The crisis of the Welfare State has opened up various reflections on the possibilities for change and revitilisation of welfare through social innovation policies that go beyond a simple damage repair. The research question has been: can culture be a tool for social innovation in the public health system? Under what conditions? What economic and social value can derive from it? The New European Agenda for Culture promotes the relationship between cultural participation, psychological well-being and health. This is highlighted as a matrix along which Europe will direct its cultural policies for the coming years, prompting dialogue and integration between social policies and cultural actions. Such direction allows to glimpse at a near future when public and private policies will be invited to implement similar paths in the public health system. These will be aimed at mainstreaming meaningful experiences which use culture in social work to generate resources in terms of health, enablement and promotion of residual skills in vulnerable users, and that include users themselves in paths of welfare production. The innovative element is represented by their potential to generate economic resources for the third sector, thanks to the possibility of marketing products that result from artistic experiences, to accrue social capital, and to relocate resources that result from the prevention of unhealthy behaviours. The study suggests to consider the cultural and artistic dimension as a possible tool to directly engage populations targeted by social interventions in paths that inherently promote authorship, ideational skills, implementation of actions, and the promotion of abilities. The adoption of art-based cultural paths in public health contexts requires detailed planning premises, and specific competences. In this work, these are described and analysed as they emerge from local and international experiences. The different economic levels, both direct and indirect, that are generated by the use of culture for the enablement of vulnerable subjects are observed in the analysis of a case study, that of the Cooperativa Sociale CIRP. The observation was based on the use of an analytical grid, which can be a useful tool to study similar projects. The focus was on the planning premises, the guidelines, the impact on participants' health and on the organisation, the economic sustainability of art-based paths, the planning and financial system in which the experience is integrated. To assess whether these paths could be part of social planning, the inquiry focused on the governance system that structures the economic management by private institutions, mainly banking foundations, in their cooperation with public entities, with the goal of making these paths accessible to wider portions of the population.
La crisi del cosiddetto Welfare State ha aperto diverse riflessioni sulle possibilità di cambiamento e rilancio del welfare attraverso politiche di innovazione sociale che non siano solo riparazione del danno. La domanda di ricerca è stata: la cultura può essere uno strumento di innovazione sociale all'interno del sistema sociosanitario? In quali condizioni? Quale valore economico e sociale ne può derivare? La Nuova Agenda Europea per la Cultura promuove il rapporto tra partecipazione culturale, benessere psicologico e salute , evidenziato come asse su cui l'Europa indirizza le politiche culturali del prossimo periodo esortando dialogo e integrazione tra politiche sociali e azioni culturali. Tale indirizzo lascia intravvedere un prossimo futuro in cui politiche pubbliche e private saranno esortate ad implementare simili percorsi nel sistema sociosanitario per rendere capillari esperienze significative che utilizzano la cultura nel sociale per generare risorse in termini di salute, capacitazione e promozione delle abilità residue di utenti fragili, includendo gli stessi beneficiari in percorsi di produzione di welfare. L'aspetto innovativo è quello che possano generare risorse economiche per il Terzo Settore grazie alla possibilità di commercializzare i prodotti derivanti dall'attività artistica, aumentare il capitale sociale, riallocare risorse derivate dalla prevenzione di comportamenti salutistici scorretti. Lo studio propone la dimensione culturale e artistica come possibile strumento per coinvolgere direttamente i destinatari di interventi sociali in percorsi che, per loro natura, promuovono l'autorialità, la capacità ideativa, la messa in opera di azioni, la promozione della abilità. L'adozione di percorsi culturali art based in contesti sociosanitari richiede dettagliati presupposti progettuali e competenze specifiche che vengono qui descritti e analizzati sulla base di esperienze locali e internazionali. I diversi livelli economici diretti e indiretti generati dall'uso della cultura per la capacitazione di soggetti fragili vengono osservati nell'analisi di un caso, la Cooperativa Sociale CIRP, sulla base di una griglia analitica che diventa uno strumento utile per studiare progetti di questo tipo. Sono state messe a fuoco le premesse progettuali, le linee guida, gli impatti sulla salute dei partecipanti e sull'organizzazione, la sostenibilità economica dei percorsi art based, il sistema di programmazione e finanziamento in cui rientra l'esperienza. Per osservare se tali percorsi possano essere materia di programmazione sociale è stato indagato il sistema di governance che conferma la gestione economica ad opera di enti privati, per lo più di Fondazioni bancarie, in un faticoso tentativo di cooperazione con il pubblico finalizzato a rendere questi percorsi accessibili a una più ampia fetta di popolazione.
Le nuove direzioni della programmazione sociale: cultura e innovazione sociale nel sistema socio sanitario, oltre la riparazione del danno
LA ROCCA, LORENA
2019/2020
Abstract
La crisi del cosiddetto Welfare State ha aperto diverse riflessioni sulle possibilità di cambiamento e rilancio del welfare attraverso politiche di innovazione sociale che non siano solo riparazione del danno. La domanda di ricerca è stata: la cultura può essere uno strumento di innovazione sociale all'interno del sistema sociosanitario? In quali condizioni? Quale valore economico e sociale ne può derivare? La Nuova Agenda Europea per la Cultura promuove il rapporto tra partecipazione culturale, benessere psicologico e salute , evidenziato come asse su cui l'Europa indirizza le politiche culturali del prossimo periodo esortando dialogo e integrazione tra politiche sociali e azioni culturali. Tale indirizzo lascia intravvedere un prossimo futuro in cui politiche pubbliche e private saranno esortate ad implementare simili percorsi nel sistema sociosanitario per rendere capillari esperienze significative che utilizzano la cultura nel sociale per generare risorse in termini di salute, capacitazione e promozione delle abilità residue di utenti fragili, includendo gli stessi beneficiari in percorsi di produzione di welfare. L'aspetto innovativo è quello che possano generare risorse economiche per il Terzo Settore grazie alla possibilità di commercializzare i prodotti derivanti dall'attività artistica, aumentare il capitale sociale, riallocare risorse derivate dalla prevenzione di comportamenti salutistici scorretti. Lo studio propone la dimensione culturale e artistica come possibile strumento per coinvolgere direttamente i destinatari di interventi sociali in percorsi che, per loro natura, promuovono l'autorialità, la capacità ideativa, la messa in opera di azioni, la promozione della abilità. L'adozione di percorsi culturali art based in contesti sociosanitari richiede dettagliati presupposti progettuali e competenze specifiche che vengono qui descritti e analizzati sulla base di esperienze locali e internazionali. I diversi livelli economici diretti e indiretti generati dall'uso della cultura per la capacitazione di soggetti fragili vengono osservati nell'analisi di un caso, la Cooperativa Sociale CIRP, sulla base di una griglia analitica che diventa uno strumento utile per studiare progetti di questo tipo. Sono state messe a fuoco le premesse progettuali, le linee guida, gli impatti sulla salute dei partecipanti e sull'organizzazione, la sostenibilità economica dei percorsi art based, il sistema di programmazione e finanziamento in cui rientra l'esperienza. Per osservare se tali percorsi possano essere materia di programmazione sociale è stato indagato il sistema di governance che conferma la gestione economica ad opera di enti privati, per lo più di Fondazioni bancarie, in un faticoso tentativo di cooperazione con il pubblico finalizzato a rendere questi percorsi accessibili a una più ampia fetta di popolazione.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
335941_larocca_tesi_lenuovedirezionidellaprogrammazionesociale_culturaeinnovazionesocialenelsistemasociosanitariooltrelariparazionedeldanno_2020.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.65 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.65 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/51494