Questo progetto è nato con il desiderio di approfondire l'ampia produzione letteraria di Susan Sontag; saggista, critica e regista americana che ha saputo distinguersi per l'accuratezza e l'influenza dei suoi scritti. La sua raccolta di saggi pubblicata con il nome Sulla fotografia. Realtà e immagine nella nostra società è nota ai più come un testo che ha ispirato e fatto riflettere sia fotografi che persone appassionate di fotografia. L'autrice è convinta che non avrebbe mai potuto scrivere questo libro se fosse stata una fotografa sostenendo: ¿Ho deciso di occuparmi della fotografia perché ho capito che questa attività centrale rifletteva tutte le complessità, le contraddizioni e gli equivoci della nostra società.¿ (p. 70 Odio sentirmi una vittima) Il primo capitolo, partendo da questo libro, cercherà di analizzare i tre elementi di cui parla Sontag utilizzando il metodo dell'antologia delle citazioni prendendo spunto dai migliori passi nei suoi libri dove parla di fotografia; sono presenti approfondimenti sull'argomento da me ritenuti significati come il progetto The ballad of sexual dependency della fotografa americana Nan Goldin. Il secondo capitolo, partendo da altri due suoi saggi Malattia come metafora e L'AIDS e le sue sue metafore, parlerà in particolar modo di alcune malattie e delle metafore a loro connesse. Anche per questo capitolo ho scelto di selezionare i passi, a mio parere, più rilevanti per fare un quadro il più possibile completo inserendo approfondimenti tra cui il paragrafo sull'operale teatrale Angels in America. Il terzo capitolo verterà sull'ambizioso progetto voluto da Susan Sontag nella città di Sarajevo: la messinscena teatrale Aspettando Godot del drammaturgo Samuel Beckett. Il quarto ed ultimo capitolo sarà incentrato sul saggio intitolato Davanti al dolore degli altri nel quale l'autrice si ricollega a tematiche già trattate nei precedenti libri ampliamento il dialogo sulla rappresentazione del dolore con il mezzo fotografico. Il mia tesi non ha la pretesa di essere un progetto esaustivo sull'ampio argomento che riguarda fotografia e dolore ma spera piuttosto di invogliare e incuriosire il lettore. Il titolo del progetto è stato scelto per sottolineare l'ambivalenza di due elementi imprescindibili nella fotografia come nella vita reale: l'amore e il dolore. Tali elementi non sono necessariamente contrastanti tra di loro; sono convinto che siano parte integrante della vita e che essi non possano esistere autonomamente.

Davanti al dolore/amore degli altri: lo sguardo di Susan Sontag.

ANDREOLI, STEFANO
2016/2017

Abstract

Questo progetto è nato con il desiderio di approfondire l'ampia produzione letteraria di Susan Sontag; saggista, critica e regista americana che ha saputo distinguersi per l'accuratezza e l'influenza dei suoi scritti. La sua raccolta di saggi pubblicata con il nome Sulla fotografia. Realtà e immagine nella nostra società è nota ai più come un testo che ha ispirato e fatto riflettere sia fotografi che persone appassionate di fotografia. L'autrice è convinta che non avrebbe mai potuto scrivere questo libro se fosse stata una fotografa sostenendo: ¿Ho deciso di occuparmi della fotografia perché ho capito che questa attività centrale rifletteva tutte le complessità, le contraddizioni e gli equivoci della nostra società.¿ (p. 70 Odio sentirmi una vittima) Il primo capitolo, partendo da questo libro, cercherà di analizzare i tre elementi di cui parla Sontag utilizzando il metodo dell'antologia delle citazioni prendendo spunto dai migliori passi nei suoi libri dove parla di fotografia; sono presenti approfondimenti sull'argomento da me ritenuti significati come il progetto The ballad of sexual dependency della fotografa americana Nan Goldin. Il secondo capitolo, partendo da altri due suoi saggi Malattia come metafora e L'AIDS e le sue sue metafore, parlerà in particolar modo di alcune malattie e delle metafore a loro connesse. Anche per questo capitolo ho scelto di selezionare i passi, a mio parere, più rilevanti per fare un quadro il più possibile completo inserendo approfondimenti tra cui il paragrafo sull'operale teatrale Angels in America. Il terzo capitolo verterà sull'ambizioso progetto voluto da Susan Sontag nella città di Sarajevo: la messinscena teatrale Aspettando Godot del drammaturgo Samuel Beckett. Il quarto ed ultimo capitolo sarà incentrato sul saggio intitolato Davanti al dolore degli altri nel quale l'autrice si ricollega a tematiche già trattate nei precedenti libri ampliamento il dialogo sulla rappresentazione del dolore con il mezzo fotografico. Il mia tesi non ha la pretesa di essere un progetto esaustivo sull'ampio argomento che riguarda fotografia e dolore ma spera piuttosto di invogliare e incuriosire il lettore. Il titolo del progetto è stato scelto per sottolineare l'ambivalenza di due elementi imprescindibili nella fotografia come nella vita reale: l'amore e il dolore. Tali elementi non sono necessariamente contrastanti tra di loro; sono convinto che siano parte integrante della vita e che essi non possano esistere autonomamente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/52699