Cina e Giappone animano il panorama asiatico alternando relazioni conflittuali a periodi di calma apparente. Negli ultimi anni i rapporti sino-giapponesi sono stati orientati alla competizione nel Sud-Est Asiatico, dove i due Paesi profondono strategie politiche e risorse economiche; uno dei maggiori destinatari di queste attenzioni è la Repubblica dell'Unione del Myanmar che, dopo la sconfitta della giunta militare, è impegnata nella transizione verso la democratizzazione, guidata dalla figura emblematica di Aung San Suu Kyi. Il presente lavoro parte dal recente cambiamento birmano, analizzando in modo approfondito le interazioni e gli ascendenti di Cina e Giappone nel territorio: attraverso la comparazione dei progetti dei due attori, l'intento è quello di comprendere come essi partecipino e influenzino il Myanmar nelle sue scelte di policy. La trattazione, divisa in tre capitoli, vuole fornire, in primo luogo, una visione generale delle relazioni storiche intercorse tra i tre soggetti asiatici, prendendo in considerazione i legami contraddittori sino-giapponesi, la vicinanza storica tra Cina e Myanmar e il rinnovato impegno giapponese nei confronti del partner birmano seguito alla nuova linea politica del Paese. Dopo un'introduzione che ripercorre la storia dei tre Paesi, la ricerca prosegue con l'illustrazione dei progetti e degli impegni sino-giapponesi in Myanmar, analizzando, da una parte, la Belt and Road Initiative cinese e, dall'altra, gli sforzi giapponesi orientati all'incremento della cooperazione. Il lavoro si conclude cercando di rispondere alla domanda sul futuro del Myanmar, e cioè se questo Paese possa allontanarsi dall'influenza del vicino cinese, alla luce dei nuovi risvolti nella sfera interna e internazionale, e se gli sforzi giapponesi risultino efficaci a contrastare la superpotenza rappresentata dalla Repubblica Popolare Cinese.
La competizione tra Cina e Giappone nel Myanmar in trasformazione
MARTORELLI, LETIZIA
2017/2018
Abstract
Cina e Giappone animano il panorama asiatico alternando relazioni conflittuali a periodi di calma apparente. Negli ultimi anni i rapporti sino-giapponesi sono stati orientati alla competizione nel Sud-Est Asiatico, dove i due Paesi profondono strategie politiche e risorse economiche; uno dei maggiori destinatari di queste attenzioni è la Repubblica dell'Unione del Myanmar che, dopo la sconfitta della giunta militare, è impegnata nella transizione verso la democratizzazione, guidata dalla figura emblematica di Aung San Suu Kyi. Il presente lavoro parte dal recente cambiamento birmano, analizzando in modo approfondito le interazioni e gli ascendenti di Cina e Giappone nel territorio: attraverso la comparazione dei progetti dei due attori, l'intento è quello di comprendere come essi partecipino e influenzino il Myanmar nelle sue scelte di policy. La trattazione, divisa in tre capitoli, vuole fornire, in primo luogo, una visione generale delle relazioni storiche intercorse tra i tre soggetti asiatici, prendendo in considerazione i legami contraddittori sino-giapponesi, la vicinanza storica tra Cina e Myanmar e il rinnovato impegno giapponese nei confronti del partner birmano seguito alla nuova linea politica del Paese. Dopo un'introduzione che ripercorre la storia dei tre Paesi, la ricerca prosegue con l'illustrazione dei progetti e degli impegni sino-giapponesi in Myanmar, analizzando, da una parte, la Belt and Road Initiative cinese e, dall'altra, gli sforzi giapponesi orientati all'incremento della cooperazione. Il lavoro si conclude cercando di rispondere alla domanda sul futuro del Myanmar, e cioè se questo Paese possa allontanarsi dall'influenza del vicino cinese, alla luce dei nuovi risvolti nella sfera interna e internazionale, e se gli sforzi giapponesi risultino efficaci a contrastare la superpotenza rappresentata dalla Repubblica Popolare Cinese.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/51636