The placebo effect refers to a clinical improvement that could be observed in an individual following the intake of an inert substance. This improvement deals with several elements of the psycho-social context in which the placebo therapy is administered and with the doctor-patient relationship itself. All these elements meet the patient's clinical experience, consisting of memories of previous medical experiences, personal beliefs, emotions and expectations. The psychological mechanisms that underlie the placebo effect are anxiety modulation processes, classical conditioning and social learning processes. The neurobiological underpinnings of placebo effect are made up of different neurotransmitter systems such as the opioid, the endocannabinoid and the dopaminergic systems. The nocebo effect instead indicates the psychobiological effects that occur in the patient's brain after taking a nocebo. Following negative verbal suggestions of increased pain perception or symptomatic worsening, the individual is induced into a psychological state of anticipatory anxiety, a state which activates two independent biochemical pathways: the cholecystochinergic system and the hypothalamic-pituitary-adrenal axis, responsible for symptomatic worsening. In this dissertation a new and very promising paradigm for the investigation on the effects of placebo and nocebo phenomenon on physiological functions will be introduced: hypoxia (insufficient oxygen supply). While hypobaric hypoxia is a condition that occurs naturally at high altitude, normobaric hypoxia could be experimentally induced. In an innovative experimental project, we tried to better understand the influence of the nocebo effect, obtained through negative expectations and 'cognitive conditioning', on the performance of dry apnea (holding the breath) in a sample of healthy volunteers. We measured both behavioral performance parameters (apnea duration) and physiological parameters such as heart rate (HR) and peripheral oxygen saturation level in the blood (SpO2). The results about behavioral variables (breath holding duration) showed the effectiveness of suggestions and cognitive conditioning on apnea performance: subjects belonging to the experimental group Nocebo (N), in fact, showed a worsening in apnea duration after 4 sessions. Experimental group N had a worse performance of 5.5% in the last session, the evocation phase, compared to the one obtained during the basal test, unlike the Natural History control group (NH), which even showed an improvement in apnea times 21.7% compared to the baseline. The physiological results showed that the Nocebo group had higher peripheral oxygen saturation levels already from the first session (baseline) compared to the NH group, both during apnea and during the recovery phase. Furthermore, the HR levels in the N group were generally higher than those in the NH group, particularly as regards the recovery phase, also in this case already from the first experimental session. These results showed that hypoxia conditions could be a good paradigm for investigating the influences of placebo and nocebo effects on physical performance and physiological parameters.

