Questi tesi spiega la possibile creazione di un'intelligence dell'Unione europea e il problema della cooperazione fra i Servizi di intelligence dei vari Stati dell'Unione Europea. In questa tesi cercherò di descrivere e dare una spiegazione di come l'Europa deve avvalersi di un esercito comune per una maggiore integrazione europea, nel primo capitolo, partendo dal fallimento della CED (Comunità europea di difesa) fino alla creazione della PSDC (Politica di Sicurezza e di Difesa Comune), analizzerò il ruolo dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, la strategia europea in materia di sicurezza, come razionalizzare la difesa comune europea, il fondo europeo per la difesa e la sicurezza e la costituzione di un fondo per l'innovazione e la difesa comune e la difesa europea nel XXI secolo, indicando quanto sia importante l'integrazione nel mercato della difesa. Nel secondo capitolo di questa tesi, descrivo il ruolo dell'EDA (Agenzia Europea della Difesa), analizzando la struttura, il personale, i compiti principali e soffermandosi sullo sviluppo di una EDTIB (European Defence Technological Industrial Base), tra cui gli elementi esistenti dell'EDTIB e le prospettive future. Il terzo capitolo spiega il ruolo e l'istituzione di Europol, riflettendo se sia possibile o meno creare una sorta di FBI europea, analizzando nel dettaglio il documento di programmazione pluriennale EUROPOL. Nel quarto ed ultimo capitolo, ci si focalizza sull'intelligence economica europea; in particolare si definisce l'intelligence economica e un breve percorso storico, le principali metodologie dell'intelligence economica (informazioni, il ciclo dell'intelligence, cyberwar, infowar e il fenomeno del big data), i sistemi di intelligence nel settore economico privato (business intelligence, competitive intelligence, spionaggio industriale e il fenomeno dell'outsourcing), i servizi di intelligence economica europea ( Gran Bretagna, Germania, Francia, Svezia e Slovenia) ed infine un'analisi sull'intelligence in Italia.
007 Europa: verso la creazione di un'intelligence dell'Unione Europea?
BELLAGARDA, STEFANO
2018/2019
Abstract
Questi tesi spiega la possibile creazione di un'intelligence dell'Unione europea e il problema della cooperazione fra i Servizi di intelligence dei vari Stati dell'Unione Europea. In questa tesi cercherò di descrivere e dare una spiegazione di come l'Europa deve avvalersi di un esercito comune per una maggiore integrazione europea, nel primo capitolo, partendo dal fallimento della CED (Comunità europea di difesa) fino alla creazione della PSDC (Politica di Sicurezza e di Difesa Comune), analizzerò il ruolo dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, la strategia europea in materia di sicurezza, come razionalizzare la difesa comune europea, il fondo europeo per la difesa e la sicurezza e la costituzione di un fondo per l'innovazione e la difesa comune e la difesa europea nel XXI secolo, indicando quanto sia importante l'integrazione nel mercato della difesa. Nel secondo capitolo di questa tesi, descrivo il ruolo dell'EDA (Agenzia Europea della Difesa), analizzando la struttura, il personale, i compiti principali e soffermandosi sullo sviluppo di una EDTIB (European Defence Technological Industrial Base), tra cui gli elementi esistenti dell'EDTIB e le prospettive future. Il terzo capitolo spiega il ruolo e l'istituzione di Europol, riflettendo se sia possibile o meno creare una sorta di FBI europea, analizzando nel dettaglio il documento di programmazione pluriennale EUROPOL. Nel quarto ed ultimo capitolo, ci si focalizza sull'intelligence economica europea; in particolare si definisce l'intelligence economica e un breve percorso storico, le principali metodologie dell'intelligence economica (informazioni, il ciclo dell'intelligence, cyberwar, infowar e il fenomeno del big data), i sistemi di intelligence nel settore economico privato (business intelligence, competitive intelligence, spionaggio industriale e il fenomeno dell'outsourcing), i servizi di intelligence economica europea ( Gran Bretagna, Germania, Francia, Svezia e Slovenia) ed infine un'analisi sull'intelligence in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/51331