La dissertazione si articola in tre capitoli. Il primo è dedicato interamente alla storia del Risorgimento, con riferimenti ad opere ed artisti più noti che sono stati scelti in base alle mie conoscenze acquisite durante il corso degli studi. Il secondo capitolo vuole portare l’attenzione sul Pagliano, dividendo i paragrafi secondo le tappe fondamentali della sua formazione: partendo dai suoi studi milanesi che lo porteranno a combattere alle Cinque giornate di Milano, dove incontrerà un personaggio al quale il suo nome si legherà indissolubilmente: Luciano Manara. Dopo la sua partecipazione a Milano, si è preso in considerazione il suo rapporto con Garibaldi, cercando di indagare il forte legame che vi era tra il Generale e il Pagliano, con l’obiettivo di raccontare l’epopea garibaldina. Si è visto anche il diario di viaggio del Pagliano, la sua vasta produzione di opere ed infine la critica che lo ha relegato, con il passare degli anni, ad artista di secondo ordine. Il terzo capitolo è un approfondimento sulle due opere che si sono ritenute più “garibaldine”: Lo sbarco a Sesto Calende il 23 maggio 1859 e La morte di Luciano Manara. Ciò che si è cercato di raccontare è il Risorgimento di cui pochi parlano. Sappiamo bene che dopo l’Unità d’Italia, a prevalere fu la soluzione dinastica e in realtà personaggi come Pagliano e Garibaldi furono i “grandi sconfitti” delle rivolte risorgimentali.
ELEUTERIO PAGLIANO (1826-1903) e la rappresentazione "garibaldina" del Risorgimento
SPALLONE, AURORA
2021/2022
Abstract
La dissertazione si articola in tre capitoli. Il primo è dedicato interamente alla storia del Risorgimento, con riferimenti ad opere ed artisti più noti che sono stati scelti in base alle mie conoscenze acquisite durante il corso degli studi. Il secondo capitolo vuole portare l’attenzione sul Pagliano, dividendo i paragrafi secondo le tappe fondamentali della sua formazione: partendo dai suoi studi milanesi che lo porteranno a combattere alle Cinque giornate di Milano, dove incontrerà un personaggio al quale il suo nome si legherà indissolubilmente: Luciano Manara. Dopo la sua partecipazione a Milano, si è preso in considerazione il suo rapporto con Garibaldi, cercando di indagare il forte legame che vi era tra il Generale e il Pagliano, con l’obiettivo di raccontare l’epopea garibaldina. Si è visto anche il diario di viaggio del Pagliano, la sua vasta produzione di opere ed infine la critica che lo ha relegato, con il passare degli anni, ad artista di secondo ordine. Il terzo capitolo è un approfondimento sulle due opere che si sono ritenute più “garibaldine”: Lo sbarco a Sesto Calende il 23 maggio 1859 e La morte di Luciano Manara. Ciò che si è cercato di raccontare è il Risorgimento di cui pochi parlano. Sappiamo bene che dopo l’Unità d’Italia, a prevalere fu la soluzione dinastica e in realtà personaggi come Pagliano e Garibaldi furono i “grandi sconfitti” delle rivolte risorgimentali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/52476