Con la locuzione effetto placebo si intende un miglioramento clinico che si osserva in un individuo in seguito all'assunzione di sostanze inerti che lui crede abbiano un qualche principio attivo. Tale miglioramento ha a che fare con elementi del contesto psico-sociale in cui la terapia placebo viene somministrata e della relazione medico-paziente stessa e con il vissuto clinico del paziente, costituito da memorie delle precedenti esperienze mediche, credenze personali, emozioni ed aspettative. I meccanismi psicologici che sottendono l'effetto placebo sono i processi di modulazione dell'ansia e i processi di condizionamento classico e apprendimento sociale. I substrati neurobiologici invece sono costituiti da diversi sistemi neurotrasmettitoriali come ad esempio quello oppioide, endocannabinoide e dopaminergico. La locuzione effetto nocebo indica invece gli effetti psicobiologici che si verificano nel cervello di un individuo in seguito ad un intervento nocebo. In seguito a suggestioni verbali negative di aumento della percezione dolorifica o di peggioramento sintomatico si induce nell'individuo uno stato psicologico di ansia anticipatoria che attiva due vie biochimiche indipendenti: il sistema colecistochinergico e l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che sono i substrati neuroendocrini del fenomeno. È proprio sull'effetto nocebo che verterà principalmente questo elaborato. Dopo un primo capitolo introduttivo sul fenomeno placebo e sulla storia della medicina (Capitolo 1), verrà presentato l'effetto nocebo e verranno descritti i meccanismi psicologici e neurobiologici che ne stanno alla base. Verranno in seguito presentati alcuni dati sperimentali preliminari inerenti l'influenza degli effetti nocebo sulle funzioni fisiologiche dell'organismo, sia in soggetti sani che in campioni di pazienti (Capitolo 2). Successivamente verrà discusso un nuovo paradigma molto promettente per l'indagine degli effetti placebo e nocebo e i loro effetti su parametri fisiologici, l'ipossia, che può essere ipobarica (che si verifica naturalmente in alta quota) o normobarica (indotta sperimentalmente) (Capitolo 3). Infine verrà presentato un innovativo progetto sperimentale, in cui si è cercato di meglio comprendere l'influenza dell'effetto nocebo, ottenuto mediante aspettative negative e 'condizionamento cognitivo', sulla prestazione di apnea (trattenimento del fiato) in un campione di volontari sani, misurando sia parametri comportamentali di prestazione che parametri fisiologici come il battito cardiaco (HR) e il livello di saturazione periferica di ossigeno nel sangue (SpO2). I risultati inerenti le variabili comportamentali (durata trattenimento fiato) hanno dimostrano l'efficacia delle suggestioni e del condizionamento cognitivo sulla performance di apnea: i soggetti appartenenti al gruppo sperimentale Nocebo (N), infatti, hanno mostrato un peggioramento nella durata di apnea dopo 4 sessioni. Il gruppo N ha avuto nell'ultima sessione, ovvero nella fase di evocazione, una performance peggiore del 5,5% rispetto a quella ottenuta durante la prova basale, a differenza del gruppo di controllo Storia Naturale (NH) che ha manifestato addirittura un miglioramento nei tempi di apnea del 21,7% rispetto alla baseline. I risultati fisiologici hanno mostrato come il gruppo N abbia avuto livelli di saturazione periferica di ossigeno più alti già dalla prima sessione (baseline) rispetto al gruppo NH, sia durante l'apnea sia durante la fase di recupero.

