BACKGROUND The following research has as an object the murder-suicide study, that is the circumstance in which a person kills another person and then, consequently, himself. I analized this phenomenon taking into consideration how, a mental illness as the Depression, may affect on criminogenesis and on criminodynamics of this act. As Depression is considered one of the biggest problems of public health, it is twice more common in women than in men and so many related problems. The aim is to try to understand if Depression may be a recurring feature in these types of offences. METHODS The revision was carried out checking textbooks, psychology, medicine and low magazines, guidelines, the database PUB MED and the site of the University of Turin BIBLIOPASS, through which tha major scientific articles are taken from and which cover an extensive period of time, as to follow how the studies about the phenomenon have grown up with the passing of time. RESULTS We could notice, through the literature reviews, that Depression is a recurring theme in every form of murder-suicide analized but, at the same time, that the major part of these authors of react, haven't any mental illness. An exception is represented by the case of filicide-suicide of altruistic and redemptive type in which the most part of murderers presents an acute and severe mental disorder. In every case, it is emerged that the causes leading to these catastrophic acts are many, including Depression, but with it also social, enviromental, familiar and situational factors act. CONCLUSION Despite the importance and seriousness of this phenomenon, few are the measures responsible for its prevention. Usually, in a risk-assessment, importance is given to the murder and suicide taken as single events, while we should consider also that risk factors that play a specific role in the murder-suicide.

Background La presente ricerca ha come oggetto di studio l'omicidio-suicidio, ossia la circostanza in cui un individuo uccide un'altra persona e poi, conseguentemente, se stesso. Ho analizzato questo fenomeno prendendo in considerazione come, una patologia mentale quale la Depressione, possa influire sulla criminogenesi e sulla criminodinamica di questo atto. Considerata uno dei maggiori problemi di salute pubblica, la Depressione è due volte più comune nelle donne rispetto agli uomini e le problematiche ad essa legate sono davvero tante. L'obiettivo è cercare di capire se la Depressione possa essere un tratto ricorrente in questa tipologia di reato. Methods La revisione è stata condotta consultando libri di testo, riviste di psicologia, di medicina, di giurisprudenza, linee guida, la banca dati PUB MED e il sito dell'Università di Torino BIBLIOPASS, attraverso il quale sono stati estrapolati gli articoli scientifici di maggior interesse, i quali ricoprono un arco di tempo abbastanza vasto, in modo tale da seguire come gli studi sul fenomeno si siano evoluti nel corso del tempo. Results Attraverso la revisione della letteratura si è potuto constatare che la Depressione è un tratto ricorrente in tutte le forme di omicidio-suicidio analizzate ma, al tempo stesso, che la maggior parte di questi autori di reato non ha una alcuna patologia mentale. Un'eccezione è rappresentata dal caso del figlicidio-omicidio di tipo altruistico e salvifico in cui la maggioranza degli autori di reato presenta un disturbo psichico grave e acuto. In ogni caso, è emerso che le cause che portano alla commissione di questo atto catastrofico sono tante, tra cui anche la Depressione, ma, insieme ad essa, agiscono anche fattori sociali, ambientali, familiari e situazionali. Conclusion Nonostante l'importanza e la gravità di questo fenomeno, pochi sono gli interventi preposti alla sua prevenzione. Di solito, in una valutazione del rischio viene data più importanza all'omicidio e al suicidio presi come eventi singoli, mentre invece bisognerebbe considerare anche quei fattori di rischio che giocano un ruolo specificamente nell'omicidio-suicidio.

L'omicidio-suicidio nella Depressione

PIROZZI, FEDERICA
2018/2019

Abstract

Background La presente ricerca ha come oggetto di studio l'omicidio-suicidio, ossia la circostanza in cui un individuo uccide un'altra persona e poi, conseguentemente, se stesso. Ho analizzato questo fenomeno prendendo in considerazione come, una patologia mentale quale la Depressione, possa influire sulla criminogenesi e sulla criminodinamica di questo atto. Considerata uno dei maggiori problemi di salute pubblica, la Depressione è due volte più comune nelle donne rispetto agli uomini e le problematiche ad essa legate sono davvero tante. L'obiettivo è cercare di capire se la Depressione possa essere un tratto ricorrente in questa tipologia di reato. Methods La revisione è stata condotta consultando libri di testo, riviste di psicologia, di medicina, di giurisprudenza, linee guida, la banca dati PUB MED e il sito dell'Università di Torino BIBLIOPASS, attraverso il quale sono stati estrapolati gli articoli scientifici di maggior interesse, i quali ricoprono un arco di tempo abbastanza vasto, in modo tale da seguire come gli studi sul fenomeno si siano evoluti nel corso del tempo. Results Attraverso la revisione della letteratura si è potuto constatare che la Depressione è un tratto ricorrente in tutte le forme di omicidio-suicidio analizzate ma, al tempo stesso, che la maggior parte di questi autori di reato non ha una alcuna patologia mentale. Un'eccezione è rappresentata dal caso del figlicidio-omicidio di tipo altruistico e salvifico in cui la maggioranza degli autori di reato presenta un disturbo psichico grave e acuto. In ogni caso, è emerso che le cause che portano alla commissione di questo atto catastrofico sono tante, tra cui anche la Depressione, ma, insieme ad essa, agiscono anche fattori sociali, ambientali, familiari e situazionali. Conclusion Nonostante l'importanza e la gravità di questo fenomeno, pochi sono gli interventi preposti alla sua prevenzione. Di solito, in una valutazione del rischio viene data più importanza all'omicidio e al suicidio presi come eventi singoli, mentre invece bisognerebbe considerare anche quei fattori di rischio che giocano un ruolo specificamente nell'omicidio-suicidio.
ITA
BACKGROUND The following research has as an object the murder-suicide study, that is the circumstance in which a person kills another person and then, consequently, himself. I analized this phenomenon taking into consideration how, a mental illness as the Depression, may affect on criminogenesis and on criminodynamics of this act. As Depression is considered one of the biggest problems of public health, it is twice more common in women than in men and so many related problems. The aim is to try to understand if Depression may be a recurring feature in these types of offences. METHODS The revision was carried out checking textbooks, psychology, medicine and low magazines, guidelines, the database PUB MED and the site of the University of Turin BIBLIOPASS, through which tha major scientific articles are taken from and which cover an extensive period of time, as to follow how the studies about the phenomenon have grown up with the passing of time. RESULTS We could notice, through the literature reviews, that Depression is a recurring theme in every form of murder-suicide analized but, at the same time, that the major part of these authors of react, haven't any mental illness. An exception is represented by the case of filicide-suicide of altruistic and redemptive type in which the most part of murderers presents an acute and severe mental disorder. In every case, it is emerged that the causes leading to these catastrophic acts are many, including Depression, but with it also social, enviromental, familiar and situational factors act. CONCLUSION Despite the importance and seriousness of this phenomenon, few are the measures responsible for its prevention. Usually, in a risk-assessment, importance is given to the murder and suicide taken as single events, while we should consider also that risk factors that play a specific role in the murder-suicide.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/50641