Cosa significa avere una personalità sana? Recentemente, in psicologia e altre scienze sociali, si è rinforzata l’esigenza di rispondere a questa domanda in un’ottica preventiva e di promozione della salute e non soltanto di trattamento e cura della patologia. In un mondo dominato dall’individualismo, dalle disuguaglianze e dai modelli economici liberali, minacciato dai disastri ambientali e messo ulteriormente in ginocchio dalla recente crisi della pandemia da Covid-19, porsi tali domande assume una rilevanza importante, soprattutto dal punto di vista politico e dei diritti umani. La psicologia ha radici profondamente etiche e non può esimersi dall’obbligo morale di studiare i fenomeni per poter produrre conoscenze utili allo sviluppo sostenibile dell’umanità tutta. Si sono pertanto evidenziati gli sforzi teorici e di ricerca ritenuti più utili nel tentare di descrivere le condizioni che permettono lo strutturarsi di una personalità sana, evidenziando le interconnessioni fra questo costrutto e quelli di salute mentale e benessere soggettivo. Si è analizzato il costrutto di personalità sana all’interno di alcuni principali manuali diagnostici e modelli teorici, per poi imbracciare uno sguardo biopsicosociale, ecologico-sistemico ed evolutivo, che contemplasse l’ambiente relazionale dell’individuo, la società allargata, nonché le traiettorie di sviluppo. Diversi studi confermano come temi quali l’equità sociale ed economica, il soddisfacimento di bisogni primari, la possibilità di perseguire determinati scopi e mettere in atto certe capacità, la presenza di un ambiente sicuro o di certi fattori protettivi, anche endogeni (come la resilienza) o genetici, sono tutti elementi che contribuiscono allo svilupparsi di una personalità sana, che in quanto tale, tenderà ad essere stabile e flessibile nel tempo. Si è visto infatti, come la raccolta di nuovi dati normativi in seguito ai due anni di pandemia tramite l’utilizzo del Personality Assessment Inventory, non abbia evidenziato particolari mutamenti nelle risposte del campione italiano. Si presume invece, come dimostrano altri recenti studi, che gli effetti negativi di tale fenomeno li abbiano subiti maggiormente quei soggetti che già prima della pandemia presentavano disturbi della personalità o altre vulnerabilità, per non parlare del suo impatto sulle personalità ancora in via di sviluppo (bambini e adolescenti). È dunque necessario affiancare alle riflessioni psicologiche proposte che possano effettivamente impattare a livello collettivo, non solo individuale, stimolando pensiero critico, partecipazione sociale e iniziative politiche.

La salute mentale tra personalità e contesto. Uno sguardo ai dati normativi del PAI prima e dopo il Covid-19

AIMONETTO, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

Cosa significa avere una personalità sana? Recentemente, in psicologia e altre scienze sociali, si è rinforzata l’esigenza di rispondere a questa domanda in un’ottica preventiva e di promozione della salute e non soltanto di trattamento e cura della patologia. In un mondo dominato dall’individualismo, dalle disuguaglianze e dai modelli economici liberali, minacciato dai disastri ambientali e messo ulteriormente in ginocchio dalla recente crisi della pandemia da Covid-19, porsi tali domande assume una rilevanza importante, soprattutto dal punto di vista politico e dei diritti umani. La psicologia ha radici profondamente etiche e non può esimersi dall’obbligo morale di studiare i fenomeni per poter produrre conoscenze utili allo sviluppo sostenibile dell’umanità tutta. Si sono pertanto evidenziati gli sforzi teorici e di ricerca ritenuti più utili nel tentare di descrivere le condizioni che permettono lo strutturarsi di una personalità sana, evidenziando le interconnessioni fra questo costrutto e quelli di salute mentale e benessere soggettivo. Si è analizzato il costrutto di personalità sana all’interno di alcuni principali manuali diagnostici e modelli teorici, per poi imbracciare uno sguardo biopsicosociale, ecologico-sistemico ed evolutivo, che contemplasse l’ambiente relazionale dell’individuo, la società allargata, nonché le traiettorie di sviluppo. Diversi studi confermano come temi quali l’equità sociale ed economica, il soddisfacimento di bisogni primari, la possibilità di perseguire determinati scopi e mettere in atto certe capacità, la presenza di un ambiente sicuro o di certi fattori protettivi, anche endogeni (come la resilienza) o genetici, sono tutti elementi che contribuiscono allo svilupparsi di una personalità sana, che in quanto tale, tenderà ad essere stabile e flessibile nel tempo. Si è visto infatti, come la raccolta di nuovi dati normativi in seguito ai due anni di pandemia tramite l’utilizzo del Personality Assessment Inventory, non abbia evidenziato particolari mutamenti nelle risposte del campione italiano. Si presume invece, come dimostrano altri recenti studi, che gli effetti negativi di tale fenomeno li abbiano subiti maggiormente quei soggetti che già prima della pandemia presentavano disturbi della personalità o altre vulnerabilità, per non parlare del suo impatto sulle personalità ancora in via di sviluppo (bambini e adolescenti). È dunque necessario affiancare alle riflessioni psicologiche proposte che possano effettivamente impattare a livello collettivo, non solo individuale, stimolando pensiero critico, partecipazione sociale e iniziative politiche.
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