Il lavoro dietro a questo progetto ha preso avvio da una semplice curiosità. Dopo la pubblicazione dei dati relativi all'eurobarometro speciale 469, dedicato all'integrazione degli immigrati nell'Unione Europea, era emersa una domanda molto semplice: «I bambini la peseranno allo stesso modo degli adulti?». Accanto a questa prima domanda ne sono emerse presto molte altre, ad esempio «Attraverso quali canali i bambini entrano in contatto con il tema dell'immigrazione?» e «Come questi canali influiscono nel plasmare la loro opinione a riguardo?». In seguito questa curiosità ha avuto modo di essere soddisfatta grazie alla Dirigente Scolastica dell'Istituto Comprensivo di Druento, Dottoressa Barbara Saletti, la quale riteneva opportuno, in questo momento storico, inserire attività o laboratori incentrati sul tema delle migrazioni nelle scuole sotto la sua gestione, a causa dell'alto tasso di disinformazione rilevato a livello nazionale ed europeo su una tematica tanto attuale. In questo modo è nato il progetto Ius Migrandi. È stato ideato un percorso volto a sensibilizzare ed educare le giovani generazioni al valore della diversità, fornendo strumenti culturali che permettessero agli studenti di pensare criticamente, ripensare il pensato ed infine di destrutturare, quando necessario, false conoscenze. L'attività didattica è stata sviluppata attraverso tecniche formali e non formali. Particolare attenzione è stata data anche alla metodologia della peer education. La peer to peer è una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni ed esperienze da membri di un gruppo ad altri membri di pari status. Si parte dall'analisi dei dati relativi all'eurobarometro speciale 469, pubblicati nell'aprile del 2018, forniti e commentati nel paragrafo 1.3. Nel secondo capitolo è esposta la struttura del progetto, con la spiegazione dettagliata di tutte le fasi in cui si è articolato. Si potrebbe suddividere l'esperimento in quattro fasi: 1. Ideazione del questionario preliminare: si è ritenuto necessario intervistare gli studenti prima di strutturare le attività pratiche, per calibrarle in modo da garantirne l'adeguatezza. Per avere un campione rappresentativo del territorio preso in esame sono stati intervistati 534 studenti di età compresa tra gli 8 e i 13 anni. 2. Analisi dei dati raccolti e progettazione delle attività: il questionario preliminare ha permesso di individuare alcuni stereotipi o giudizi ricorrenti. A partire da questo sono state predisposte tre attività basate su pratiche didattiche diverse. 3. Svolgimento delle attività: nove classi della Scuola Primaria sono state coinvolte nella parte attiva del progetto, attraverso tre incontri della durata di tre ore ciascuno. 4. Questionario di verifica e analisi dei dati: al termine delle attività è stato somministrato un questionario volto a verificare gli effetti del progetto sulle opinioni dei coinvolti. Nel terzo capitolo sono riportate tutte le domande di ogni questionario, complete di grafico ed analisi delle risposte. Lo svolgimento di questo progetto mi ha permesso di entrare in contatto con una parte della società spesso assente dalla letteratura sociologica che raramente si occupa delle opinioni dei bambini in merito a tematiche sociologiche complesse.

LA PERCEZIONE DELL'IMMIGRAZIONE NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI. UN CASO DI STUDIO APPLICATO.

RULENT, SELENE
2018/2019

Abstract

Il lavoro dietro a questo progetto ha preso avvio da una semplice curiosità. Dopo la pubblicazione dei dati relativi all'eurobarometro speciale 469, dedicato all'integrazione degli immigrati nell'Unione Europea, era emersa una domanda molto semplice: «I bambini la peseranno allo stesso modo degli adulti?». Accanto a questa prima domanda ne sono emerse presto molte altre, ad esempio «Attraverso quali canali i bambini entrano in contatto con il tema dell'immigrazione?» e «Come questi canali influiscono nel plasmare la loro opinione a riguardo?». In seguito questa curiosità ha avuto modo di essere soddisfatta grazie alla Dirigente Scolastica dell'Istituto Comprensivo di Druento, Dottoressa Barbara Saletti, la quale riteneva opportuno, in questo momento storico, inserire attività o laboratori incentrati sul tema delle migrazioni nelle scuole sotto la sua gestione, a causa dell'alto tasso di disinformazione rilevato a livello nazionale ed europeo su una tematica tanto attuale. In questo modo è nato il progetto Ius Migrandi. È stato ideato un percorso volto a sensibilizzare ed educare le giovani generazioni al valore della diversità, fornendo strumenti culturali che permettessero agli studenti di pensare criticamente, ripensare il pensato ed infine di destrutturare, quando necessario, false conoscenze. L'attività didattica è stata sviluppata attraverso tecniche formali e non formali. Particolare attenzione è stata data anche alla metodologia della peer education. La peer to peer è una strategia educativa volta ad attivare un processo spontaneo di passaggio di conoscenze, di emozioni ed esperienze da membri di un gruppo ad altri membri di pari status. Si parte dall'analisi dei dati relativi all'eurobarometro speciale 469, pubblicati nell'aprile del 2018, forniti e commentati nel paragrafo 1.3. Nel secondo capitolo è esposta la struttura del progetto, con la spiegazione dettagliata di tutte le fasi in cui si è articolato. Si potrebbe suddividere l'esperimento in quattro fasi: 1. Ideazione del questionario preliminare: si è ritenuto necessario intervistare gli studenti prima di strutturare le attività pratiche, per calibrarle in modo da garantirne l'adeguatezza. Per avere un campione rappresentativo del territorio preso in esame sono stati intervistati 534 studenti di età compresa tra gli 8 e i 13 anni. 2. Analisi dei dati raccolti e progettazione delle attività: il questionario preliminare ha permesso di individuare alcuni stereotipi o giudizi ricorrenti. A partire da questo sono state predisposte tre attività basate su pratiche didattiche diverse. 3. Svolgimento delle attività: nove classi della Scuola Primaria sono state coinvolte nella parte attiva del progetto, attraverso tre incontri della durata di tre ore ciascuno. 4. Questionario di verifica e analisi dei dati: al termine delle attività è stato somministrato un questionario volto a verificare gli effetti del progetto sulle opinioni dei coinvolti. Nel terzo capitolo sono riportate tutte le domande di ogni questionario, complete di grafico ed analisi delle risposte. Lo svolgimento di questo progetto mi ha permesso di entrare in contatto con una parte della società spesso assente dalla letteratura sociologica che raramente si occupa delle opinioni dei bambini in merito a tematiche sociologiche complesse.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/51590