L'obiettivo del lavoro di tesi è stato quello di caratterizzare alcuni materiali sensibili alla radiazione ultravioletta al fine di valutare un loro possibile impiego nella costruzione di un dosimetro personale da utilizzare in ambienti di lavoro. I materiali indagati nello studio sono lenti fotosensibili, la fenotiazina e il polisolfone. Tali materiali presentano delle variazioni chimico-fisiche quando esposti alla radiazione ultravioletta. Per valutare tali variazioni, si è scelto di esporre i materiali a tre differenti lampade fluorescenti che emettono prevalentemente la prima nella regione degli UVA, la seconda nella regione degli UVB e la terza nella regione degli UVC. Da queste esposizioni sono state valutate le variazioni chimico-fisiche dei materiali al fine di verificare una loro possibile correlazione con la dose efficace assorbita pesata rispetto allo spettro d'azione. Tutta la parte sperimentale dello studio è stata effettuata presso i laboratori del Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Torino e presso l'ARPA Piemonte nei laboratori di ottica e radiazioni di Ivrea. Attraverso test sperimentali di esposizione dei materiali alle lampade UV si è valutata la dose efficace assorbita tramite l'utilizzo di un sistema spettroradiometrico e si è valutata l'idoneità dell'uso di tali materiali in un eventuale dosimetro personale. Il lavoro è uno studio preliminare volto a indagare materiali sensibili agli UV poiché, ancora oggi, non è presente una strumentazione adatta alla quantificazione della dose assorbita durante le ore di lavoro. L'uso di dosimetri personali permetterebbe di valutare se l'esposizione professionale agli ultravioletti supera o meno i limiti imposti dal DL 81/08 e di prevenire i possibili rischi sulla salute dei lavoratori.

Studio di materiali per la realizzazione di un dosimetro personale per la valutazione dell'esposizione UV

FALZONE, AGATA
2017/2018

Abstract

L'obiettivo del lavoro di tesi è stato quello di caratterizzare alcuni materiali sensibili alla radiazione ultravioletta al fine di valutare un loro possibile impiego nella costruzione di un dosimetro personale da utilizzare in ambienti di lavoro. I materiali indagati nello studio sono lenti fotosensibili, la fenotiazina e il polisolfone. Tali materiali presentano delle variazioni chimico-fisiche quando esposti alla radiazione ultravioletta. Per valutare tali variazioni, si è scelto di esporre i materiali a tre differenti lampade fluorescenti che emettono prevalentemente la prima nella regione degli UVA, la seconda nella regione degli UVB e la terza nella regione degli UVC. Da queste esposizioni sono state valutate le variazioni chimico-fisiche dei materiali al fine di verificare una loro possibile correlazione con la dose efficace assorbita pesata rispetto allo spettro d'azione. Tutta la parte sperimentale dello studio è stata effettuata presso i laboratori del Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Torino e presso l'ARPA Piemonte nei laboratori di ottica e radiazioni di Ivrea. Attraverso test sperimentali di esposizione dei materiali alle lampade UV si è valutata la dose efficace assorbita tramite l'utilizzo di un sistema spettroradiometrico e si è valutata l'idoneità dell'uso di tali materiali in un eventuale dosimetro personale. Il lavoro è uno studio preliminare volto a indagare materiali sensibili agli UV poiché, ancora oggi, non è presente una strumentazione adatta alla quantificazione della dose assorbita durante le ore di lavoro. L'uso di dosimetri personali permetterebbe di valutare se l'esposizione professionale agli ultravioletti supera o meno i limiti imposti dal DL 81/08 e di prevenire i possibili rischi sulla salute dei lavoratori.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
839869_tesilaureamagistrale_biologiadellambiente_falzone.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.91 MB
Formato Adobe PDF
2.91 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/51200