In this dissertation we examine some of post-Hippocratic ethical models of patient-physician relationship. The expression ¿ethical model of patient-physician relationship¿ means the responsability and duties that physician and patient ought to take in their meeting to be qualified respectively as good physician and good patient. So, ethical models of the patient-physician relationship represent what physician and patient should do in order that their relationship is morally right. Three different models will be examined: Paola Binetti's Therapeutic Alliance model, Tristan Engelhardt's Contrattualistic model and Caterina Botti's Relational model. These ethical models share an element: they represent themselves like post-hippocratic. The expression ¿post-hippocratic¿ has two meaning: in the first sense, it suggests the they have been elaborated in a time after the Hippocratic model; in the second sense, it indicates the pretending, that these models have, to overcome the Hippocratic paternalism. For this all models, we examine, accept informed consent. This practise means that the physician must ask the consent to patient, before act on him. The physician also has the moral duty to inform the patient, before obtaining his consent. Informed consent is the novelty among Hippocratic model, where, it was up to the physician determine which intervention would promote the patient's best interest, without the patient being involved in this decision. The information element was also at discretion of the physician, who had to assess whether the information could somehow harm or worsen the condition of patient. So, informed consent represents an important change in the therapeutic relationship, as it attributes to the patient the responsability of the choices that affect his health. Our job is check whether the three ethics post-Hippocratic models of patient-physician relationship are actually such. We will ask, that is, if each of these models succeed in eliminating medical paternalism, thereby guaranteeing the patient's autonomy. In fact, informed consent manages to safeguard the patient's autonomy only if it is included in a specific ethical model.
Con la presente tesi si vogliono analizzare alcuni modelli etici del rapporto medico-paziente post-ippocratici. Con la locuzione ¿modello etico del rapporto medico-paziente¿ si indicano le responsabilità e i compiti che il medico e il paziente devono assumersi durante il loro incontro per essere definiti rispettivamente un buon medico e un buon paziente. I modelli etici del rapporto medico-paziente rappresentano, perciò, quello che il medico e il paziente devono fare perché il loro rapporto sia moralmente giusto. Si prenderanno in considerazione tre modelli: il modello dell'alleanza terapeutica nella versione di Paola Binetti, il modello contrattualistico nella versione di Engelhardt e il modello relazionale nella versione di Caterina Botti. La caratteristica condivisa da questi tre modelli è che essi si presentano come post-ippocratici. Il termine ¿post-ippocratico¿ ha due significati: da un lato, ovviamente, esso indica un modello che è stato elaborato in un periodo successivo rispetto al modello ippocratico; dall'altro, invece, esso indica la pretesa, presente in questi tre modelli, di superare il paternalismo tipico di quel modello originario del rapporto medico-paziente. Proprio per questo tutti e tre i modelli inseriscono all'interno del rapporto medico-paziente la pratica del consenso informato. Essa è quella pratica per cui il medico prima di agire sul paziente, deve ricevere il consenso al trattamento da parte del paziente stesso. Il medico, poi, prima di ricevere il consenso del paziente deve informarlo. La pratica del consenso informato costituisce l'elemento di novità rispetto al modello ippocratico, dove, invece, spettava al medico stabilire quale intervento promuovesse il miglior interesse del paziente, senza che il paziente fosse coinvolto in questa decisione. Anche l'elemento informativo era a discrezione del medico, il quale doveva valutare se l'informazione potesse in qualche modo danneggiare o far peggiorare la condizione del malato. Il consenso informato, perciò, rappresenta un cambiamento importante nella relazione terapeutica, poiché attribuisce al paziente la responsabilità delle scelte che riguardano la sua salute. Il nostro lavoro consiste nel verificare se i tre modelli del rapporto medico-paziente che si dichiarano post-ippocratici siano effettivamente tali. Ci chiederemo, cioè, se ciascuno di questi modelli riesca ad eliminare il paternalismo medico, garantendo in questo modo l'autonomia del paziente. Il consenso informato, infatti, riesce a tutelare l'autonomia del paziente solamente se è inserito in uno specifico modello etico.
Il rapporto medico-paziente dopo Ippocrate. Analisi di tre modelli etici improntati al rispetto del consenso informato.
CANNATELLA, ADELE
2016/2017
Abstract
Con la presente tesi si vogliono analizzare alcuni modelli etici del rapporto medico-paziente post-ippocratici. Con la locuzione ¿modello etico del rapporto medico-paziente¿ si indicano le responsabilità e i compiti che il medico e il paziente devono assumersi durante il loro incontro per essere definiti rispettivamente un buon medico e un buon paziente. I modelli etici del rapporto medico-paziente rappresentano, perciò, quello che il medico e il paziente devono fare perché il loro rapporto sia moralmente giusto. Si prenderanno in considerazione tre modelli: il modello dell'alleanza terapeutica nella versione di Paola Binetti, il modello contrattualistico nella versione di Engelhardt e il modello relazionale nella versione di Caterina Botti. La caratteristica condivisa da questi tre modelli è che essi si presentano come post-ippocratici. Il termine ¿post-ippocratico¿ ha due significati: da un lato, ovviamente, esso indica un modello che è stato elaborato in un periodo successivo rispetto al modello ippocratico; dall'altro, invece, esso indica la pretesa, presente in questi tre modelli, di superare il paternalismo tipico di quel modello originario del rapporto medico-paziente. Proprio per questo tutti e tre i modelli inseriscono all'interno del rapporto medico-paziente la pratica del consenso informato. Essa è quella pratica per cui il medico prima di agire sul paziente, deve ricevere il consenso al trattamento da parte del paziente stesso. Il medico, poi, prima di ricevere il consenso del paziente deve informarlo. La pratica del consenso informato costituisce l'elemento di novità rispetto al modello ippocratico, dove, invece, spettava al medico stabilire quale intervento promuovesse il miglior interesse del paziente, senza che il paziente fosse coinvolto in questa decisione. Anche l'elemento informativo era a discrezione del medico, il quale doveva valutare se l'informazione potesse in qualche modo danneggiare o far peggiorare la condizione del malato. Il consenso informato, perciò, rappresenta un cambiamento importante nella relazione terapeutica, poiché attribuisce al paziente la responsabilità delle scelte che riguardano la sua salute. Il nostro lavoro consiste nel verificare se i tre modelli del rapporto medico-paziente che si dichiarano post-ippocratici siano effettivamente tali. Ci chiederemo, cioè, se ciascuno di questi modelli riesca ad eliminare il paternalismo medico, garantendo in questo modo l'autonomia del paziente. Il consenso informato, infatti, riesce a tutelare l'autonomia del paziente solamente se è inserito in uno specifico modello etico.File | Dimensione | Formato | |
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