Malingering is a falsification of a medical condition, aimed at receiving external incentives, which cannot be attributed to any mental disorder but is considered complex to diagnose. The increasing attention in recent years stems from a very high incidence especially in criminal cases, when a criminal, in order to escape punishment, fakes a mental disorder. The concept of malingering goes hand in hand with coaching, a phenomenon enacted by third parties to instruct the one who is to be tested with detailed information or tips to avoid detection of deception. Detecting a falsification, particularly of a psychosis, can put a clinician in crisis, as individual variety does not make it easy to differentiate simulant subjects from those really suffering from the disorder. For this very reason, schizophrenia and its associated symptoms are among the most commonly simulated disorders. This research aims to verify, through the administration of online questionnaires to a sample of 58 people, whether or not the presence of coaching with more or less detailed information causes differentiations in the performance of the subjects in the sample, and also whether or not the presence of warnings, i.e., making those examined aware to avoid any artificial or caricatured behavior, can mitigate the phenomenon of malingering. The results show that, even with online compilation, the IOP-29 and IOP-M tests succeed in their intent to identify malingering, and that the brevity of the IOP-29 proves to be an excellent tool that can provide better cost-effectiveness.
Il malingering è una falsificazione di una condizione medica, volta a ottenere incentivi esterni, non attribuibile ad alcun disturbo mentale, ma ritenuta complessa da diagnosticare. L’attenzione sempre più crescente negli ultimi anni deriva da un’incidenza molto elevata soprattutto in ambito penale, quando un imputato, per sfuggire a una pena, finge un disturbo mentale. Il concetto di malingering si affianca al coaching, fenomeno messo in atto da terze parti per istruire colui che deve essere sottoposto al test con informazioni dettagliate o suggerimenti per evitare l’identificazione di un raggiro. Individuare una falsificazione, in particolare di una psicosi, può mettere in crisi un clinico, poiché la varietà individuale non rende semplice differenziare soggetti simulatori da soggetti realmente affetti dal disturbo. Proprio per questo, la schizofrenia e i sintomi ad essa associati risultano tra i disturbi più comunemente simulati. Tale ricerca si propone di verificare, attraverso la somministrazione di questionari online a un campione di 58 persone, se la presenza o meno di un coaching con informazioni più o meno dettagliate provoca differenziazioni nelle performance dei soggetti del campione, e inoltre se la presenza di warning, ossia il mettere a conoscenza coloro che sono esaminati di evitare ogni comportamento artificioso o caricaturale, possa attenuare o meno il fenomeno del malingering. I risultati mostrano come, anche con la compilazione online, i test IOP-29 e IOP-M riescono nel loro intento di identificazione del malingering e che la brevità dell’IOP-29 risulta un ottimo strumento in grado di garantire un miglior rapporto costi-benefici.
Il malingering della schizofrenia: Fenomeno del coaching e del warning nella pratica clinica
ALEO, PAOLA
2021/2022
Abstract
Il malingering è una falsificazione di una condizione medica, volta a ottenere incentivi esterni, non attribuibile ad alcun disturbo mentale, ma ritenuta complessa da diagnosticare. L’attenzione sempre più crescente negli ultimi anni deriva da un’incidenza molto elevata soprattutto in ambito penale, quando un imputato, per sfuggire a una pena, finge un disturbo mentale. Il concetto di malingering si affianca al coaching, fenomeno messo in atto da terze parti per istruire colui che deve essere sottoposto al test con informazioni dettagliate o suggerimenti per evitare l’identificazione di un raggiro. Individuare una falsificazione, in particolare di una psicosi, può mettere in crisi un clinico, poiché la varietà individuale non rende semplice differenziare soggetti simulatori da soggetti realmente affetti dal disturbo. Proprio per questo, la schizofrenia e i sintomi ad essa associati risultano tra i disturbi più comunemente simulati. Tale ricerca si propone di verificare, attraverso la somministrazione di questionari online a un campione di 58 persone, se la presenza o meno di un coaching con informazioni più o meno dettagliate provoca differenziazioni nelle performance dei soggetti del campione, e inoltre se la presenza di warning, ossia il mettere a conoscenza coloro che sono esaminati di evitare ogni comportamento artificioso o caricaturale, possa attenuare o meno il fenomeno del malingering. I risultati mostrano come, anche con la compilazione online, i test IOP-29 e IOP-M riescono nel loro intento di identificazione del malingering e che la brevità dell’IOP-29 risulta un ottimo strumento in grado di garantire un miglior rapporto costi-benefici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/52254