A « clear and comprehensible information for the citizen, for the professionals and more generally for the stakeholders » is what we can read in the mandate of the Local Health Authority Cuneo 1 (Azienda Sanitaria Locale CN1- ASL CN1- southern Piedmont- Italy). On the other hand, institutional communication of health, as stated by the Ministry of Health, has a strategic role in the relationship between the National Health Service (NHS) and the citizen. Science, health and communication form an inseparable bond. The debate about vaccinations proves it. From their discovery to the present day, this preventive action against infectious diseases has always been the subject of controversies capable of raising conflicting opinions in public opinion. If infectious diseases are no longer as scary as they used to be, the excess of highly different information, encourages people to research the risks and benefits of vaccinations before undergoing and subjecting their children to vaccinations, with the risk of coming across fake news and pseudoscience. Mass media and social networks contribute to spreading ambivalent news: on the one hand, « experts » of official science speak in their own languages and methods, on the other influential messages of alternative practices are circulating. This study aims to provide a reading of how, in the ASL CN 1, the topic of vaccinations is debated inside and outside the scientific world. Through the use of semi-structured interviews, we tried to understand how vaccines are represented in the narratives of some doctors who work in the area, what are the possible causes of public skepticism, what is the role of experts in communicating disputes, what are the underlying « good reasons » and finally what are the possible remedies. Behind conspiracy theories, dramatic personal stories, false myths etc. there would be a complex logic in beliefs, linked to a multitude of world views on health and a critical interpretation of the scientific literature. All of this requires more attention from public health officials, academics, the medical community and the media themselves. Disagreement with proven facts is a choice anyone can make. However, spreading falsehoods, misinformation and distortions of information about vaccines is a danger for the whole society.

Un' “informazione chiara e comprensibile per il cittadino, per gli addetti ai lavori e più in generale per gli stakeholders” è quanto si evince dal mandato dell'Azienda Sanitaria Locale Cuneo 1 (ASL CN1- Piemonte meridionale). D'altronde, la comunicazione istituzionale della salute, come afferma il Ministero della Salute, ha un ruolo strategico nel rapporto tra il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e il cittadino. Scienza, salute e comunicazione formano, quindi, un legame inscindibile. Il dibattito inerente alle vaccinazioni lo dimostra. Dalla loro scoperta fino ai giorni nostri, tale azione preventiva contro le malattie infettive, è sempre stata oggetto di controversie capaci di sollevare pareri contrastanti nell'opinione pubblica. Se le malattie infettive non fanno più paura come un tempo, l'eccesso di informazioni altamente variegate, incentiva le persone a ricercare rischi e i benefici delle vaccinazioni prima di sottoporsi e sottoporre i propri figli alle vaccinazioni, con il rischio di imbattersi in fake news e pseudoscienza. I mass media e i social network contribuiscono a diffondere notizie ambivalenti: da un lato, parlano “gli esperti” della scienza ufficiale con linguaggi e modalità proprie, dall'altro circolano influenti messaggi di pratiche alternative. Questo studio ha l'obiettivo di fornire una lettura di come, nell'ASL CN1, il tema delle vaccinazioni sia dibattuto dentro e fuori al mondo scientifico. Attraverso l'utilizzo di interviste semi strutturate, si è cercato di comprendere in che modo sono rappresentati i vaccini nelle narrazioni di alcuni medici che lavorano sul territorio, quali sono le possibili cause dello scetticismo del pubblico, qual è il ruolo degli esperti nella comunicazione delle controversie, quali sono le “buone ragioni” di fondo e infine quali sono i possibili rimedi. Dietro a teorie del complotto, storie personali drammatiche, falsi miti ecc. si celerebbe una logica complessa nelle convinzioni, legata a una moltitudine di visioni del mondo sulla salute e un'interpretazione critica della letteratura scientifica. Tutto ciò, richiede maggiore attenzione da parte di funzionari della sanità pubblica, accademici, comunità medica e media stessi. Il disaccordo con fatti comprovati è una scelta che chiunque può fare. Diffondere falsità, disinformazione e distorsioni delle informazioni sui vaccini, invece, è un pericolo per l'intera società.

