9% dei pazienti con MP, solamente uno studio del 2015 ha approfondito il funzionamento cognitivo di tali pazienti. Nonostante alcuni limiti metodologici, gli autori hanno evidenziato un rapporto di correlazione tra deficit cognitivi e alterazioni della postura. Il presente lavoro di ricerca si propone l'obiettivo di indagare se l'alterazione della postura presente nei pazienti con MP e sindrome di Pisa sia accompagnata da uno specifico pattern di disfunzione neurocognitiva. In secondo luogo si intende verificare, in tali casi, il livello di consapevolezza della laterodeviazione del tronco. Sette pazienti con MP e sindrome di Pisa ed altrettanti controlli con MP senza alterazioni posturali, appaiati per caratteristiche demografiche e cliniche, sono stati sottoposti ad una valutazione neurologica e neuropsicologica approfondita. I risultati mostrano una maggiore compromissione a carico del dominio attentivo e visuo-spaziale nei pazienti con sindrome di Pisa rispetto ai soggetti di controllo. I pazienti con sindrome di Pisa appaiono, inoltre, scarsamente consapevoli della propria alterazione della postura e presentano una maggior compromissione della performance motoria . Questi dati suggeriscono la presenza di una correlazione tra alterazioni di tipo attentivo e visuo-spaziale e disturbi nel controllo della postura. Sono stati, pertanto, confermati i risultati ottenuti dall'unico studio presente in letteratura sul funzionamento cognitivo associato alla sindrome di Pisa nella MP. Al momento le possibili cause della sindrome di Pisa non sono del tutto note, tuttavia gli studi scientifici supportano alcune ipotesi. In particolare, il presente lavoro costituisce una prova a sostegno della cosiddetta ¿ipotesi centrale¿, suggerendo che l'alterazione posturale sarebbe dovuta a meccanismi eziopatogenetici di tipo centrale (neurotrasmettittoriali) e non periferici (muscolo-scheletrici).
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