Ciò che mostrano le vetrine del Made in China lascia scorgere ben poco di quelle che sono le reali condizioni di vita e di lavoro di quanti producono nella Fabbrica del Mondo. Questo lavoro di tesi cerca di esaminare le condizioni dei lavoratori migranti, i 农民工 nonmingong, e del loro inserimento nei nuovi centri industriali dove scelgono di stabilirsi, attraverso l'analisi delle normative in materia di lavoro e tenendo conto di una ricerca di tipo storico, linguistico e sociologico. Le migrazioni dei nonmingong non sono semplici spostamenti dalle campagne alle città, bensì dalle campagne alle enormi fabbriche-dormitorio, unico destino per tutti i lavoratori migranti in Cina, un destino che, negli ultimi anni, è stato caratterizzato da una forte e condivisa contestazione. Con l'ingresso del mercato cinese nel contesto economico mondiale, alla fine degli anni Settanta, lo Stato e la società sembrano essersi gradualmente disinteressati alla sfera della tutela del lavoratore, con un conseguente ritorno a condizioni di lavoro tipiche di un passato che, probabilmente, tanto passato non era, sebbene mascherato da una tecnologia in continua evoluzione. Perduto il senso di comunità-famiglia delle unità di lavoro, le 单位 danwei, i lavoratori migranti ormai dislocati nelle città hanno creato nuove relazioni sia sociali che lavorative, anche a dispetto delle discriminazioni dovute al sistema di registrazione di residenza. Dalla fine degli anni Cinquanta tale sistema, che prende il nome di hukou 户口, ha separato la popolazione rurale da quella urbana in termini economici e politici dividendola orizzontalmente in due classi di cittadinanza, di cui quella rurale era in larga misura, anche se non completamente, bloccata nelle campagne. Con la svolta del 1978, l'esodo di giovani dalle campagne verso le città ha assunto proporzioni bibliche, ma lo status di quanti hanno lasciato e lasciano i villaggi è rimasto perlopiù quello del lavoratore migrante rurale. Come viene tutelato il lavoro in Cina? Quali sono le autorità preposte alla tutela dei diritti dei lavoratori? Qual è l'origine dei flussi migratori? Esistono nuove forme di tutela che garantiscano la protezione dei diritti dei lavoratori migranti? Questi sono i principali quesiti su cui si è basato questo lavoro di tesi, cercando di rispondere, quando possibile, e di astenersi, quando necessario. Sono, infatti, molteplici i fattori sociali, politici ed economici in cui si imbattono i lavoratori migranti, i quali vivono in un clima discriminatorio e di segregazione nelle periferie delle metropoli cinesi.

I Lavoratori Migranti e la Legislazione Cinese, tra Vecchie Discriminazioni e Nuove Tutele

DAIDONE, CHIARA
2016/2017

Abstract

Ciò che mostrano le vetrine del Made in China lascia scorgere ben poco di quelle che sono le reali condizioni di vita e di lavoro di quanti producono nella Fabbrica del Mondo. Questo lavoro di tesi cerca di esaminare le condizioni dei lavoratori migranti, i 农民工 nonmingong, e del loro inserimento nei nuovi centri industriali dove scelgono di stabilirsi, attraverso l'analisi delle normative in materia di lavoro e tenendo conto di una ricerca di tipo storico, linguistico e sociologico. Le migrazioni dei nonmingong non sono semplici spostamenti dalle campagne alle città, bensì dalle campagne alle enormi fabbriche-dormitorio, unico destino per tutti i lavoratori migranti in Cina, un destino che, negli ultimi anni, è stato caratterizzato da una forte e condivisa contestazione. Con l'ingresso del mercato cinese nel contesto economico mondiale, alla fine degli anni Settanta, lo Stato e la società sembrano essersi gradualmente disinteressati alla sfera della tutela del lavoratore, con un conseguente ritorno a condizioni di lavoro tipiche di un passato che, probabilmente, tanto passato non era, sebbene mascherato da una tecnologia in continua evoluzione. Perduto il senso di comunità-famiglia delle unità di lavoro, le 单位 danwei, i lavoratori migranti ormai dislocati nelle città hanno creato nuove relazioni sia sociali che lavorative, anche a dispetto delle discriminazioni dovute al sistema di registrazione di residenza. Dalla fine degli anni Cinquanta tale sistema, che prende il nome di hukou 户口, ha separato la popolazione rurale da quella urbana in termini economici e politici dividendola orizzontalmente in due classi di cittadinanza, di cui quella rurale era in larga misura, anche se non completamente, bloccata nelle campagne. Con la svolta del 1978, l'esodo di giovani dalle campagne verso le città ha assunto proporzioni bibliche, ma lo status di quanti hanno lasciato e lasciano i villaggi è rimasto perlopiù quello del lavoratore migrante rurale. Come viene tutelato il lavoro in Cina? Quali sono le autorità preposte alla tutela dei diritti dei lavoratori? Qual è l'origine dei flussi migratori? Esistono nuove forme di tutela che garantiscano la protezione dei diritti dei lavoratori migranti? Questi sono i principali quesiti su cui si è basato questo lavoro di tesi, cercando di rispondere, quando possibile, e di astenersi, quando necessario. Sono, infatti, molteplici i fattori sociali, politici ed economici in cui si imbattono i lavoratori migranti, i quali vivono in un clima discriminatorio e di segregazione nelle periferie delle metropoli cinesi.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
763115_tesichiaradaidone.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.02 MB
Formato Adobe PDF
2.02 MB Adobe PDF

Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Usare il seguente URL per citare questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/52333