Drosophila suzukii Matsumura (Diptera: Drosophilidae) è un fitofago segnalato in Italia nel 2009, che si è rapidamente diffuso su tutto il territorio nazionale causando gravi danni in particolare su fragola e piccoli frutti. La lotta chimica è di difficile applicazione e ad oggi non esistono sostanze attive in grado di assicurare un efficace contenimento. Il presente lavoro è stato pertanto svolto per valutare l'efficacia del rilascio del parassitoide pupale Trichopria drosophilae (Perkins) (Hymenoptera: Diapriidae) nel prevenire e contenere i danni causati da D. suzukii e accertare l'eventuale competizione con altri limitatori autoctoni. Lo studio è stato condotto nel 2016 in due località inserite in un contesto favorevole allo sviluppo di D. suzukii: Pinerolo (TO), in una coltivazione di fragola rifiorente in un'azienda a conduzione biologica, e Peveragno (CN), in un appezzamento di mirtillo in un'azienda in area pedemontana. A partire da maggio è stato allestito un allevamento massale del dittero per disporre degli individui necessari per preparare le trappole di monitoraggio da posizionare in campo nel corso della prova. Successivamente al monitoraggio preliminare, in fase di maturazione dei frutti, si è proceduto al rilascio del parassitoide T. drosophilae, effettuato con cadenza settimanale a partire dal 29 giugno, per 6 e 5 settimane rispettivamente a Pinerolo e a Peveragno. Negli impianti sono state posizionate tre trappole a diverse distanze (10, 20 e 40 m) sulla diagonale, sia nella parcella con rilascio, sia in quella senza rilascio (testimone). In aggiunta nella parcella con rilascio sono state sistemate ulteriori tre trappole su ambo i lati. All'interno della trappola è stato collocato e sostituito settimanalmente un contenitore con 50 larve di D. suzukii. Durante i sopralluoghi, campioni di frutti sono stati raccolti sulle piante in corrispondenza delle trappole e a terra in due punti per parcella. In laboratorio i contenitori prelevati dalle trappole e i campioni di frutti sono stati posti in allevamento per rilevare tutti gli individui sfarfallati. Dal monitoraggio preliminare è risultato che in nessuna località erano presenti parassitoidi prima della maturazione dei frutti. A Pinerolo, su fragola l'infestazione di D. suzukii è stata elevata con fluttuazioni nell'arco della prova in entrambe le parcelle; dai contenitori esposti nelle trappole non è sfarfallato alcun esemplare di T. drosophilae, mentre sono emersi altri parassitoidi indigeni, quali Leptopilina spp. e Pachycrepoideus vindemmiae (Rondani) con differenze significative tra la diagonale e il lato dove la vegetazione spontanea offriva un maggior ombreggiamento sulle trappole. A Peveragno, su mirtillo l'infestazione di D. suzukii ha avuto un incremento a partire dal 20 luglio; dai contenitori esposti nelle trappole sono stati ottenuti individui di T. drosophilae, ma in quantità decisamente inferiore rispetto ad altri parassitoidi (Leptopilina spp.), e senza differenze significative fra le trappole. In conclusione, nonostante il rilascio, T. drosophilae è risultato poco presente ed efficace nel contenere i danni di D. suzukii, probabilmente a causa di condizioni ambientali non idonee e della competizione con altri parassitoidi, come Leptopilina spp. che, pur non essendo in grado di svilupparsi su D. suzukii, possono disturbare l'insediamento di T. drosophilae.

Diffusione e attività di parassitoidi indigeni nei confronti di Drosophila suzukii in agroecosistemi piemontesi

GIACONE, ENRICO
2016/2017

Abstract

Drosophila suzukii Matsumura (Diptera: Drosophilidae) è un fitofago segnalato in Italia nel 2009, che si è rapidamente diffuso su tutto il territorio nazionale causando gravi danni in particolare su fragola e piccoli frutti. La lotta chimica è di difficile applicazione e ad oggi non esistono sostanze attive in grado di assicurare un efficace contenimento. Il presente lavoro è stato pertanto svolto per valutare l'efficacia del rilascio del parassitoide pupale Trichopria drosophilae (Perkins) (Hymenoptera: Diapriidae) nel prevenire e contenere i danni causati da D. suzukii e accertare l'eventuale competizione con altri limitatori autoctoni. Lo studio è stato condotto nel 2016 in due località inserite in un contesto favorevole allo sviluppo di D. suzukii: Pinerolo (TO), in una coltivazione di fragola rifiorente in un'azienda a conduzione biologica, e Peveragno (CN), in un appezzamento di mirtillo in un'azienda in area pedemontana. A partire da maggio è stato allestito un allevamento massale del dittero per disporre degli individui necessari per preparare le trappole di monitoraggio da posizionare in campo nel corso della prova. Successivamente al monitoraggio preliminare, in fase di maturazione dei frutti, si è proceduto al rilascio del parassitoide T. drosophilae, effettuato con cadenza settimanale a partire dal 29 giugno, per 6 e 5 settimane rispettivamente a Pinerolo e a Peveragno. Negli impianti sono state posizionate tre trappole a diverse distanze (10, 20 e 40 m) sulla diagonale, sia nella parcella con rilascio, sia in quella senza rilascio (testimone). In aggiunta nella parcella con rilascio sono state sistemate ulteriori tre trappole su ambo i lati. All'interno della trappola è stato collocato e sostituito settimanalmente un contenitore con 50 larve di D. suzukii. Durante i sopralluoghi, campioni di frutti sono stati raccolti sulle piante in corrispondenza delle trappole e a terra in due punti per parcella. In laboratorio i contenitori prelevati dalle trappole e i campioni di frutti sono stati posti in allevamento per rilevare tutti gli individui sfarfallati. Dal monitoraggio preliminare è risultato che in nessuna località erano presenti parassitoidi prima della maturazione dei frutti. A Pinerolo, su fragola l'infestazione di D. suzukii è stata elevata con fluttuazioni nell'arco della prova in entrambe le parcelle; dai contenitori esposti nelle trappole non è sfarfallato alcun esemplare di T. drosophilae, mentre sono emersi altri parassitoidi indigeni, quali Leptopilina spp. e Pachycrepoideus vindemmiae (Rondani) con differenze significative tra la diagonale e il lato dove la vegetazione spontanea offriva un maggior ombreggiamento sulle trappole. A Peveragno, su mirtillo l'infestazione di D. suzukii ha avuto un incremento a partire dal 20 luglio; dai contenitori esposti nelle trappole sono stati ottenuti individui di T. drosophilae, ma in quantità decisamente inferiore rispetto ad altri parassitoidi (Leptopilina spp.), e senza differenze significative fra le trappole. In conclusione, nonostante il rilascio, T. drosophilae è risultato poco presente ed efficace nel contenere i danni di D. suzukii, probabilmente a causa di condizioni ambientali non idonee e della competizione con altri parassitoidi, come Leptopilina spp. che, pur non essendo in grado di svilupparsi su D. suzukii, possono disturbare l'insediamento di T. drosophilae.
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