Facial expressions of emotions are among the most important types of information in social interaction. The ability to recognise facial expressions of basic emotions is innate and universal; however, individuals vary in their ability to recognise and interpret facial expressions. Different attachment patterns may affect how individuals interpret information in interpersonal interaction. According to the attachment theory, individuals develop internal working models. These internal working models are thought to guide perception and processing of social information. Infants are assumed to form their internal working models through mainly non-verbal early emotional interactions with their primary caregivers. Facial expressions are an essential vehicle of attachment communication, as they activate the attachment system. Before the onset of speech, emotional expression is the only way for an infant to communicate its needs to a caregiver, thus, infant emotional expression is a substantial component of the infant-caregiver interaction. The attachment behavioural system, therefore, can, to an extent, explain individual differences in emotional information processing. The current attachment research is expanding in a new direction, with the emphasis shifting from mechanisms of physical proximity and protection to mechanisms of inter-subjective exchange. The main aim of the present work was to define the state of the art of research on the effects of attachment on emotional facial expressions processing in adults, providing a complete and exhaustive summary of current literature relevant to this topic. The Scopus database was investigated for records which contained the items ¿attachment¿ and ¿facial expression*¿ in the title, in the abstract and/or in the keywords, with a date range restricted from 1960 to 2017. Research on other databases (e.g., PubMed, Web of Science) allowed the identification of more records. In total, thirty-one articles were included in this systematic review: thirteen behavioural, three EMG, six EEG/ERP, and nine fMRI studies. In the first part of this work, studies which employed adult faces as stimuli (twenty-two) are discussed. These studies indicated that emotion biases are salient aspects of individual differences in personality, and that they are differentially implicated in the various attachment styles. Moreover, according to the Two-Processes Theory, the avoidance manifested by dismissing-avoidant individuals may reflect a secondary, controlled strategy as opposed to the originally assumed single process. Most of the studies discussed provided evidence supporting this theory. In the second part of this work, studies which employed infant faces as stimuli (nine) are discussed. The results of these studies suggest that securely-attached adults recognize properly infants' emotional facial expressions while insecurely-attached adults are less accurate at identifying infant emotions. The studies presented provided a significant contribution to the advancement of the research in the field of adult attachment. However, in our opinion, these studies present several major limitations. In the last part of this work, the main issues and limitations of the examined studies are highlighted and suggestions for future research are given.

Le espressioni facciali sono tra i più importanti veicoli di informazione nelle interazioni sociali. L'abilità di riconoscere le espressioni delle emozioni di base è innata e universale, tuttavia si riscontrano differenze individuali nella capacità di riconoscerle e interpretarle. É possibile che i pattern di attaccamento possano influenzare l'interpretazione delle informazioni trasmesse negli scambi interpersonali. Secondo la teoria dell'attaccamento, le persone sviluppano modelli operativi interni. Si crede che questi orientino la percezione e l'elaborazione delle informazioni sociali. Si suppone che i bambini sviluppino i propri modelli operativi interni mediante le prime interazioni emotive, principalmente non verbali, con le persone che si prendono cura di loro. Prima che i bambini imparino a parlare, le espressioni emotive sono l'unico modo che essi hanno di comunicare i loro bisogni ai loro caregiver, pertanto, queste sono una componente sostanziale dell'interazione bambino/caregiver. Ne consegue che le differenze individuali nell'elaborazione di informazioni emotive possono, almeno in parte, essere spiegate dal sistema comportamentale di attaccamento. In tempi recenti, la ricerca relativa all'attaccamento si sta espandendo verso una nuova direzione: l'enfasi non è più posta su meccanismi di vicinanza fisica e di protezione, bensì su meccanismi di scambio inter-soggettivo. Lo scopo del presente lavoro è di illustrare lo stato dell'arte della ricerca relativa agli effetti dell'attaccamento sull'elaborazione delle espressioni facciali che comunicano emozioni negli adulti, fornendo un riassunto completo ed esaustivo della letteratura che si è occupata dell'argomento. É stata effettuata una ricerca sul data-base Scopus relativa agli articoli contenenti le parole ¿attachment¿ and ¿facial expression*¿ nel titolo, nell'abstract, e/o nelle parole chiave, con una datazione compresa tra il 1960 e il 2017. Ricerche su altri data-base (ad esempio PubMed e Web of Science), hanno permesso l'identificazione di ulteriori articoli. In questa review vengono trattati trentuno articoli: tredici studi comportamentali, tre di EMG, tre di EEG/ERP e tre di fMRI. Nella prima parte del presente lavoro vengono trattati gli studi che utilizzano come stimoli volti di adulti. Questi studi mostrano che i vari stili di attaccamento sono legati a bias relativi all'interpretazione di espressioni emotive. Inoltre, contrariamente a ciò che presuppone la ¿teoria del processo singolo¿, secondo la ¿teoria dei due processi¿ l'evitamento mostrato dagli individui evitanti/dismissing è la manifestazione di una strategia di ordine superiore, più cognitivamente controllata. La maggior parte degli studi analizzati forniscono prove a supporto di questa teoria. Nella seconda parte vengono trattati gli studi che utilizzano come stimoli volti di bambini. I risultati di questi studi suggeriscono che gli adulti con attaccamento sicuro riconoscono in maniera appropriata le espressioni facciali emotive dei bambini mentre gli individui insicuri mostrano maggiori difficoltà nel riconoscere le emozioni dei bambini e nel rispondervi adeguatamente. Nell'ultima parte vengono mostrati i limiti e le problematiche degli studi analizzati e vengono forniti suggerimenti sull'orientamento della ricerca futura in questo campo.

