Questo studio si propone di analizzare quale sia la reale utilità dei plantari tecnico-ortopedici. Quest’ultimi verranno studiati sotto una duplice natura, affrontando sia la tematica relativa alla prevenzione che, successivamente, quella concernente l’ambito adattativo-riabilitativo. Il chinesiologo è il professionista che studia e opera nel campo del movimento umano e che ha l’obiettivo di favorire il benessere psicofisico della persona (normodotata o diversamente abile). Durante questo percorso di studi, confrontandomi con colleghi e anche con Professori, mi sono reso conto che alcuni di loro, affrontando la tematica relativa ai plantari tecnico-ortopedici, avevano poca conoscenza in merito all’argomento. Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a fare ricerche più approfondite in tale ambito. Appoggiandomi allo Studio Castellani Tecniche Ortopediche, che gode di notevole stima nel territorio piemontese, ho svolto un periodo di tirocinio presso tale struttura, avendo così la possibilità di visionare numerosi pazienti. Le valutazioni sono state eseguite, al fine di ottenere dati scientifici sperimentali, tramite diversi macchinari quali: tapis roulant baropodometrico con sensori di pressione capacitivi (Zebris Shine), pedana stabilometrica, scanner digitalizzatore plantare 3D (Amfit) e sistema di rilevazione immagini antropomorfologiche (Physical Analyzer). Il tutto, ulteriormente validato e supportato da bibliografia scientifica di riferimento. I temi affrontati sono caratterizzati da una considerevole trasversalità. Sono stati presi in esame numerosi sportivi e professionisti di altissimo livello che si affidano a codesto Studio Tecnico Ortopedico, bambini in età di sviluppo, uomini e donne di mezza età con differenti impieghi lavorativi, e, infine, persone appartenenti alla terza età. Analisi ed esami che mostrano come per ciascuna delle categorie precedentemente citate, con finalità differenti, l’utilizzo dei plantari tecnico-ortopedici abbia un’utilità ed un’importanza significativa nel migliorare le vite di questi individui ed il loro benessere psicofisico. Sarà analizzato, nello specifico, il caso clinico di Daniele Sandri, giocatore professionista di pallacanestro. Sulla base degli esami condotti, dei suoi trascorsi, degli infortuni e delle operazioni chirurgiche alle quali il giocatore è stato sottoposto, vedremo come l’utilizzo dei plantari lo abbia aiutato nel prosieguo della sua carriera e come, viceversa, il non-utilizzo, lo abbia portato ad una frattura da stress proprio in una zona nella quale già precedentemente si era rilevato un potenziale rischio. Infine, verrà fornita una chiave di lettura differente, volta a sottolineare l’importanza di una collaborazione costruttiva tra diverse figure professionali. Si comprenderà a fondo come il lavoro del tecnico ortopedico e quello del chinesiologo in attività fisica adattata siano interdipendenti l’uno dall’altro, riuscendo a migliorare e perfezionare reciprocamente il proprio operato e, soprattutto, innalzando ulteriormente il livello di benessere raggiungibile dal paziente in esame.

L'uso dei plantari tecnico-ortopedici con finalità preventiva e adattativa-riabilitativa. Il caso esempio di Daniele Sandri, giocatore professionista di pallacanestro.

FIORE, ARES
2021/2022

Abstract

Questo studio si propone di analizzare quale sia la reale utilità dei plantari tecnico-ortopedici. Quest’ultimi verranno studiati sotto una duplice natura, affrontando sia la tematica relativa alla prevenzione che, successivamente, quella concernente l’ambito adattativo-riabilitativo. Il chinesiologo è il professionista che studia e opera nel campo del movimento umano e che ha l’obiettivo di favorire il benessere psicofisico della persona (normodotata o diversamente abile). Durante questo percorso di studi, confrontandomi con colleghi e anche con Professori, mi sono reso conto che alcuni di loro, affrontando la tematica relativa ai plantari tecnico-ortopedici, avevano poca conoscenza in merito all’argomento. Questo è uno dei motivi che mi ha spinto a fare ricerche più approfondite in tale ambito. Appoggiandomi allo Studio Castellani Tecniche Ortopediche, che gode di notevole stima nel territorio piemontese, ho svolto un periodo di tirocinio presso tale struttura, avendo così la possibilità di visionare numerosi pazienti. Le valutazioni sono state eseguite, al fine di ottenere dati scientifici sperimentali, tramite diversi macchinari quali: tapis roulant baropodometrico con sensori di pressione capacitivi (Zebris Shine), pedana stabilometrica, scanner digitalizzatore plantare 3D (Amfit) e sistema di rilevazione immagini antropomorfologiche (Physical Analyzer). Il tutto, ulteriormente validato e supportato da bibliografia scientifica di riferimento. I temi affrontati sono caratterizzati da una considerevole trasversalità. Sono stati presi in esame numerosi sportivi e professionisti di altissimo livello che si affidano a codesto Studio Tecnico Ortopedico, bambini in età di sviluppo, uomini e donne di mezza età con differenti impieghi lavorativi, e, infine, persone appartenenti alla terza età. Analisi ed esami che mostrano come per ciascuna delle categorie precedentemente citate, con finalità differenti, l’utilizzo dei plantari tecnico-ortopedici abbia un’utilità ed un’importanza significativa nel migliorare le vite di questi individui ed il loro benessere psicofisico. Sarà analizzato, nello specifico, il caso clinico di Daniele Sandri, giocatore professionista di pallacanestro. Sulla base degli esami condotti, dei suoi trascorsi, degli infortuni e delle operazioni chirurgiche alle quali il giocatore è stato sottoposto, vedremo come l’utilizzo dei plantari lo abbia aiutato nel prosieguo della sua carriera e come, viceversa, il non-utilizzo, lo abbia portato ad una frattura da stress proprio in una zona nella quale già precedentemente si era rilevato un potenziale rischio. Infine, verrà fornita una chiave di lettura differente, volta a sottolineare l’importanza di una collaborazione costruttiva tra diverse figure professionali. Si comprenderà a fondo come il lavoro del tecnico ortopedico e quello del chinesiologo in attività fisica adattata siano interdipendenti l’uno dall’altro, riuscendo a migliorare e perfezionare reciprocamente il proprio operato e, soprattutto, innalzando ulteriormente il livello di benessere raggiungibile dal paziente in esame.
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