La chiesa biabsidata di San Martino sorge a Ciriè, comune in provincia di Torino. Nota agli studi di carattere non specialistico e locale, soprattutto in relazione alle vicende architettoniche che l'hanno interessata nei secoli, non è stata oggetto di pubblicazioni dal carattere scientifico inerenti alle pitture che ospita al suo interno. Esse sono state variamente datate, per un arco cronologico che si estende dall'XI al XV secolo. Tali pitture si presentano molto rimaneggiate e questo, insieme al loro stato frammentario e la mancanza di documentazione, non ha favorito l'indagine stilistica, iconografica e storica. L'abside maggiore presenta sul catino una Maiestas Domini con al di sotto il collegio apostolico e sulla volta del presbiterio lacerti di Adamo ed Eva e un palinsesto del Giudizio Universale. L'abside minore, invece, accoglie nella semicalotta un Compianto su Cristo e sulla parete del semicilindro tre raffigurazioni di santi, un donatore e una scena forse identificabile con la Presentazione al Tempio della Vergine. La volta del presbiterio, al cui centro campeggia il Cristo benedicente, è dedicata alla glorificazione ultraterrena di quest'ultima: si osservano l'Assunzione e l'Incoronazione. Il lavoro si propone di restituire una panoramica delle ricerche condotte finora sulle pitture e dei restauri che hanno ricevuto. L'attenzione è stata indirizzata in particolar modo all'iconografia del tetramorfo antropozoomorfo, provando a ricercare paralleli in Italia settentrionale, e sul ciclo mariano dell'abside minore. La volontà è dunque quella di provare a giungere a un inquadramento cronologico più certo e a mettere in evidenza le peculiarità di questo ciclo ancora poco studiato.
Le pitture absidali della chiesa di San Martino a Ciriè
BIANCO, CARLOTTA
2018/2019
Abstract
La chiesa biabsidata di San Martino sorge a Ciriè, comune in provincia di Torino. Nota agli studi di carattere non specialistico e locale, soprattutto in relazione alle vicende architettoniche che l'hanno interessata nei secoli, non è stata oggetto di pubblicazioni dal carattere scientifico inerenti alle pitture che ospita al suo interno. Esse sono state variamente datate, per un arco cronologico che si estende dall'XI al XV secolo. Tali pitture si presentano molto rimaneggiate e questo, insieme al loro stato frammentario e la mancanza di documentazione, non ha favorito l'indagine stilistica, iconografica e storica. L'abside maggiore presenta sul catino una Maiestas Domini con al di sotto il collegio apostolico e sulla volta del presbiterio lacerti di Adamo ed Eva e un palinsesto del Giudizio Universale. L'abside minore, invece, accoglie nella semicalotta un Compianto su Cristo e sulla parete del semicilindro tre raffigurazioni di santi, un donatore e una scena forse identificabile con la Presentazione al Tempio della Vergine. La volta del presbiterio, al cui centro campeggia il Cristo benedicente, è dedicata alla glorificazione ultraterrena di quest'ultima: si osservano l'Assunzione e l'Incoronazione. Il lavoro si propone di restituire una panoramica delle ricerche condotte finora sulle pitture e dei restauri che hanno ricevuto. L'attenzione è stata indirizzata in particolar modo all'iconografia del tetramorfo antropozoomorfo, provando a ricercare paralleli in Italia settentrionale, e sul ciclo mariano dell'abside minore. La volontà è dunque quella di provare a giungere a un inquadramento cronologico più certo e a mettere in evidenza le peculiarità di questo ciclo ancora poco studiato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/50656