Le ondate di calore sono degli eventi metereologici estremi che, a causa del cambiamento climatico, hanno un trend positivo e si manifestano soprattutto nell’ambiente urbano con intensità e durata sempre maggiori. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ARPA Piemonte, utilizza dal 2004 l’indice HSI (Heat Stress Index) per l’identificazione delle ondate di calore. L’HSI è un indice biometeorologico che valuta la risposta fisiologica della popolazione in relazione alle variabili meteo-climatiche. L’indice tiene in considerazione sia la localizzazione geografica sia il periodo stagionale attraverso l’analisi della distribuzione di probabilità dei parametri meteorologici rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. L’HSI prevede correttamente l’eccesso di mortalità legata alle ondate di calore, tuttavia evidenzia un elevato grado di complessità nel suo calcolo e necessita di un opportuno supporto informatico per l’elaborazione statistica. A causa dell’esigenza di elaborare tutti i bollettini previsionali giornalieri per il periodo dal 15 maggio al 15 settembre redatti dal Dipartimento Rischi Naturali di ARPA Piemonte nasce la necessità di semplificare l’intero processo e individuare un’alternativa più snella in fase di elaborazione previsionale. In questo studio si è cercato, quindi, un indice alternativo che sostituisca l’HSI, da poter utilizzare per l’identificazione delle ondate di calore e nei relativi bollettini di allerta futuri. Si sono confrontati i dati osservati dell’HSI dal 2006 al 2021 con diversi indici climatici per individuare l’alternativa migliore. Gli indici analizzati sono: giorni tropicali (temperatura massima >30°C), notti tropicali (temperatura minima >20°C), temperatura media≥ 25°C, temperatura massima apparente>32°C (la temperatura apparente è un indice che combina la temperatura dell’aria con l’umidità relativa e la velocità del vento), l’humidex>30°C (l’humidex è anch’esso una combinazione della temperatura e dell’ umidità), temperatura massima apparente>90th percentile, temperatura massima apparente >75th percentile, temperatura minima apparente > del 75th percentile e temperatura massima maggiore del 90th percentile. Sia l’HSI che i diversi indici sono stati considerati come variabili qualitative on/off, il confronto è stato eseguito tramite l’uso di tabelle di contingenza 2x2 che forniscono i valori di Hits, False alarm, Reject e Miss di ciascun indice confrontato con l’HSI e in seguito l’utilizzo dei Performance Diagrams ha permesso di individuare l’alternativa migliore. I risultati hanno mostrato che l’indice che può sostituire l’HSI è la “temperatura massima apparente > 75th percentile”. Al fine di migliorare ulteriormente il risultato ottenuto si è definito un nuovo indice, chiamato WDA (warm day alert), che deriva della combinazione del parametro di temperatura massima apparente e temperatura minima apparente. Il WDA presenta una riduzione del numero dei mancati allarmi (miss) e una resa migliore nell’individuazione dei giorni di ondata di calore in tutti i mesi estivi analizzati.

WDA,warm day alert: un nuovo sistema per l'individuazione delle ondate di calore

COLIZZI, AGNESE MARIA
2021/2022

Abstract

Le ondate di calore sono degli eventi metereologici estremi che, a causa del cambiamento climatico, hanno un trend positivo e si manifestano soprattutto nell’ambiente urbano con intensità e durata sempre maggiori. L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, ARPA Piemonte, utilizza dal 2004 l’indice HSI (Heat Stress Index) per l’identificazione delle ondate di calore. L’HSI è un indice biometeorologico che valuta la risposta fisiologica della popolazione in relazione alle variabili meteo-climatiche. L’indice tiene in considerazione sia la localizzazione geografica sia il periodo stagionale attraverso l’analisi della distribuzione di probabilità dei parametri meteorologici rispetto al periodo di riferimento 1991-2020. L’HSI prevede correttamente l’eccesso di mortalità legata alle ondate di calore, tuttavia evidenzia un elevato grado di complessità nel suo calcolo e necessita di un opportuno supporto informatico per l’elaborazione statistica. A causa dell’esigenza di elaborare tutti i bollettini previsionali giornalieri per il periodo dal 15 maggio al 15 settembre redatti dal Dipartimento Rischi Naturali di ARPA Piemonte nasce la necessità di semplificare l’intero processo e individuare un’alternativa più snella in fase di elaborazione previsionale. In questo studio si è cercato, quindi, un indice alternativo che sostituisca l’HSI, da poter utilizzare per l’identificazione delle ondate di calore e nei relativi bollettini di allerta futuri. Si sono confrontati i dati osservati dell’HSI dal 2006 al 2021 con diversi indici climatici per individuare l’alternativa migliore. Gli indici analizzati sono: giorni tropicali (temperatura massima >30°C), notti tropicali (temperatura minima >20°C), temperatura media≥ 25°C, temperatura massima apparente>32°C (la temperatura apparente è un indice che combina la temperatura dell’aria con l’umidità relativa e la velocità del vento), l’humidex>30°C (l’humidex è anch’esso una combinazione della temperatura e dell’ umidità), temperatura massima apparente>90th percentile, temperatura massima apparente >75th percentile, temperatura minima apparente > del 75th percentile e temperatura massima maggiore del 90th percentile. Sia l’HSI che i diversi indici sono stati considerati come variabili qualitative on/off, il confronto è stato eseguito tramite l’uso di tabelle di contingenza 2x2 che forniscono i valori di Hits, False alarm, Reject e Miss di ciascun indice confrontato con l’HSI e in seguito l’utilizzo dei Performance Diagrams ha permesso di individuare l’alternativa migliore. I risultati hanno mostrato che l’indice che può sostituire l’HSI è la “temperatura massima apparente > 75th percentile”. Al fine di migliorare ulteriormente il risultato ottenuto si è definito un nuovo indice, chiamato WDA (warm day alert), che deriva della combinazione del parametro di temperatura massima apparente e temperatura minima apparente. Il WDA presenta una riduzione del numero dei mancati allarmi (miss) e una resa migliore nell’individuazione dei giorni di ondata di calore in tutti i mesi estivi analizzati.
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