Premessa e scopo dello studio: Negli ultimi anni, l'incidenza di DMT1 è aumentata, specialmente nei soggetti immigrati. L'indagine rappresenta una valutazione preliminare dei dati forniti dallo studio multicentrico ¿Determinants of Type 1 Diabetes clinical onset and progression in paediatric immigrant population - BIODA¿ attualmente in corso presso l'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e l'Ospedale Maggiore di Novara, con l'obiettivo di valutare le differenze nutrizionali e di abitudini alimentari in una popolazione pediatrica, italiana e immigrata, con nuova diagnosi di DMT1. Materiali e metodi: Si tratta di uno studio longitudinale osservazionale, condotto su bambini arruolati, da gennaio 2016 a maggio 2017, nell'ambito del protocollo BIODA, i quali sono stati suddivisi in due coorti (italiani e immigrati). La valutazione nutrizionale ha previsto il rilievo dei parametri antropometrici (peso, altezza, BMI), confrontati con i dati attesi per sesso ed età, e delle abitudini alimentari, tramite anamnesi alimentare (intervista 24h-recall) e questionario alimentare. I dati continui vengono presentati come media (± deviazione standard). L'analisi statistica è stata condotta mediante T-Student Test per campioni indipendenti e Test Chi-Quadrato. Risultati: Il campione complessivo ha compreso 95 bambini: 71 italiani e 24 immigrati. Sono emerse alcune differenze statisticamente significative (p<0.05), nella coorte di immigrati, per le seguenti variabili: antropometriche (prevalenza di eccesso ponderale: 33.2% vs 9.9% in stranieri vs italiani), calorico-bromatologiche (maggior apporto giornaliero di CHO totali e semplici; apporto calorico, lipidico e di CHO semplici maggiore negli spuntini, mentre nella coorte italiana è risultato più elevato nei pasti principali); frequenza di assunzione e utilizzo di alcuni alimenti (maggior frequenza di consumo di uova e bibite zuccherate; maggior utilizzo di olio di semi e miglio: 29.2% vs 4.2% e 0% vs 8.3% in stranieri vs italiani; minor consumo di olio di oliva e farro: 87.5% vs 100% e 4.2% vs 22.5% in immigrati vs italiani) e modalità di consumo dei cibi (maggior prevalenza di consumo dei pasti da soli e davanti alla TV: 29.2% vs 8.5% e 79.2% vs 53.5% in stranieri vs italiani). In entrambe le coorti, l'apporto proteico e di CHO semplici è risultato superiore a quello raccomandato (61±15/63±18 vs 33±11 g/die e 33±10 g/die; 16.5±5.1/19.7±6.6% vs < 10-15%), così come il numero di spuntini (2.5±0.8/3.0±0.9 vs 2). Non è emersa alcuna differenza significativa dal confronto dei parametri di laboratorio (emoglobina, colesterolo totale, HDL, trigliceridi, creatinina). Discussione e conclusioni: Questi risultati preliminari hanno permesso di analizzare una realtà tenuta finora in scarsa considerazione nella letteratura scientifica, evidenziando alcune differenze significative tra le coorti in esame, da prendere in considerazione nello studio e nell'impostazione di interventi nutrizionali mirati a migliorare il compenso glicemico e le abitudini alimentari in una popolazione pediatrica con diagnosi di DMT1.
VALUTAZIONE DEL PROFILO NUTRIZIONALE E DELLE ABITUDINI ALIMENTARI IN UNA POPOLAZIONE ITALIANA E IMMIGRATA CON ESORDIO DI DMT1
FERRO, ARIANNA
2016/2017
Abstract
Premessa e scopo dello studio: Negli ultimi anni, l'incidenza di DMT1 è aumentata, specialmente nei soggetti immigrati. L'indagine rappresenta una valutazione preliminare dei dati forniti dallo studio multicentrico ¿Determinants of Type 1 Diabetes clinical onset and progression in paediatric immigrant population - BIODA¿ attualmente in corso presso l'Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e l'Ospedale Maggiore di Novara, con l'obiettivo di valutare le differenze nutrizionali e di abitudini alimentari in una popolazione pediatrica, italiana e immigrata, con nuova diagnosi di DMT1. Materiali e metodi: Si tratta di uno studio longitudinale osservazionale, condotto su bambini arruolati, da gennaio 2016 a maggio 2017, nell'ambito del protocollo BIODA, i quali sono stati suddivisi in due coorti (italiani e immigrati). La valutazione nutrizionale ha previsto il rilievo dei parametri antropometrici (peso, altezza, BMI), confrontati con i dati attesi per sesso ed età, e delle abitudini alimentari, tramite anamnesi alimentare (intervista 24h-recall) e questionario alimentare. I dati continui vengono presentati come media (± deviazione standard). L'analisi statistica è stata condotta mediante T-Student Test per campioni indipendenti e Test Chi-Quadrato. Risultati: Il campione complessivo ha compreso 95 bambini: 71 italiani e 24 immigrati. Sono emerse alcune differenze statisticamente significative (p<0.05), nella coorte di immigrati, per le seguenti variabili: antropometriche (prevalenza di eccesso ponderale: 33.2% vs 9.9% in stranieri vs italiani), calorico-bromatologiche (maggior apporto giornaliero di CHO totali e semplici; apporto calorico, lipidico e di CHO semplici maggiore negli spuntini, mentre nella coorte italiana è risultato più elevato nei pasti principali); frequenza di assunzione e utilizzo di alcuni alimenti (maggior frequenza di consumo di uova e bibite zuccherate; maggior utilizzo di olio di semi e miglio: 29.2% vs 4.2% e 0% vs 8.3% in stranieri vs italiani; minor consumo di olio di oliva e farro: 87.5% vs 100% e 4.2% vs 22.5% in immigrati vs italiani) e modalità di consumo dei cibi (maggior prevalenza di consumo dei pasti da soli e davanti alla TV: 29.2% vs 8.5% e 79.2% vs 53.5% in stranieri vs italiani). In entrambe le coorti, l'apporto proteico e di CHO semplici è risultato superiore a quello raccomandato (61±15/63±18 vs 33±11 g/die e 33±10 g/die; 16.5±5.1/19.7±6.6% vs < 10-15%), così come il numero di spuntini (2.5±0.8/3.0±0.9 vs 2). Non è emersa alcuna differenza significativa dal confronto dei parametri di laboratorio (emoglobina, colesterolo totale, HDL, trigliceridi, creatinina). Discussione e conclusioni: Questi risultati preliminari hanno permesso di analizzare una realtà tenuta finora in scarsa considerazione nella letteratura scientifica, evidenziando alcune differenze significative tra le coorti in esame, da prendere in considerazione nello studio e nell'impostazione di interventi nutrizionali mirati a migliorare il compenso glicemico e le abitudini alimentari in una popolazione pediatrica con diagnosi di DMT1.File | Dimensione | Formato | |
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