Il tema che si sceglie di approfondire in questo elaborato è quello della cura dei beni comuni, considerati oggi elementi necessari per innescare processi di sviluppo locale ¿ a livello economico, sociale e culturale ¿ e per la costruzione di legami comunitari. Nei primi due capitoli di questo lavoro si è cercato di presentare il quadro teorico sui beni comuni e sui recenti sviluppi in ottica di governance degli stessi, temi a cui fa riferimento la presente ricerca operata con un focus specifico sulla città di Torino che ha accolto il modello dell'amministrazione condivisa nel 2016. Le motivazioni che hanno incentivato lo studio sull'applicazione dell'amministrazione condivisa nel capoluogo torinese vanno ricondotte innanzitutto alla curiosità personale rispetto a un modello partecipativo innovativo e all'eventuale utilità dei risultati di un lavoro del genere per l'amministrazione della città. Per progettare il disegno di ricerca, è risultato fondamentale partire da uno o più interrogativi che, all'interno di quest'analisi, sono sorti dalla volontà di esplorare, studiare e approfondire un fenomeno nuovo potendo usufruire di esperienze partecipative locali. Il riferimento specifico riguarda il Progetto Co-City, il quale permette il finanziamento di interventi di rigenerazione e recupero di spazi abbandonati o sotto-utilizzati e coinvolge i cittadini nella co-progettazione degli interventi sperimentando come strumenti partecipativi i patti di collaborazione dell'amministrazione condivisa. In tal senso, gli obiettivi della ricerca sono stati: esaminare le pratiche partecipative sui beni comuni in corso nel capoluogo torinese; capire quali motivazioni e/o bisogni incentivano i cittadini attivi a impegnarsi nella cura di un bene comune urbano; indagare qualitativamente la sperimentazione dei patti di collaborazione grazie alla loro applicazione nel Progetto Co-City e i flussi di comunicazione e le dinamiche relazioni esistenti tra i vari attori coinvolti.

Da "La tragedia dei beni comuni" all'amministrazione condivisa. Il Progetto Co-City a Torino

PALUMBO, ANDREA
2017/2018

Abstract

Il tema che si sceglie di approfondire in questo elaborato è quello della cura dei beni comuni, considerati oggi elementi necessari per innescare processi di sviluppo locale ¿ a livello economico, sociale e culturale ¿ e per la costruzione di legami comunitari. Nei primi due capitoli di questo lavoro si è cercato di presentare il quadro teorico sui beni comuni e sui recenti sviluppi in ottica di governance degli stessi, temi a cui fa riferimento la presente ricerca operata con un focus specifico sulla città di Torino che ha accolto il modello dell'amministrazione condivisa nel 2016. Le motivazioni che hanno incentivato lo studio sull'applicazione dell'amministrazione condivisa nel capoluogo torinese vanno ricondotte innanzitutto alla curiosità personale rispetto a un modello partecipativo innovativo e all'eventuale utilità dei risultati di un lavoro del genere per l'amministrazione della città. Per progettare il disegno di ricerca, è risultato fondamentale partire da uno o più interrogativi che, all'interno di quest'analisi, sono sorti dalla volontà di esplorare, studiare e approfondire un fenomeno nuovo potendo usufruire di esperienze partecipative locali. Il riferimento specifico riguarda il Progetto Co-City, il quale permette il finanziamento di interventi di rigenerazione e recupero di spazi abbandonati o sotto-utilizzati e coinvolge i cittadini nella co-progettazione degli interventi sperimentando come strumenti partecipativi i patti di collaborazione dell'amministrazione condivisa. In tal senso, gli obiettivi della ricerca sono stati: esaminare le pratiche partecipative sui beni comuni in corso nel capoluogo torinese; capire quali motivazioni e/o bisogni incentivano i cittadini attivi a impegnarsi nella cura di un bene comune urbano; indagare qualitativamente la sperimentazione dei patti di collaborazione grazie alla loro applicazione nel Progetto Co-City e i flussi di comunicazione e le dinamiche relazioni esistenti tra i vari attori coinvolti.
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