L'attuale era digitale è il risultato di una rivoluzione ed evoluzione nella comunicazione e impatta anche nel rapporto tra domanda e offerta di lavoro: la ricerca del lavoro e del candidato si spostano su un piano “virtuale”. Vi sono inevitabili implicazioni sul processo di valutazione e selezione del personale e sulla professione stessa di chi si occupa di risorse umane, con una riorganizzazione e revisione dei processi, con il passaggio da metodi e strumenti tradizionali alle modalità attuali di gestione del recruiting online tramite e-recruitment e social recruitment. Il presente lavoro esplora gli enormi cambiamenti derivati dal passaggio delle risorse informative sul piano digitale, andando a trattarne le implicazioni sui soggetti protagonisti: azienda da un lato, con i suoi processi HR di selezione e valutazione, job seeker dall'altro. Per innovare l'esistenza online, l'azienda dovrebbe considerare il comparto HR come portavoce di employer branding per saper trattenere il proprio organico, ma soprattutto per ricercare, attrarre e ingaggiare i profili migliori, includendo in tutto ciò, necessariamente, i social network. Le informazioni presenti online rappresentano nuove coordinate per orientarsi nella selezione e nella valutazione. Un utente lascia tracce informative che possono essere considerate elementi disvelativi di sé stesso come candidato: queste potranno essere reperite, esaminate e utilizzate per la valutazione professionale. Negli ultimi anni, infatti, chi si occupa di assunzioni monitora molto i social media al fine di non rischiare di selezionare male i candidati. Anche se la variabilità della quantità e del tipo d'informazioni disponibili sui siti di social network può impedire una raccolta standardizzata delle informazioni, quando disponibili sia le informazioni di tipo “professionale” sia “non professionale”, con le seconde prevalenti nei siti di social network più usati, concorrono ormai significativamente nella valutazione, influenzandola enormemente. Di conseguenza, i candidati al lavoro dovrebbero essere consapevoli del fatto che la condivisione d'informazioni su internet potrebbe avere conseguenze negative sulla ricerca del lavoro e sulle loro candidature; essi devono prendere coscienza dell'importanza delle percezioni di coloro che selezionano, derivate da loro qualità intrinseche e personali, che si dispiegano nell'attribuzione di maggiore o minore importanza alle caratteristiche emerse. È pur vero che le informazioni condivise dal candidato possono essere “distorte”, costruendo un'immagine di sé positiva, possono essere esagerate o intenzionalmente false o derivare da materiale scomodo che esiste all'insaputa dell'utente: ciò rende l'interpretazione del tutto inesatta e inficia la valutazione. È perciò fondamentale rendersi consapevoli dell'importanza di saper come e cosa condividere delle proprie informazioni sui social media, essendo fortemente coscienti delle implicazioni. La sfida per l'azienda è investire nell'analisi delle informazioni digitali predisponendo strategie per innovare i propri processi, ma sapendo bilanciare selezione e valutazione alla luce della tutela della privacy delle persone, in un'ottica normativa ed etica, per un utilizzo conforme, pertinente e più giusto delle informazioni e delle risorse che le contengono nel processo di valutazione e selezione a 360 gradi delle persone.
Le nuove risorse informative digitali e le coordinate per la selezione e la valutazione delle persone
CITRO, FRANCESCA
2018/2019
Abstract
L'attuale era digitale è il risultato di una rivoluzione ed evoluzione nella comunicazione e impatta anche nel rapporto tra domanda e offerta di lavoro: la ricerca del lavoro e del candidato si spostano su un piano “virtuale”. Vi sono inevitabili implicazioni sul processo di valutazione e selezione del personale e sulla professione stessa di chi si occupa di risorse umane, con una riorganizzazione e revisione dei processi, con il passaggio da metodi e strumenti tradizionali alle modalità attuali di gestione del recruiting online tramite e-recruitment e social recruitment. Il presente lavoro esplora gli enormi cambiamenti derivati dal passaggio delle risorse informative sul piano digitale, andando a trattarne le implicazioni sui soggetti protagonisti: azienda da un lato, con i suoi processi HR di selezione e valutazione, job seeker dall'altro. Per innovare l'esistenza online, l'azienda dovrebbe considerare il comparto HR come portavoce di employer branding per saper trattenere il proprio organico, ma soprattutto per ricercare, attrarre e ingaggiare i profili migliori, includendo in tutto ciò, necessariamente, i social network. Le informazioni presenti online rappresentano nuove coordinate per orientarsi nella selezione e nella valutazione. Un utente lascia tracce informative che possono essere considerate elementi disvelativi di sé stesso come candidato: queste potranno essere reperite, esaminate e utilizzate per la valutazione professionale. Negli ultimi anni, infatti, chi si occupa di assunzioni monitora molto i social media al fine di non rischiare di selezionare male i candidati. Anche se la variabilità della quantità e del tipo d'informazioni disponibili sui siti di social network può impedire una raccolta standardizzata delle informazioni, quando disponibili sia le informazioni di tipo “professionale” sia “non professionale”, con le seconde prevalenti nei siti di social network più usati, concorrono ormai significativamente nella valutazione, influenzandola enormemente. Di conseguenza, i candidati al lavoro dovrebbero essere consapevoli del fatto che la condivisione d'informazioni su internet potrebbe avere conseguenze negative sulla ricerca del lavoro e sulle loro candidature; essi devono prendere coscienza dell'importanza delle percezioni di coloro che selezionano, derivate da loro qualità intrinseche e personali, che si dispiegano nell'attribuzione di maggiore o minore importanza alle caratteristiche emerse. È pur vero che le informazioni condivise dal candidato possono essere “distorte”, costruendo un'immagine di sé positiva, possono essere esagerate o intenzionalmente false o derivare da materiale scomodo che esiste all'insaputa dell'utente: ciò rende l'interpretazione del tutto inesatta e inficia la valutazione. È perciò fondamentale rendersi consapevoli dell'importanza di saper come e cosa condividere delle proprie informazioni sui social media, essendo fortemente coscienti delle implicazioni. La sfida per l'azienda è investire nell'analisi delle informazioni digitali predisponendo strategie per innovare i propri processi, ma sapendo bilanciare selezione e valutazione alla luce della tutela della privacy delle persone, in un'ottica normativa ed etica, per un utilizzo conforme, pertinente e più giusto delle informazioni e delle risorse che le contengono nel processo di valutazione e selezione a 360 gradi delle persone.File | Dimensione | Formato | |
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