Effetto Nocebo nella fame d'aria indotta da apnea

ZAMFIRA, DENISA ADINA
2018/2019

Abstract

Con la locuzione effetto placebo si intende un miglioramento clinico che si osserva in un individuo in seguito all'assunzione di sostanze inerti che lui crede abbiano un qualche principio attivo. Tale miglioramento ha a che fare con elementi del contesto psico-sociale in cui la terapia placebo viene somministrata e della relazione medico-paziente stessa e con il vissuto clinico del paziente, costituito da memorie delle precedenti esperienze mediche, credenze personali, emozioni ed aspettative. I meccanismi psicologici che sottendono l'effetto placebo sono i processi di modulazione dell'ansia e i processi di condizionamento classico e apprendimento sociale. I substrati neurobiologici invece sono costituiti da diversi sistemi neurotrasmettitoriali come ad esempio quello oppioide, endocannabinoide e dopaminergico. La locuzione effetto nocebo indica invece gli effetti psicobiologici che si verificano nel cervello di un individuo in seguito ad un intervento nocebo. In seguito a suggestioni verbali negative di aumento della percezione dolorifica o di peggioramento sintomatico si induce nell'individuo uno stato psicologico di ansia anticipatoria che attiva due vie biochimiche indipendenti: il sistema colecistochinergico e l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che sono i substrati neuroendocrini del fenomeno. È proprio sull'effetto nocebo che verterà principalmente questo elaborato. Dopo un primo capitolo introduttivo sul fenomeno placebo e sulla storia della medicina (Capitolo 1), verrà presentato l'effetto nocebo e verranno descritti i meccanismi psicologici e neurobiologici che ne stanno alla base. Verranno in seguito presentati alcuni dati sperimentali preliminari inerenti l'influenza degli effetti nocebo sulle funzioni fisiologiche dell'organismo, sia in soggetti sani che in campioni di pazienti (Capitolo 2). Successivamente verrà discusso un nuovo paradigma molto promettente per l'indagine degli effetti placebo e nocebo e i loro effetti su parametri fisiologici, l'ipossia, che può essere ipobarica (che si verifica naturalmente in alta quota) o normobarica (indotta sperimentalmente) (Capitolo 3). Infine verrà presentato un innovativo progetto sperimentale, in cui si è cercato di meglio comprendere l'influenza dell'effetto nocebo, ottenuto mediante aspettative negative e 'condizionamento cognitivo', sulla prestazione di apnea (trattenimento del fiato) in un campione di volontari sani, misurando sia parametri comportamentali di prestazione che parametri fisiologici come il battito cardiaco (HR) e il livello di saturazione periferica di ossigeno nel sangue (SpO2). I risultati inerenti le variabili comportamentali (durata trattenimento fiato) hanno dimostrano l'efficacia delle suggestioni e del condizionamento cognitivo sulla performance di apnea: i soggetti appartenenti al gruppo sperimentale Nocebo (N), infatti, hanno mostrato un peggioramento nella durata di apnea dopo 4 sessioni. Il gruppo N ha avuto nell'ultima sessione, ovvero nella fase di evocazione, una performance peggiore del 5,5% rispetto a quella ottenuta durante la prova basale, a differenza del gruppo di controllo Storia Naturale (NH) che ha manifestato addirittura un miglioramento nei tempi di apnea del 21,7% rispetto alla baseline. I risultati fisiologici hanno mostrato come il gruppo N abbia avuto livelli di saturazione periferica di ossigeno più alti già dalla prima sessione (baseline) rispetto al gruppo NH, sia durante l'apnea sia durante la fase di recupero.
ITA
The placebo effect refers to a clinical improvement that could be observed in an individual following the intake of an inert substance. This improvement deals with several elements of the psycho-social context in which the placebo therapy is administered and with the doctor-patient relationship itself. All these elements meet the patient's clinical experience, consisting of memories of previous medical experiences, personal beliefs, emotions and expectations. The psychological mechanisms that underlie the placebo effect are anxiety modulation processes, classical conditioning and social learning processes. The neurobiological underpinnings of placebo effect are made up of different neurotransmitter systems such as the opioid, the endocannabinoid and the dopaminergic systems. The nocebo effect instead indicates the psychobiological effects that occur in the patient's brain after taking a nocebo. Following negative verbal suggestions of increased pain perception or symptomatic worsening, the individual is induced into a psychological state of anticipatory anxiety, a state which activates two independent biochemical pathways: the cholecystochinergic system and the hypothalamic-pituitary-adrenal axis, responsible for symptomatic worsening. In this dissertation a new and very promising paradigm for the investigation on the effects of placebo and nocebo phenomenon on physiological functions will be introduced: hypoxia (insufficient oxygen supply). While hypobaric hypoxia is a condition that occurs naturally at high altitude, normobaric hypoxia could be experimentally induced. In an innovative experimental project, we tried to better understand the influence of the nocebo effect, obtained through negative expectations and 'cognitive conditioning', on the performance of dry apnea (holding the breath) in a sample of healthy volunteers. We measured both behavioral performance parameters (apnea duration) and physiological parameters such as heart rate (HR) and peripheral oxygen saturation level in the blood (SpO2). The results about behavioral variables (breath holding duration) showed the effectiveness of suggestions and cognitive conditioning on apnea performance: subjects belonging to the experimental group Nocebo (N), in fact, showed a worsening in apnea duration after 4 sessions. Experimental group N had a worse performance of 5.5% in the last session, the evocation phase, compared to the one obtained during the basal test, unlike the Natural History control group (NH), which even showed an improvement in apnea times 21.7% compared to the baseline. The physiological results showed that the Nocebo group had higher peripheral oxygen saturation levels already from the first session (baseline) compared to the NH group, both during apnea and during the recovery phase. Furthermore, the HR levels in the N group were generally higher than those in the NH group, particularly as regards the recovery phase, also in this case already from the first experimental session. These results showed that hypoxia conditions could be a good paradigm for investigating the influences of placebo and nocebo effects on physical performance and physiological parameters.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/51643