Gli effetti dell'attaccamento sull'elaborazione delle espressioni facciali negli adulti: lo stato dell'arte

ARBORE, FEDERICO
2016/2017

Abstract

Le espressioni facciali sono tra i più importanti veicoli di informazione nelle interazioni sociali. L'abilità di riconoscere le espressioni delle emozioni di base è innata e universale, tuttavia si riscontrano differenze individuali nella capacità di riconoscerle e interpretarle. É possibile che i pattern di attaccamento possano influenzare l'interpretazione delle informazioni trasmesse negli scambi interpersonali. Secondo la teoria dell'attaccamento, le persone sviluppano modelli operativi interni. Si crede che questi orientino la percezione e l'elaborazione delle informazioni sociali. Si suppone che i bambini sviluppino i propri modelli operativi interni mediante le prime interazioni emotive, principalmente non verbali, con le persone che si prendono cura di loro. Prima che i bambini imparino a parlare, le espressioni emotive sono l'unico modo che essi hanno di comunicare i loro bisogni ai loro caregiver, pertanto, queste sono una componente sostanziale dell'interazione bambino/caregiver. Ne consegue che le differenze individuali nell'elaborazione di informazioni emotive possono, almeno in parte, essere spiegate dal sistema comportamentale di attaccamento. In tempi recenti, la ricerca relativa all'attaccamento si sta espandendo verso una nuova direzione: l'enfasi non è più posta su meccanismi di vicinanza fisica e di protezione, bensì su meccanismi di scambio inter-soggettivo. Lo scopo del presente lavoro è di illustrare lo stato dell'arte della ricerca relativa agli effetti dell'attaccamento sull'elaborazione delle espressioni facciali che comunicano emozioni negli adulti, fornendo un riassunto completo ed esaustivo della letteratura che si è occupata dell'argomento. É stata effettuata una ricerca sul data-base Scopus relativa agli articoli contenenti le parole ¿attachment¿ and ¿facial expression*¿ nel titolo, nell'abstract, e/o nelle parole chiave, con una datazione compresa tra il 1960 e il 2017. Ricerche su altri data-base (ad esempio PubMed e Web of Science), hanno permesso l'identificazione di ulteriori articoli. In questa review vengono trattati trentuno articoli: tredici studi comportamentali, tre di EMG, tre di EEG/ERP e tre di fMRI. Nella prima parte del presente lavoro vengono trattati gli studi che utilizzano come stimoli volti di adulti. Questi studi mostrano che i vari stili di attaccamento sono legati a bias relativi all'interpretazione di espressioni emotive. Inoltre, contrariamente a ciò che presuppone la ¿teoria del processo singolo¿, secondo la ¿teoria dei due processi¿ l'evitamento mostrato dagli individui evitanti/dismissing è la manifestazione di una strategia di ordine superiore, più cognitivamente controllata. La maggior parte degli studi analizzati forniscono prove a supporto di questa teoria. Nella seconda parte vengono trattati gli studi che utilizzano come stimoli volti di bambini. I risultati di questi studi suggeriscono che gli adulti con attaccamento sicuro riconoscono in maniera appropriata le espressioni facciali emotive dei bambini mentre gli individui insicuri mostrano maggiori difficoltà nel riconoscere le emozioni dei bambini e nel rispondervi adeguatamente. Nell'ultima parte vengono mostrati i limiti e le problematiche degli studi analizzati e vengono forniti suggerimenti sull'orientamento della ricerca futura in questo campo.
ENG
Facial expressions of emotions are among the most important types of information in social interaction. The ability to recognise facial expressions of basic emotions is innate and universal; however, individuals vary in their ability to recognise and interpret facial expressions. Different attachment patterns may affect how individuals interpret information in interpersonal interaction. According to the attachment theory, individuals develop internal working models. These internal working models are thought to guide perception and processing of social information. Infants are assumed to form their internal working models through mainly non-verbal early emotional interactions with their primary caregivers. Facial expressions are an essential vehicle of attachment communication, as they activate the attachment system. Before the onset of speech, emotional expression is the only way for an infant to communicate its needs to a caregiver, thus, infant emotional expression is a substantial component of the infant-caregiver interaction. The attachment behavioural system, therefore, can, to an extent, explain individual differences in emotional information processing. The current attachment research is expanding in a new direction, with the emphasis shifting from mechanisms of physical proximity and protection to mechanisms of inter-subjective exchange. The main aim of the present work was to define the state of the art of research on the effects of attachment on emotional facial expressions processing in adults, providing a complete and exhaustive summary of current literature relevant to this topic. The Scopus database was investigated for records which contained the items ¿attachment¿ and ¿facial expression*¿ in the title, in the abstract and/or in the keywords, with a date range restricted from 1960 to 2017. Research on other databases (e.g., PubMed, Web of Science) allowed the identification of more records. In total, thirty-one articles were included in this systematic review: thirteen behavioural, three EMG, six EEG/ERP, and nine fMRI studies. In the first part of this work, studies which employed adult faces as stimuli (twenty-two) are discussed. These studies indicated that emotion biases are salient aspects of individual differences in personality, and that they are differentially implicated in the various attachment styles. Moreover, according to the Two-Processes Theory, the avoidance manifested by dismissing-avoidant individuals may reflect a secondary, controlled strategy as opposed to the originally assumed single process. Most of the studies discussed provided evidence supporting this theory. In the second part of this work, studies which employed infant faces as stimuli (nine) are discussed. The results of these studies suggest that securely-attached adults recognize properly infants' emotional facial expressions while insecurely-attached adults are less accurate at identifying infant emotions. The studies presented provided a significant contribution to the advancement of the research in the field of adult attachment. However, in our opinion, these studies present several major limitations. In the last part of this work, the main issues and limitations of the examined studies are highlighted and suggestions for future research are given.
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