Il dibattito sull'Age Diversity e l'Age Management è una questione di grande rilevanza nelle organizzazioni attuali. Questa prospettiva promuove un approccio gestionale che valorizzi le diversità individuali, tra cui quelle legate al genere, all'età, alle abilità fisiche e all'origine etnico-culturale. L'invecchiamento progressivo della forza lavoro pone l'accento sulla diversità di età, rendendo questa tematica estremamente attuale e richiamando l'attenzione sulle trasformazioni in corso nel mercato del lavoro, sui cambiamenti demografici, sugli stereotipi e sulle discriminazioni nei confronti dei lavoratori anziani, nonché sulle politiche attive adottate in questo ambito. L'obiettivo principale è sostenere l'ipotesi che i lavoratori anziani possano continuare ad essere attivi nel mercato del lavoro e rappresentare una risorsa vantaggiosa per le aziende, nonostante il criterio anagrafico. È fondamentale comprendere cosa accade durante il processo di invecchiamento, quali sono le peculiarità delle persone anziane, e riconoscere i loro punti di forza e di vulnerabilità. Nonostante le evidenze sul normale processo di invecchiamento, vi è una mancanza di visione strategica nell'affrontare questa tematica, spesso gestita in maniera passiva e dando origine a discriminazioni basate sull'età, conosciute come ageismo. Una soluzione concreta consiste nell'adozione dell'Active Ageing come opportunità per contrastare gli stereotipi nei confronti dei lavoratori anziani, promuovendo politiche attive sul lavoro che incentivino una permanenza adeguata nella loro posizione. Oltre alle politiche di attivazione, si considerano anche le buone pratiche e gli approcci adottati all'interno delle aziende. Attualmente, si parla di progettare e implementare interventi volti a valorizzare la diversità nei luoghi di lavoro, attraverso la costruzione di un ambiente inclusivo e accogliente, che miri ad eliminare il trattamento differenziato riservato a determinate categorie sociali, noto come Diversity Management. La diversità di età, così come quella di genere o di cultura, rappresenta un valore aggiunto all'interno delle organizzazioni. L'applicazione di iniziative di Age Management in diverse aree dell'organizzazione aiuta a gestire le competenze di ogni lavoratore e a promuovere pari opportunità. È necessario trovare un equilibrio tra le diverse generazioni presenti in azienda, conciliando le differenze e le esigenze. Una forza lavoro appartenente alla terza età porta con sé un grande bagaglio esperienziale e culturale che può essere messo al servizio della comunità. La risultanza dell’ipotesi si traduce in una forza lavoro anziana in grado di generare valore e vantaggio competitivo rappresentando una ricchezza, non un ostacolo, e considerarla come tale consente di raccogliere contributi diversificati che diventano la base delle strategie di sviluppo competitivo.

Il valore delle differenze: Age Diversity e Age Management come strategia aziendale

PIERRI, GIUSY
2022/2023

Abstract

Il dibattito sull'Age Diversity e l'Age Management è una questione di grande rilevanza nelle organizzazioni attuali. Questa prospettiva promuove un approccio gestionale che valorizzi le diversità individuali, tra cui quelle legate al genere, all'età, alle abilità fisiche e all'origine etnico-culturale. L'invecchiamento progressivo della forza lavoro pone l'accento sulla diversità di età, rendendo questa tematica estremamente attuale e richiamando l'attenzione sulle trasformazioni in corso nel mercato del lavoro, sui cambiamenti demografici, sugli stereotipi e sulle discriminazioni nei confronti dei lavoratori anziani, nonché sulle politiche attive adottate in questo ambito. L'obiettivo principale è sostenere l'ipotesi che i lavoratori anziani possano continuare ad essere attivi nel mercato del lavoro e rappresentare una risorsa vantaggiosa per le aziende, nonostante il criterio anagrafico. È fondamentale comprendere cosa accade durante il processo di invecchiamento, quali sono le peculiarità delle persone anziane, e riconoscere i loro punti di forza e di vulnerabilità. Nonostante le evidenze sul normale processo di invecchiamento, vi è una mancanza di visione strategica nell'affrontare questa tematica, spesso gestita in maniera passiva e dando origine a discriminazioni basate sull'età, conosciute come ageismo. Una soluzione concreta consiste nell'adozione dell'Active Ageing come opportunità per contrastare gli stereotipi nei confronti dei lavoratori anziani, promuovendo politiche attive sul lavoro che incentivino una permanenza adeguata nella loro posizione. Oltre alle politiche di attivazione, si considerano anche le buone pratiche e gli approcci adottati all'interno delle aziende. Attualmente, si parla di progettare e implementare interventi volti a valorizzare la diversità nei luoghi di lavoro, attraverso la costruzione di un ambiente inclusivo e accogliente, che miri ad eliminare il trattamento differenziato riservato a determinate categorie sociali, noto come Diversity Management. La diversità di età, così come quella di genere o di cultura, rappresenta un valore aggiunto all'interno delle organizzazioni. L'applicazione di iniziative di Age Management in diverse aree dell'organizzazione aiuta a gestire le competenze di ogni lavoratore e a promuovere pari opportunità. È necessario trovare un equilibrio tra le diverse generazioni presenti in azienda, conciliando le differenze e le esigenze. Una forza lavoro appartenente alla terza età porta con sé un grande bagaglio esperienziale e culturale che può essere messo al servizio della comunità. La risultanza dell’ipotesi si traduce in una forza lavoro anziana in grado di generare valore e vantaggio competitivo rappresentando una ricchezza, non un ostacolo, e considerarla come tale consente di raccogliere contributi diversificati che diventano la base delle strategie di sviluppo competitivo.
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