Il Sadismo Sessuale come fattore di rischio nella genesi del comportamento omicida seriale

Sexual sadism is defined for simplicity as a "deviation", even if this definition is not very discriminative, as there are many types of disorder, which in some way convey this definition, which differ in their genesis, motivations and also for the attitudes and behaviors adopted by the subjects. With the label of a sadistic personality, in fact, at least two types of disorders can be distinguished: the sadistic personality disorder (which however ends with the third edition of the DSM) and the sexual sadism, counted among the paraphilias, and which is very more complex than the simple "perversion". In this work we will often use, for convenience, the simple term "sadism" to indicate the specific paraphilia, even if in it we can include some sadomasochistic dynamics, since the two aspects, as will be better explained in the text and how we will see in the presented clinical case, they are often associated. In determining the salient features and its manifestations it emerged that very few Italian sources and that, even at international level, there are few articles and the most are dated. The term sadism, in the literature examined, always seems to be associated with a construct of wider diffusion and better known and defined, that of psychopathy. It is therefore often necessary, to give correct definitions, to associate the concept of sadism with the more solid and known concept of psychopathic personality. The aim of this work is to identify, explain and understand how sexual sadism is structured and diagnosed and how this leads to violence and murder, often serial, with very specific characteristics. In the dissertation it has been noticed that some initial manifestations of sadistic violence are too often overlooked, and the diagnosis, both clinical and forensic, is often confused. At this juncture we have seen how, even in DSM-5, there are some nuances that are still unclear and shared by the scientific world, about the diagnosis of sadism within paraphilias and as a subtype (even if not declared) of psychopathy. The construct of sadism, in fact, seems to be much more complex than the simple paraphilia. The sadistic disorder, therefore, seems to go much further than just the sexual act. Moreover, the sadistic and masochistic relationship often coexist in the same subject, and these dynamics that trigger themselves are not always sexual in nature, but can become a real relational style, the only one that the person knows in the course of life. The distinction between behaviors uniquely indicating sadism, very often not recognized or confused with other types of cruel and violent behaviors but not of sadistic matrix, such as, for example, violence against victims who are now dead or unconscious, is not yet clear.

Il sadismo sessuale è definito per semplicità una ¿deviazione¿, anche se questa definizione risulta poco discriminativa, in quanto sono moltissime le tipologie di disturbo, che in qualche modo convogliano su questa definizione, che si differenziano per la loro genesi, per le motivazioni e anche per gli atteggiamenti e comportamenti adottati dai soggetti. Con l'etichetta di personalità sadica, infatti, si possono distinguere almeno due tipi di disturbi: il disturbo sadico di personalità (che però si esaurisce con la terza edizione del DSM) e il sadismo sessuale, annoverato tra le parafilie, e che è molto più complesso della semplice ¿perversione¿. In questo lavoro si userà spesso, per comodità, il termine semplice ¿sadismo¿ per indicare la parafilia specifica, anche se in esso si possono includere delle dinamiche di carattere sadomasochistico, poiché i due aspetti, come si dirà meglio nel testo e come si vedrà nel caso clinico presentato, sono spesso associati. Nel determinare le caratteristiche salienti e le sue manifestazioni è emerso che pochissime sono le fonti italiane e che, anche a livello internazionale, esistono pochi articoli e i più risultano datati. Il termine sadismo, nella letteratura esaminata, sembra essere sempre associato a un costrutto di più ampia diffusione e meglio conosciuto e definito, quello di psicopatia. Occorre quindi spesso, per dare corrette definizioni, associare il concetto di sadismo a quello più solido e conosciuto di personalità psicopatica. L'obiettivo di questo lavoro è quello di individuare, spiegare e capire come si strutturi e si diagnostichi il sadismo sessuale e come questo sfoci poi nella violenza e nell'omicidio, spesso seriale, con caratteristiche ben precise. Nella dissertazione ci si è accorti che sono troppo spesso trascurate alcune manifestazioni iniziali della violenza sadica, e la diagnosi, sia a livello clinico che forense, è spesso confusa. In questo frangente si è visto quanto, anche nel DSM-5, esistano alcune sfumature ancora non chiare e condivise dal mondo scientifico, circa la diagnosi di sadismo all'interno delle parafilie e come sottotipo (anche se così non dichiarato) di psicopatia. Il costrutto di sadismo, infatti, sembra essere molto più articolato rispetto alla semplice parafilia. l disturbo sadico, quindi, sembra andare molto oltre al solo atto sessuale. Inoltre, la relazione sadica e quella masochistica spesso convivono in uno stesso soggetto, e non sempre queste dinamiche che si innescano hanno una natura sessuale, ma può diventare un vero e proprio stile relazionale, l'unico che la persona conosce nel corso della vita. Non è ancora ben chiara la distinzione tra i comportamenti univocamente indicanti il sadismo, molto spesso non riconosciuti o confusi con altri tipi di comportamenti crudeli e violenti ma non di matrice sadica, quali, per esempio, violenze su vittime ormai morte o incoscienti.