The ethnographic research was conducted in the city of Salé, an urban agglomeration near the capital of Rabat, overlooking the Atlantic Ocean. Specifically, the object of study and observation was Sidi Ben Achir's marabout: he is known to be a healer and to have therapeutic abilities still today. Islamic religion in Morocco has created a new community with particular and innovative elements. Following the advent of Islam emerged in the territory of the first strong ruling families and the first large urban agglomerations; the landscape and religious practices recognized the presence of men of a special role: the "saint". The architectural design of the landscape, now as centuries ago, is also filled by the domes that overlook the tombs of these saints, while the history of the country is rich in legends and stories telling of their deeds, their miracles and their tenacity in defending their population; beside the rulers and governors there were saints who played a decisive role and influence in the community. Although these religious figures are important elsewhere, and despite their mausoleums being present in other Muslim countries, in Morocco the veneration to the Saints (called "Marabutism") has a peculiarity that is recognized as its own. Initially interpreted by early scholars in the colonial era as a survival element of Berber's spirituality and as a further popular political and religious authority, the saint lies in every city and in all the historical events that have crossed Morocco. The study of the characteristics Islam has in the Moroccan territory and the peculiarities that distinguish it has been, for most of the century between the nineteenth and twentieth century, the most discussed topic among the researchers. In contemporary times, crossing different scientific paradigms and following a process of renewal in anthropological discipline, native scholars are increasingly concerned with the subject. Even today the tombs of the saints are frequented by the faithful. This text aims to understand how the cult fits within the daily life of the inhabitants of the capital and its closest neighbors. This study also aims to be an endeavor to understand what elements are accessible for a foreign hearing care about the theme of the cult of saints. At first we will focus on the contextualization of the subject by analyzing the available literature and the regional situation in which marabutism is inserted, and then we will devote ourselves to describing a particular marabut in which research was conducted. It is located within a town that is in an attachment condition and dependence on the capital of the country, just a few miles away, so in a context that could be a halfway between the city and the suburbs. Finally, we will try to understand how this marabut is experienced by its frequentors, dividing them into two categories: those who attend it mainly for its outer space and those who visit it in its interior space.

La ricerca etnografica è stata condotta nella città di Salé, agglomerato urbano adiacente alla capitale Rabat, affacciata sull'oceano Atlantico. Nello specifico, l'oggetto di studio e osservazione è stato il marabutto di Sidi Ben Achir: egli è noto per essere stato un taumaturgo in vita e per avere, ancora oggi, capacità terapeutiche. La religione islamica in Marocco ha generato una nuova comunità con elementi particolari e innovativi. In seguito l'avvento dell'Islam emersero nel territorio le prime forti dinastie regnanti e i primi grandi agglomerati urbani; il paesaggio e le pratiche religiose conobbero la presenza di uomini investiti di un ruolo speciale: il ¿santo¿. Il profilo architettonico del paesaggio, oggi come secoli fa, è riempito anche dalle cupole che sovrastano le tombe di questi santi, mentre la storia del paese è ricca di leggende e di storie che raccontano le loro gesta, i loro miracoli e la loro tenacia nel difendere la loro popolazione; accanto ai sovrani e ai governatori ci furono i santi che rivestono un ruolo e un'influenza determinante nella comunità. Sebbene figure religiose importanti anche altrove e nonostante i loro mausolei siano presenti anche in altri paesi musulmani, in Marocco il culto dei santi (chiamato ¿marabuttismo¿) vive una peculiarità che gli è riconosciuta come propria dalla letteratura esistente. Inizialmente interpretato dai primi studiosi in epoca coloniale come elemento di sopravvivenza della spiritualità berbera e come ulteriore autorità popolare politica e religiosa, il santo si ritrova in ogni città e in tutti gli eventi storici che hanno attraversato il Marocco. Lo studio delle caratteristiche che l'Islam assume nel territorio marocchino e delle particolarità che lo contraddistinguono è stata, per buona parte del secolo a cavallo tra Ottocento e Novecento, la tematica più discussa tra i ricercatori. In epoca contemporanea, attraversando paradigmi scientifici diversi ed in seguito a un processo di rinnovamento nella disciplina antropologica sono sempre più gli studiosi nativi ad occuparsi dell'argomento. Ancora oggi le tombe dei santi sono frequentate dai fedeli, questo studio si prefigge di comprendere come si inserisce il loro culto all'interno della quotidianità della vita moderna degli abitanti della capitale del paese e dei suoi dintorni più vicini e, inoltre, vuole essere un tentativo per comprendere quali elementi siano accessibili per un tesista straniero riguardo il tema del culto dei santi. Un primo momento sarà dedicato alla contestualizzazione del tema sia analizzando la letteratura disponibile sia la situazione regionale in cui si inserisce il marabuttismo, in seguito ci si dedicherà nella descrizione di un marabutto in particolare, sul quale è stata condotta la ricerca. Esso si trova all'interno di una cittadina che vive una condizione di attaccamento e dipendenza alla capitale del paese, a pochissimi chilometri di distanza, quindi in un contesto che potrebbe essere una via di mezzo tra la città e la periferia. In secondo luogo si cercherà di comprendere come questo marabutto viene vissuto dai suoi frequentatori dividendoli in due categorie: coloro che lo frequentano principalmente per il suo spazio esterno e coloro che lo visitano nel suo spazio interno.

