Since the end of the XIX century, researchers in viticulture are working to create grapevine hybrids to improve the composition of berries, than wine, but also to create vine varieties resistant to various pests: the most striking case was the introduction of the American rootstock to make European vines resistant to Philloxera. In the '80s, the Edmund Mach Foundation (FEM) re-established breeding programs, already begun in the 900s by many institutes of research, for the creation of interspecific hybrids resistant to various diseases Downy and Powdery Mildew, in particular, but also Erinosis, Botrytis and Philloxera. The aim is to reduce pesticides' use that would lead to a decrease in production costs and a lower environmental impact. This study focuses on 8 vine varieties created by the " Viticultural Public Institute of Freiburg ", tested at FEM and recently registered at the "National Inventory of Vine Varieties": Cabernet Carbon, Cabernet Cortis, Prior, Helios, Johanniter, Muscaris, Solaris and Souvignier gris.
Dalla fine del XIX secolo in viticoltura si lavora per la creazione di ibridi di vite sia per migliorare la composizione delle bacche, quindi del vino, ma anche per costituire varietà di vite resistenti alle varie malattie: il caso più eclatante è rappresentato dall'introduzione del "piede americano" per rendere le viti europee resistenti agli attacchi di Fillossera. Negli anni '80 la Fondazione Edmund Mach (FEM) ha ripreso i programmi di breeding, già iniziati nel '900 da molti istituti di ricerca, per la costituzione di ibridi interspecifici resistenti a varie malattie, in particolare, Peronospora e Oidio, ma anche Erinosi, Botrite e Fillossera. Questo nell'ottica di riduzione dell'uso di pesticidi che comporterebbe sia una diminuzione dei costi di produzione, sia un minor impatto ambientale. Lo studio in questione si focalizza su 8 varietà di vite resistente proposte ¿dall'Istituto Viticolo Statale di Freiburg¿ e testate da alcuni anni dalla Fondazione e iscritte recentemente al ¿Registro Nazionale delle Varietà di Vite¿: Cabernet Carbon, Cabernet Cortis, Prior, Helios, Johanniter, Muscaris, Solaris e Souvignier gris.
POTENZIALITÀ ENOLOGICHE DI NUOVI INCROCI DI VITE RESISTENTE - STUDIO CONDOTTO SULLA COLLEZIONE DELLA FEM (SAN MICHELE ALL'ADIGE, TRENTO)
ISIDORO, GRAZIA MARIA
2016/2017
Abstract
Dalla fine del XIX secolo in viticoltura si lavora per la creazione di ibridi di vite sia per migliorare la composizione delle bacche, quindi del vino, ma anche per costituire varietà di vite resistenti alle varie malattie: il caso più eclatante è rappresentato dall'introduzione del "piede americano" per rendere le viti europee resistenti agli attacchi di Fillossera. Negli anni '80 la Fondazione Edmund Mach (FEM) ha ripreso i programmi di breeding, già iniziati nel '900 da molti istituti di ricerca, per la costituzione di ibridi interspecifici resistenti a varie malattie, in particolare, Peronospora e Oidio, ma anche Erinosi, Botrite e Fillossera. Questo nell'ottica di riduzione dell'uso di pesticidi che comporterebbe sia una diminuzione dei costi di produzione, sia un minor impatto ambientale. Lo studio in questione si focalizza su 8 varietà di vite resistente proposte ¿dall'Istituto Viticolo Statale di Freiburg¿ e testate da alcuni anni dalla Fondazione e iscritte recentemente al ¿Registro Nazionale delle Varietà di Vite¿: Cabernet Carbon, Cabernet Cortis, Prior, Helios, Johanniter, Muscaris, Solaris e Souvignier gris.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/52393