Il presente elaborato tratta il tema dell’educazione delle donne romane durante il periodo compreso tra la fine dell’età repubblicana e gli anni del potere augusteo, prestando particolare attenzione all’ambiguità del ruolo femminile che, in questo periodo storico, si trova sempre più in bilico fra il rigido modello matronale imposto dalla tradizione del mos maiorum e un nuovo profilo di donna che si affaccia gradualmente nella sfera pubblica. A causa delle lotte civili, molte donne si ritrovarono infatti a dover infrangere i canoni degli antichi costumi e ad agire autonomamente in affari di natura politica, spesso spinte da situazioni di necessità. In seguito alle mutate condizioni politiche generate dall’avvento del principato augusteo, l’ambiguità della posizione femminile nella società non fa che aumentare, soprattutto per volere dello stesso princeps: egli infatti, se da un lato promuove una restaurazione dei mores antichi (compresa la figura della donna domiseda), dall’altro incoraggia le donne appartenenti alla sua famiglia a rivestire dei ruoli di natura pubblica, al fine di rafforzare la propria posizione politica.
L’educazione delle donne nella domus Augusta (I sec. a. C. – I d. C.). Tra modello matronale e nuovo ruolo pubblico.
PROCOPIO, CINZIA
2021/2022
Abstract
Il presente elaborato tratta il tema dell’educazione delle donne romane durante il periodo compreso tra la fine dell’età repubblicana e gli anni del potere augusteo, prestando particolare attenzione all’ambiguità del ruolo femminile che, in questo periodo storico, si trova sempre più in bilico fra il rigido modello matronale imposto dalla tradizione del mos maiorum e un nuovo profilo di donna che si affaccia gradualmente nella sfera pubblica. A causa delle lotte civili, molte donne si ritrovarono infatti a dover infrangere i canoni degli antichi costumi e ad agire autonomamente in affari di natura politica, spesso spinte da situazioni di necessità. In seguito alle mutate condizioni politiche generate dall’avvento del principato augusteo, l’ambiguità della posizione femminile nella società non fa che aumentare, soprattutto per volere dello stesso princeps: egli infatti, se da un lato promuove una restaurazione dei mores antichi (compresa la figura della donna domiseda), dall’altro incoraggia le donne appartenenti alla sua famiglia a rivestire dei ruoli di natura pubblica, al fine di rafforzare la propria posizione politica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/52209