Il mercato e l'intimità nel marabutto di Sidi Ben Achir a Salé

NAPOLI, CHARLOTTE
2016/2017

Abstract

La ricerca etnografica è stata condotta nella città di Salé, agglomerato urbano adiacente alla capitale Rabat, affacciata sull'oceano Atlantico. Nello specifico, l'oggetto di studio e osservazione è stato il marabutto di Sidi Ben Achir: egli è noto per essere stato un taumaturgo in vita e per avere, ancora oggi, capacità terapeutiche. La religione islamica in Marocco ha generato una nuova comunità con elementi particolari e innovativi. In seguito l'avvento dell'Islam emersero nel territorio le prime forti dinastie regnanti e i primi grandi agglomerati urbani; il paesaggio e le pratiche religiose conobbero la presenza di uomini investiti di un ruolo speciale: il ¿santo¿. Il profilo architettonico del paesaggio, oggi come secoli fa, è riempito anche dalle cupole che sovrastano le tombe di questi santi, mentre la storia del paese è ricca di leggende e di storie che raccontano le loro gesta, i loro miracoli e la loro tenacia nel difendere la loro popolazione; accanto ai sovrani e ai governatori ci furono i santi che rivestono un ruolo e un'influenza determinante nella comunità. Sebbene figure religiose importanti anche altrove e nonostante i loro mausolei siano presenti anche in altri paesi musulmani, in Marocco il culto dei santi (chiamato ¿marabuttismo¿) vive una peculiarità che gli è riconosciuta come propria dalla letteratura esistente. Inizialmente interpretato dai primi studiosi in epoca coloniale come elemento di sopravvivenza della spiritualità berbera e come ulteriore autorità popolare politica e religiosa, il santo si ritrova in ogni città e in tutti gli eventi storici che hanno attraversato il Marocco. Lo studio delle caratteristiche che l'Islam assume nel territorio marocchino e delle particolarità che lo contraddistinguono è stata, per buona parte del secolo a cavallo tra Ottocento e Novecento, la tematica più discussa tra i ricercatori. In epoca contemporanea, attraversando paradigmi scientifici diversi ed in seguito a un processo di rinnovamento nella disciplina antropologica sono sempre più gli studiosi nativi ad occuparsi dell'argomento. Ancora oggi le tombe dei santi sono frequentate dai fedeli, questo studio si prefigge di comprendere come si inserisce il loro culto all'interno della quotidianità della vita moderna degli abitanti della capitale del paese e dei suoi dintorni più vicini e, inoltre, vuole essere un tentativo per comprendere quali elementi siano accessibili per un tesista straniero riguardo il tema del culto dei santi. Un primo momento sarà dedicato alla contestualizzazione del tema sia analizzando la letteratura disponibile sia la situazione regionale in cui si inserisce il marabuttismo, in seguito ci si dedicherà nella descrizione di un marabutto in particolare, sul quale è stata condotta la ricerca. Esso si trova all'interno di una cittadina che vive una condizione di attaccamento e dipendenza alla capitale del paese, a pochissimi chilometri di distanza, quindi in un contesto che potrebbe essere una via di mezzo tra la città e la periferia. In secondo luogo si cercherà di comprendere come questo marabutto viene vissuto dai suoi frequentatori dividendoli in due categorie: coloro che lo frequentano principalmente per il suo spazio esterno e coloro che lo visitano nel suo spazio interno.
ITA
The ethnographic research was conducted in the city of Salé, an urban agglomeration near the capital of Rabat, overlooking the Atlantic Ocean. Specifically, the object of study and observation was Sidi Ben Achir's marabout: he is known to be a healer and to have therapeutic abilities still today. Islamic religion in Morocco has created a new community with particular and innovative elements. Following the advent of Islam emerged in the territory of the first strong ruling families and the first large urban agglomerations; the landscape and religious practices recognized the presence of men of a special role: the "saint". The architectural design of the landscape, now as centuries ago, is also filled by the domes that overlook the tombs of these saints, while the history of the country is rich in legends and stories telling of their deeds, their miracles and their tenacity in defending their population; beside the rulers and governors there were saints who played a decisive role and influence in the community. Although these religious figures are important elsewhere, and despite their mausoleums being present in other Muslim countries, in Morocco the veneration to the Saints (called "Marabutism") has a peculiarity that is recognized as its own. Initially interpreted by early scholars in the colonial era as a survival element of Berber's spirituality and as a further popular political and religious authority, the saint lies in every city and in all the historical events that have crossed Morocco. The study of the characteristics Islam has in the Moroccan territory and the peculiarities that distinguish it has been, for most of the century between the nineteenth and twentieth century, the most discussed topic among the researchers. In contemporary times, crossing different scientific paradigms and following a process of renewal in anthropological discipline, native scholars are increasingly concerned with the subject. Even today the tombs of the saints are frequented by the faithful. This text aims to understand how the cult fits within the daily life of the inhabitants of the capital and its closest neighbors. This study also aims to be an endeavor to understand what elements are accessible for a foreign hearing care about the theme of the cult of saints. At first we will focus on the contextualization of the subject by analyzing the available literature and the regional situation in which marabutism is inserted, and then we will devote ourselves to describing a particular marabut in which research was conducted. It is located within a town that is in an attachment condition and dependence on the capital of the country, just a few miles away, so in a context that could be a halfway between the city and the suburbs. Finally, we will try to understand how this marabut is experienced by its frequentors, dividing them into two categories: those who attend it mainly for its outer space and those who visit it in its interior space.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
718032_napolicharlottetesi2017.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 6.32 MB
Formato Adobe PDF
6.32 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/52671