INFORMARE E' PREVENIRE? LA COMUNICAZIONE DELL'ASL CN1 IN TEMA DI VACCINAZIONI:TRA ESPERTI E FAKE NEWS

GIRAUDO, ILARIA
2018/2019

Abstract

Un' “informazione chiara e comprensibile per il cittadino, per gli addetti ai lavori e più in generale per gli stakeholders” è quanto si evince dal mandato dell'Azienda Sanitaria Locale Cuneo 1 (ASL CN1- Piemonte meridionale). D'altronde, la comunicazione istituzionale della salute, come afferma il Ministero della Salute, ha un ruolo strategico nel rapporto tra il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e il cittadino. Scienza, salute e comunicazione formano, quindi, un legame inscindibile. Il dibattito inerente alle vaccinazioni lo dimostra. Dalla loro scoperta fino ai giorni nostri, tale azione preventiva contro le malattie infettive, è sempre stata oggetto di controversie capaci di sollevare pareri contrastanti nell'opinione pubblica. Se le malattie infettive non fanno più paura come un tempo, l'eccesso di informazioni altamente variegate, incentiva le persone a ricercare rischi e i benefici delle vaccinazioni prima di sottoporsi e sottoporre i propri figli alle vaccinazioni, con il rischio di imbattersi in fake news e pseudoscienza. I mass media e i social network contribuiscono a diffondere notizie ambivalenti: da un lato, parlano “gli esperti” della scienza ufficiale con linguaggi e modalità proprie, dall'altro circolano influenti messaggi di pratiche alternative. Questo studio ha l'obiettivo di fornire una lettura di come, nell'ASL CN1, il tema delle vaccinazioni sia dibattuto dentro e fuori al mondo scientifico. Attraverso l'utilizzo di interviste semi strutturate, si è cercato di comprendere in che modo sono rappresentati i vaccini nelle narrazioni di alcuni medici che lavorano sul territorio, quali sono le possibili cause dello scetticismo del pubblico, qual è il ruolo degli esperti nella comunicazione delle controversie, quali sono le “buone ragioni” di fondo e infine quali sono i possibili rimedi. Dietro a teorie del complotto, storie personali drammatiche, falsi miti ecc. si celerebbe una logica complessa nelle convinzioni, legata a una moltitudine di visioni del mondo sulla salute e un'interpretazione critica della letteratura scientifica. Tutto ciò, richiede maggiore attenzione da parte di funzionari della sanità pubblica, accademici, comunità medica e media stessi. Il disaccordo con fatti comprovati è una scelta che chiunque può fare. Diffondere falsità, disinformazione e distorsioni delle informazioni sui vaccini, invece, è un pericolo per l'intera società.
ITA
A « clear and comprehensible information for the citizen, for the professionals and more generally for the stakeholders » is what we can read in the mandate of the Local Health Authority Cuneo 1 (Azienda Sanitaria Locale CN1- ASL CN1- southern Piedmont- Italy). On the other hand, institutional communication of health, as stated by the Ministry of Health, has a strategic role in the relationship between the National Health Service (NHS) and the citizen. Science, health and communication form an inseparable bond. The debate about vaccinations proves it. From their discovery to the present day, this preventive action against infectious diseases has always been the subject of controversies capable of raising conflicting opinions in public opinion. If infectious diseases are no longer as scary as they used to be, the excess of highly different information, encourages people to research the risks and benefits of vaccinations before undergoing and subjecting their children to vaccinations, with the risk of coming across fake news and pseudoscience. Mass media and social networks contribute to spreading ambivalent news: on the one hand, « experts » of official science speak in their own languages and methods, on the other influential messages of alternative practices are circulating. This study aims to provide a reading of how, in the ASL CN 1, the topic of vaccinations is debated inside and outside the scientific world. Through the use of semi-structured interviews, we tried to understand how vaccines are represented in the narratives of some doctors who work in the area, what are the possible causes of public skepticism, what is the role of experts in communicating disputes, what are the underlying « good reasons » and finally what are the possible remedies. Behind conspiracy theories, dramatic personal stories, false myths etc. there would be a complex logic in beliefs, linked to a multitude of world views on health and a critical interpretation of the scientific literature. All of this requires more attention from public health officials, academics, the medical community and the media themselves. Disagreement with proven facts is a choice anyone can make. However, spreading falsehoods, misinformation and distortions of information about vaccines is a danger for the whole society.
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