Durante il Messiniano il Mar Mediterraneo è andato incontro a importanti cambiamenti paleoambientali culminati con la deposizione di potenti strati di gesso e halite sui fondali, in quella che è nota come Crisi di salinità del Messiniano. Questa situazione di stress ambientale è stata registrata da diversi bacini sedimentari intorno al Mediterraneo, dove affiorano le successioni pre-evaporitiche e i gessi della Crisi. Lo studio di queste successioni ha permesso di comprendere alcuni meccanismi che hanno portato a questi cambiamenti e di datare gli eventi principali. Tuttavia rimangono alcune controversie, come ad esempio l'età di deposizione delle unità pre-evaporitiche e dei gessi in alcuni bacini marginali, come il Bacino di Lorca (Spagna). Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo lo studio biostratigrafico del Varied Member (unità pre-evaporitiche) per poter stabilire un'età più precisa per la deposizione di questa Unità e per comprenderne l'evoluzione paleoambientale tramite lo studio delle associazioni a nannofossili calcarei e il loro significato paleoecologico. Il lavoro si è svolto in più fasi: ricerca bibliografica, campionamento del Varied Member, preparazione dei campioni e analisi al microscopio ottico, elaborazione dei dati e confronto con la letteratura. Il ritrovamento di R. rotaria dalla base del Varied Member ha permesso di assegnare un'età non più vecchia di 7.4 Ma all'Unità. Dinares-Turell et al. (1998) data le diatomiti al di sotto del III livello solfifero al chron C3An.1n. Questo dato paleomagnetico permette di correlare la presenza di un intervallo di coesistenza di T. multiloba e N. acostaensis (sx), riconosciuto nella parte alta della sezione, ai cicli UA 27-28-29 individuati da Sierro et al. (2001) nella sezione di Perales (bacino di Sorbas, Spagna). Questo dato permette di perfezionare l'interpretazione cronostratigrafica a 6.15-6.10 Ma per quest'intervallo della sezione (Minas Volcas, 68-85 m). La presenza di livelli diatomitici nel Varied Mb. suggerisce un ambiente deposizionale molto eutrofico e con abbondante presenza di nutrienti. Questa interpretazione è confermata dal ritrovamento di C. pelagicus e Reticulofenestra spp. come specie dominanti delle associazioni. La presenza, localizzata in alcuni campioni, di esemplari di dimensioni molto ridotte (asse maggiore di circa 1 μm) della specie opportunista R. minuta, indica situazioni di forte stress ambientale in concomitanza con il restringimento del collegamento con il Mediterraneo. Ciò ha portato a importanti periodiche variazioni di salinità, testimoniate dalla presenza di Helicosphaera spp., S. abies e U. jafari. La connessione discontinua con il mare aperto e gli elevati apporti terrigeni dati dalla conformazione del bacino, hanno portato all'instaurarsi di una colonna d'acqua stratificata, con il fondo anossico e la parte superficiale a salinità minore e ricca di nutrienti, testimoniato da picchi di associazioni con Helicosphaera spp. e Pontosphaera discopora. Questo dato è in accordo con il ritrovamento di associazioni di diatomee di acqua dolce insieme a specie marine e picchi di δ18O molto negativi in alcuni livelli arenacei nella parte alta del Varied Mb. (Rouchy et al., 1998).

Biostratigrafia a nannofossili e paleoecologia della Sezione La Serrata, Bacino di Lorca, Miocene superiore

VIGGIANI, GABRIELE
2018/2019

Abstract

Durante il Messiniano il Mar Mediterraneo è andato incontro a importanti cambiamenti paleoambientali culminati con la deposizione di potenti strati di gesso e halite sui fondali, in quella che è nota come Crisi di salinità del Messiniano. Questa situazione di stress ambientale è stata registrata da diversi bacini sedimentari intorno al Mediterraneo, dove affiorano le successioni pre-evaporitiche e i gessi della Crisi. Lo studio di queste successioni ha permesso di comprendere alcuni meccanismi che hanno portato a questi cambiamenti e di datare gli eventi principali. Tuttavia rimangono alcune controversie, come ad esempio l'età di deposizione delle unità pre-evaporitiche e dei gessi in alcuni bacini marginali, come il Bacino di Lorca (Spagna). Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo lo studio biostratigrafico del Varied Member (unità pre-evaporitiche) per poter stabilire un'età più precisa per la deposizione di questa Unità e per comprenderne l'evoluzione paleoambientale tramite lo studio delle associazioni a nannofossili calcarei e il loro significato paleoecologico. Il lavoro si è svolto in più fasi: ricerca bibliografica, campionamento del Varied Member, preparazione dei campioni e analisi al microscopio ottico, elaborazione dei dati e confronto con la letteratura. Il ritrovamento di R. rotaria dalla base del Varied Member ha permesso di assegnare un'età non più vecchia di 7.4 Ma all'Unità. Dinares-Turell et al. (1998) data le diatomiti al di sotto del III livello solfifero al chron C3An.1n. Questo dato paleomagnetico permette di correlare la presenza di un intervallo di coesistenza di T. multiloba e N. acostaensis (sx), riconosciuto nella parte alta della sezione, ai cicli UA 27-28-29 individuati da Sierro et al. (2001) nella sezione di Perales (bacino di Sorbas, Spagna). Questo dato permette di perfezionare l'interpretazione cronostratigrafica a 6.15-6.10 Ma per quest'intervallo della sezione (Minas Volcas, 68-85 m). La presenza di livelli diatomitici nel Varied Mb. suggerisce un ambiente deposizionale molto eutrofico e con abbondante presenza di nutrienti. Questa interpretazione è confermata dal ritrovamento di C. pelagicus e Reticulofenestra spp. come specie dominanti delle associazioni. La presenza, localizzata in alcuni campioni, di esemplari di dimensioni molto ridotte (asse maggiore di circa 1 μm) della specie opportunista R. minuta, indica situazioni di forte stress ambientale in concomitanza con il restringimento del collegamento con il Mediterraneo. Ciò ha portato a importanti periodiche variazioni di salinità, testimoniate dalla presenza di Helicosphaera spp., S. abies e U. jafari. La connessione discontinua con il mare aperto e gli elevati apporti terrigeni dati dalla conformazione del bacino, hanno portato all'instaurarsi di una colonna d'acqua stratificata, con il fondo anossico e la parte superficiale a salinità minore e ricca di nutrienti, testimoniato da picchi di associazioni con Helicosphaera spp. e Pontosphaera discopora. Questo dato è in accordo con il ritrovamento di associazioni di diatomee di acqua dolce insieme a specie marine e picchi di δ18O molto negativi in alcuni livelli arenacei nella parte alta del Varied Mb. (Rouchy et al., 1998).
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