Identificare la presenza di un essere vivente, predatore o conspecifico, è di vitale importanza per gli animali. Si ipotizza che molti vertebrati posseggano un repertorio di conoscenze innate che li aiuti a rilevare la presenza di oggetti animati. Ad esempio, diverse specie mostrano risposte preferenziali per volti schematici o movimenti auto-propulsi e tale capacità sembra non essere appresa, ma presente fin dalla nascita. Infatti, gli studi sui pulcini di pollo domestico naïve (Gallus gallus domesticus) hanno dimostrato preferenze spontanee per tali stimoli animati a poche ore di vita. Per questa ragione, con il presente lavoro si è voluto approfondire quali caratteristiche elementari del movimento vengano percepite come animate, sfruttando le preferenze spontanee esibite dai pulcini appena nati e privi di esperienza visiva. La maggior parte degli animali ha un'organizzazione corporea a simmetria bilaterale e tende a mantenere un angolo costante tra l'asse di simmetria corporea e la traiettoria del proprio movimento (di solito l'asse è parallelo alla traiettoria). Infatti, gli umani adulti attribuiscono un maggior grado di animatezza ad un oggetto il cui asse di simmetria sia parallelo alla traiettoria e che mantenga questo orientamento anche dopo un cambio di direzione. Similmente, in pulcini naïve è stata osservata una preferenza per stimoli che presentino un parallelismo fra asse principale e direzione del movimento. Tuttavia, non è noto se il mantenimento costante di un determinato orientamento dell'asse corporeo rispetto alla traiettoria sia sufficiente a determinare le preferenze dei pulcini anche nel caso in cui l'asse corporeo non sia orientato in parallelo alla traiettoria, ma presenti un'altra angolazione (mantenuta coerente nel corso del movimento). Nei primi esperimenti condotti si è quindi studiato se il mantenimento di un orientamento non parallelo coerente parallela tra l'asse dello stimolo e la sua traiettoria, fosse sufficiente per generare una preferenza nei pulcini verso tali stimoli. Dai risultati non sono emerse evidenze che dimostrino una preferenza spontanea per gli oggetti che si muovono mantenendo coerente l'angolo fra asse principale e direzione di movimento. È emersa invece una preferenza inaspettata per alcuni stimoli che non presentavano tale caratteristica. Tale preferenza sembra essere guidata da uno specifico aspetto degli stimoli, ovvero dalla somiglianza tra il loro movimento e quello tipico delle estremità inferiori nella camminata dei vertebrati. Studi precedenti hanno infatti dimostrato come questa caratteristica locale del movimento dei vertebrati sia in grado anche da sola di generare nell'essere umano la percezione di un movimento biologico. In un ultimo esperimento si è indagata invece la sensibilità dei pulcini ad un'altra caratteristica di movimento associata alla presenza di autopropulsione degli agenti animati. Studi precedenti avevano evidenziato nei pulcini preferenze innate per movimenti indicativi di una fonte di energia interna all'oggetto (semovenza), quali la capacità di iniziare a muoversi autonomamente da uno stato di quiete e di modificare la propria velocità di movimento. In questo esperimento abbiamo voluto indagare se i pulcini fossero sensibili anche alla presenza di cambi di direzione autonomi, altro indice di autopropulsione, ma i risultati non hanno permesso di confermare la presenza di preferenze per questa caratteristica, contrariamente alle ipotesi iniziali.
Studio delle preferenze innate per alcune caratteristiche chiave del movimento animato nel pulcino di pollo domestico (Gallus gallus domesticus)
FABBRONI, MARTINA
2017/2018
Abstract
Identificare la presenza di un essere vivente, predatore o conspecifico, è di vitale importanza per gli animali. Si ipotizza che molti vertebrati posseggano un repertorio di conoscenze innate che li aiuti a rilevare la presenza di oggetti animati. Ad esempio, diverse specie mostrano risposte preferenziali per volti schematici o movimenti auto-propulsi e tale capacità sembra non essere appresa, ma presente fin dalla nascita. Infatti, gli studi sui pulcini di pollo domestico naïve (Gallus gallus domesticus) hanno dimostrato preferenze spontanee per tali stimoli animati a poche ore di vita. Per questa ragione, con il presente lavoro si è voluto approfondire quali caratteristiche elementari del movimento vengano percepite come animate, sfruttando le preferenze spontanee esibite dai pulcini appena nati e privi di esperienza visiva. La maggior parte degli animali ha un'organizzazione corporea a simmetria bilaterale e tende a mantenere un angolo costante tra l'asse di simmetria corporea e la traiettoria del proprio movimento (di solito l'asse è parallelo alla traiettoria). Infatti, gli umani adulti attribuiscono un maggior grado di animatezza ad un oggetto il cui asse di simmetria sia parallelo alla traiettoria e che mantenga questo orientamento anche dopo un cambio di direzione. Similmente, in pulcini naïve è stata osservata una preferenza per stimoli che presentino un parallelismo fra asse principale e direzione del movimento. Tuttavia, non è noto se il mantenimento costante di un determinato orientamento dell'asse corporeo rispetto alla traiettoria sia sufficiente a determinare le preferenze dei pulcini anche nel caso in cui l'asse corporeo non sia orientato in parallelo alla traiettoria, ma presenti un'altra angolazione (mantenuta coerente nel corso del movimento). Nei primi esperimenti condotti si è quindi studiato se il mantenimento di un orientamento non parallelo coerente parallela tra l'asse dello stimolo e la sua traiettoria, fosse sufficiente per generare una preferenza nei pulcini verso tali stimoli. Dai risultati non sono emerse evidenze che dimostrino una preferenza spontanea per gli oggetti che si muovono mantenendo coerente l'angolo fra asse principale e direzione di movimento. È emersa invece una preferenza inaspettata per alcuni stimoli che non presentavano tale caratteristica. Tale preferenza sembra essere guidata da uno specifico aspetto degli stimoli, ovvero dalla somiglianza tra il loro movimento e quello tipico delle estremità inferiori nella camminata dei vertebrati. Studi precedenti hanno infatti dimostrato come questa caratteristica locale del movimento dei vertebrati sia in grado anche da sola di generare nell'essere umano la percezione di un movimento biologico. In un ultimo esperimento si è indagata invece la sensibilità dei pulcini ad un'altra caratteristica di movimento associata alla presenza di autopropulsione degli agenti animati. Studi precedenti avevano evidenziato nei pulcini preferenze innate per movimenti indicativi di una fonte di energia interna all'oggetto (semovenza), quali la capacità di iniziare a muoversi autonomamente da uno stato di quiete e di modificare la propria velocità di movimento. In questo esperimento abbiamo voluto indagare se i pulcini fossero sensibili anche alla presenza di cambi di direzione autonomi, altro indice di autopropulsione, ma i risultati non hanno permesso di confermare la presenza di preferenze per questa caratteristica, contrariamente alle ipotesi iniziali.File | Dimensione | Formato | |
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