This thesis aims to explore Lucio Fulci's influence on the representation of violence in cinema, with a focus on his splatter aesthetics and "poetics of cruelty." Fulci played a central role in extreme cinema, redefining the boundaries of visual violence and shaping a cinematic language that continues to influence contemporary cinema. The research begins by analyzing the origins of splatter and gore, situating Fulci within the context of genre pioneers like Roger Corman, George A. Romero, and Wes Craven. It then delves into the realm of Italian extreme cinema, examining the influence of directors such as Mario Bava and Dario Argento. In this context, Fulci stands out for his extreme use of violence as an integral part of his cinematic poetics. The second chapter focuses on Fulci's artistic journey, providing an iconographic reconstruction of his use of violence, culminating in Zombi 2 (1979), a pivotal moment in the triumph of violence in his cinema. The third chapter delves into his "Gates of Hell Trilogy" and other key films, analyzing his representation of horror and discussing his legacy in contemporary cinema. The influence of Fulci on directors like Quentin Tarantino and his relevance in 21st-century splatter and gore cinema form a central part of the discussion. Through a thorough analysis, this thesis demonstrates how Fulci redefined the language of cinematic violence, leaving a lasting impact that continues to resonate in modern cinema.

Questa tesi si propone di esplorare l’influenza di Lucio Fulci sulla rappresentazione della violenza nel cinema, con un focus sulla sua estetica splatter e ‘poetica della crudeltà’. Fulci ha svolto un ruolo centrale nel cinema estremo, ridefinendo i confini della violenza visiva e plasmando un linguaggio cinematografico che continua a influenzare il cinema contemporaneo. La ricerca inizia analizzando le origini dello splatter e del gore, inquadrando Fulci nel contesto dei pionieri del genere, come Roger Corman, George A. Romero e Wes Craven, e prosegue con uno studio sul cinema estremo italiano, esaminando l’influenza di registi come Mario Bava e Dario Argento. In questo contesto, Fulci si distingue per l’uso estremo della violenza come parte integrante della sua poetica. Nel secondo capitolo, l’attenzione si concentra sul percorso artistico di Fulci, con una ricostruzione iconografica del suo uso della violenza, culminando con Zombi 2 (1979), che rappresenta un momento cardine nel trionfo della violenza nel suo cinema. Il terzo capitolo approfondisce la sua ‘trilogia della morte’ e altre pellicole chiave, esaminando la sua rappresentazione dell’orrore e discutendo la sua eredità nel cinema contemporaneo. L’influenza di Fulci su registi come Quentin Tarantino e la sua rilevanza nel cinema splatter e gore del XXI secolo sono parte centrale della trattazione. Attraverso un’analisi approfondita, la tesi dimostra come Fulci abbia ridefinito il linguaggio della violenza cinematografica, lasciando un’impronta duratura che continua a riecheggiare nel cinema odierno.

Lucio Fulci: Violenza Endemica. L'estetica della violenza nel corpus fulciano

CARLESI, ANDREA
2023/2024

Abstract

Questa tesi si propone di esplorare l’influenza di Lucio Fulci sulla rappresentazione della violenza nel cinema, con un focus sulla sua estetica splatter e ‘poetica della crudeltà’. Fulci ha svolto un ruolo centrale nel cinema estremo, ridefinendo i confini della violenza visiva e plasmando un linguaggio cinematografico che continua a influenzare il cinema contemporaneo. La ricerca inizia analizzando le origini dello splatter e del gore, inquadrando Fulci nel contesto dei pionieri del genere, come Roger Corman, George A. Romero e Wes Craven, e prosegue con uno studio sul cinema estremo italiano, esaminando l’influenza di registi come Mario Bava e Dario Argento. In questo contesto, Fulci si distingue per l’uso estremo della violenza come parte integrante della sua poetica. Nel secondo capitolo, l’attenzione si concentra sul percorso artistico di Fulci, con una ricostruzione iconografica del suo uso della violenza, culminando con Zombi 2 (1979), che rappresenta un momento cardine nel trionfo della violenza nel suo cinema. Il terzo capitolo approfondisce la sua ‘trilogia della morte’ e altre pellicole chiave, esaminando la sua rappresentazione dell’orrore e discutendo la sua eredità nel cinema contemporaneo. L’influenza di Fulci su registi come Quentin Tarantino e la sua rilevanza nel cinema splatter e gore del XXI secolo sono parte centrale della trattazione. Attraverso un’analisi approfondita, la tesi dimostra come Fulci abbia ridefinito il linguaggio della violenza cinematografica, lasciando un’impronta duratura che continua a riecheggiare nel cinema odierno.
Lucio Fulci: Endemic Violence. The Aesthetics of Violence in Fulci's Corpus
This thesis aims to explore Lucio Fulci's influence on the representation of violence in cinema, with a focus on his splatter aesthetics and "poetics of cruelty." Fulci played a central role in extreme cinema, redefining the boundaries of visual violence and shaping a cinematic language that continues to influence contemporary cinema. The research begins by analyzing the origins of splatter and gore, situating Fulci within the context of genre pioneers like Roger Corman, George A. Romero, and Wes Craven. It then delves into the realm of Italian extreme cinema, examining the influence of directors such as Mario Bava and Dario Argento. In this context, Fulci stands out for his extreme use of violence as an integral part of his cinematic poetics. The second chapter focuses on Fulci's artistic journey, providing an iconographic reconstruction of his use of violence, culminating in Zombi 2 (1979), a pivotal moment in the triumph of violence in his cinema. The third chapter delves into his "Gates of Hell Trilogy" and other key films, analyzing his representation of horror and discussing his legacy in contemporary cinema. The influence of Fulci on directors like Quentin Tarantino and his relevance in 21st-century splatter and gore cinema form a central part of the discussion. Through a thorough analysis, this thesis demonstrates how Fulci redefined the language of cinematic violence, leaving a lasting impact that continues to resonate in modern cinema.
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