How did the act of narrating constitute the vehicle through which it was possible to create a certain idea of the Orient? To what extent did the representations of those who, during the colonial period, traveled to those territories or wrote about them for political purposes contribute to creating narratives full of logics of power that justified the domination over the populations and territories of the Orient? After an analysis of the concept of orientalism, coined by Edward Said in 1978, this work examines Alexis de Tocqueville’s writings on Algeria, a colonial intellectual production that reveals the way in which otherness was conceived, represented and interpreted within a logic of control and cultural superiority.
Come l’atto di narrare ha costituito il veicolo attraverso cui è stato possibile creare una certa idea di Oriente? In che misura le rappresentazioni di coloro che, durante il periodo coloniale, si recavano in quei territori o ne scrivevano per fini politici hanno contribuito a creare narrazioni intrise di logiche di potere che giustificavano il dominio sulle popolazioni e sui territori orientali? Dopo un’analisi del concetto di orientalismo, coniato da Edward Said nel 1978, prendo in esame gli scritti di Alexis de Tocqueville sull'Algeria, rappresentativi di una produzione intellettuale coloniale che rivela il modo in cui l’alterità veniva concepita, rappresentata e interpretata all’interno di una logica di controllo e di superiorità culturale.
Oriente. Teoria e pratica (coloniale) della costruzione occidentale dell'Altro
PAOLI, DARIA
2023/2024
Abstract
Come l’atto di narrare ha costituito il veicolo attraverso cui è stato possibile creare una certa idea di Oriente? In che misura le rappresentazioni di coloro che, durante il periodo coloniale, si recavano in quei territori o ne scrivevano per fini politici hanno contribuito a creare narrazioni intrise di logiche di potere che giustificavano il dominio sulle popolazioni e sui territori orientali? Dopo un’analisi del concetto di orientalismo, coniato da Edward Said nel 1978, prendo in esame gli scritti di Alexis de Tocqueville sull'Algeria, rappresentativi di una produzione intellettuale coloniale che rivela il modo in cui l’alterità veniva concepita, rappresentata e interpretata all’interno di una logica di controllo e di superiorità culturale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/5136