This research work starts from the need to disclose the occult consequences of the fishery chain. The modern dynamics of fish production, the rapid extension of distribution network and the massive increase in fish consumption have altered the marine biosphere more than ever before. The fishery chain is one of the fastest-growing sectors of the world agri-food system and includes various social structures, institutions, technology, power relations and ecological processes that are the basis of the relationship between man and nature. It represents a key sector for survival and development of some countries, as it significantly contributes to achieve the Millenium Development Goals in terms of poverty reduction and food security. The fishery system, once based on the local dimension, today is part of a global capitalist phenomenon and is driven by transnational corporations, which are both vertically and horizontally integrated: this modern system involves an important socio-environmental costs. Until the 1990s it was believed that marine resources were inexhaustible: global catches between 1950 and 2000 increased more than five fold due to modern fishing technologies. We have therefore caught more fishes than their reproductive potential: today there are about 1,200 endangered species due to lack of awareness of consumers. Overfishing, sea pollution, illegal whale hunting, ambiguous fishery agreements with the poorest countries, massive aquaculture, global industrialization in the sector, social injustice, conflicts between fishermen and European regulations, are just some of the topics covered in this research path to understand the phenomenon. Starting from environmental sociology, this work focuses mainly on the European dimension, using specific cases and industry professionals witness in order to reinforce argument and work out the results.
Il lavoro di ricerca parte dalla necessità di mettere in luce le occulte conseguenze della filiera ittica: le moderne dinamiche di produzione, la sempre più ampia rete di distribuzione e l'aumento verticale dei consumi di prodotti ittici hanno alterato la biosfera marina come mai prima d'ora. La pesca è uno dei settori del sistema agroalimentare mondiale maggiormente in crescita e include le varie strutture sociali, le istituzioni, la tecnologia, le relazioni di potere e i processi ecologici alla base del rapporto uomo/natura. E' un settore fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo di alcuni paesi, in quanto contribuisce in modo significativo al raggiungimento dei Millenium Development Goals in termini di riduzione di povertà e sicurezza alimentare. Il sistema ittico, un tempo basato sulla dimensione locale, è ora parte di un fenomeno globale di stampo capitalistico ed è guidato da società transnazionali integrate verticalmente e orizzontalmente: il nuovo sistema comporta costi socio-ambientali non indifferenti. Fino agli anni '90 si credeva che le risorse marine fossero inesauribili: le catture globali tra il 1950 e il 2000 sono aumentate più di cinque volte grazie alle moderne tecnologie di pesca. Abbiamo, dunque, pescato più pesci di quanto le potenzialità riproduttive delle popolazioni ittiche siano in grado di produrre: oggi sono circa 1.200 le specie in via d'estinzione in continuo aumento a causa della mancanza di consapevolezza da parte di pescatori, consumatori e industrie. La sovrapesca, l'inquinamento dei mari, la spietata caccia illegale, gli ambigui accordi di pesca con i paesi più poveri, l'acquacoltura di massa, l'industrializzazione globale del settore, le ingiustizie sociali, le conflittualità tra i pescatori e le regolamentazioni europee, sono solo alcuni dei temi trattati nel percorso di ricerca per comprendere la portata del fenomeno. Partendo dalla sociologia dell'ambiente, il lavoro si concentra principalmente sulla dimensione europea, servendosi di casi specifici e testimonianze empiriche di professionisti del settore per avvalorarne le tesi, elaborare i risultati e proporre modelli di pesca sostenibile.
LA FILIERA ITTICA IN EUROPA: L'IMPATTO SOCIO-AMBIENTALE
SPATOLA, FEDERICA
2016/2017
Abstract
Il lavoro di ricerca parte dalla necessità di mettere in luce le occulte conseguenze della filiera ittica: le moderne dinamiche di produzione, la sempre più ampia rete di distribuzione e l'aumento verticale dei consumi di prodotti ittici hanno alterato la biosfera marina come mai prima d'ora. La pesca è uno dei settori del sistema agroalimentare mondiale maggiormente in crescita e include le varie strutture sociali, le istituzioni, la tecnologia, le relazioni di potere e i processi ecologici alla base del rapporto uomo/natura. E' un settore fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo di alcuni paesi, in quanto contribuisce in modo significativo al raggiungimento dei Millenium Development Goals in termini di riduzione di povertà e sicurezza alimentare. Il sistema ittico, un tempo basato sulla dimensione locale, è ora parte di un fenomeno globale di stampo capitalistico ed è guidato da società transnazionali integrate verticalmente e orizzontalmente: il nuovo sistema comporta costi socio-ambientali non indifferenti. Fino agli anni '90 si credeva che le risorse marine fossero inesauribili: le catture globali tra il 1950 e il 2000 sono aumentate più di cinque volte grazie alle moderne tecnologie di pesca. Abbiamo, dunque, pescato più pesci di quanto le potenzialità riproduttive delle popolazioni ittiche siano in grado di produrre: oggi sono circa 1.200 le specie in via d'estinzione in continuo aumento a causa della mancanza di consapevolezza da parte di pescatori, consumatori e industrie. La sovrapesca, l'inquinamento dei mari, la spietata caccia illegale, gli ambigui accordi di pesca con i paesi più poveri, l'acquacoltura di massa, l'industrializzazione globale del settore, le ingiustizie sociali, le conflittualità tra i pescatori e le regolamentazioni europee, sono solo alcuni dei temi trattati nel percorso di ricerca per comprendere la portata del fenomeno. Partendo dalla sociologia dell'ambiente, il lavoro si concentra principalmente sulla dimensione europea, servendosi di casi specifici e testimonianze empiriche di professionisti del settore per avvalorarne le tesi, elaborare i risultati e proporre modelli di pesca sostenibile.File | Dimensione | Formato | |
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