The paper, entitled "Plato's Laws Between Tradition and Innovation, the best constitution and the role of legislation", aims to highlight some fundamental themes of ancient political philosophy themes treated in a more pragmatic and realistic way than utopian idealism, with which they are addressed in the Republic. Undoubtedly, one of the main the themes of the last work of the Platonic corpus is represented by identification of the best constitution, the first concrete application of which is planned for the constituent colony of Magnesia. The dissertation therefore highlights the novelty of the method, with which Plato comes to identify the mixed constitution as the best constitution. In fact, contrary to the constitutional design abstractly and ideally described in the Republic, in the Laws the founder of the Academy uses a comparative-historical investigation with analysis of the forms of government that have developed over time, to conclude that the constitutional order, which has elements capable of ensuring balance and stability to the polis, is constituted by the synthesis of the monarchical and democratic forms of government. Among the most original organs of the unprecedented constitutional design, the discussion reports the "Nocturnal Council", whose composition provides for the presence of young people next to the elderly, in order to guarantee continuity in the safeguarding of laws and the maintenance of educational and philosophical principles at the foundation of the new colonial reality, thus realising a continuum between knowledge, morality and government. The paper also pays particular attention to the role of education in close correlation with that of virtue, both education and virtue, oriented to allow an active and conscious participation of citizens in the management of the "res publica". Central is, therefore, in Plato's project the inseparable link between education and active role in the polis: only through adequate and continuous training can citizens be able to govern and be governed according to virtue. Active participation is also presented as a pillar of the social and political stability of the polis, in which the principle of equality understood as an isonomy guarantees all citizens an equal position before the law while respecting gender diversity, allowing, among other things, also women to assume important position in the institutional organisation of the city. Particular importance is attributed to the extraordinary modernity and originality of some legal institutions, some of which are currently in force in our legal system. Among these, the proemion deserves a special mention, conceived as an educational and persuasive tool to introduce laws, especially criminal ones. The last one, the paper underlines the revolutionary scope for the time of the function of punishment, which, next to the typical one of a remunerative nature, in enriched with the educational value, aimed at reintegration into the community of the criminal.
L’elaborato, dal titolo Le Leggi di Platone tra Tradizione e Innovazione, la migliore costituzione ed il ruolo della legislazione, mira ad evidenziare alcuni fondamentali temi della filosofia antica trattati in modo più pragmatico e realistico rispetto all’idealismo utopico, con cui vengono affrontati nella Repubblica. Senza dubbio, uno dei temi principali dell’ultima opera del corpus platonico è rappresentato dall’individuazione della costituzione migliore, la cui prima applicazione concreta è prevista per la costituenda colonia di Magnesia. La dissertazione pone, quindi, in risalto la novità del metodo, con il quale Platone giunge ad individuare la costituzione mista come la migliore possibile. Infatti, al contrario del disegno costituzionale astrattamente ed idealmente descritto nella Repubblica, nelle Leggi il fondatore dell’Accademia utilizza un’indagine storico-comparativa con analisi delle forme di governo che si sono sviluppate nel tempo, per concludere che l’ordinamento costituzionale, che presenta elementi in grado di assicurare equilibrio e stabilità alla polis, è costituito dalla sintesi della forma di governo monarchica e di quella democratica. Tra gli organi più originali dell’inedita politeia, la trattazione segnala il Consiglio Notturno, la cui composizione prevede, accanto all’elemento anziano, la presenza di giovani consapevoli, al fine di garantire continuità nella salvaguardia delle leggi e del mantenimento dei principi educativi e filosofici a fondamento della nuova realtà coloniale, realizzando così un continuum tra sapere, moralità e governo. L’elaborato rivolge, inoltre, un’attenzione particolare al ruolo dell’educazione in stretta correlazione con quello ricoperto dalla virtù, entrambe, educazione e virtù, orientate a consentire una partecipazione attiva e consapevole ai cittadini nella gestione della “res publica". Centrale è, quindi, nel progetto di Platone il legame inscindibile tra educazione e ruolo attivo nella polis: solo attraverso una formazione adeguata e continua i cittadini possono essere capaci di governare e essere governati secondo virtù. La partecipazione attiva, inoltre, viene presentata come un pilastro della stabilità sociale e politica della polis, in cui il principio di eguaglianza, inteso come isonomia, garantisce a tutti i cittadine e le cittadine una posizione paritaria di fronte alla legge pur nel rispetto della diversità di genere, consentendo, tra l’altro, anche alle donne di assumere cariche importanti nell’organizzazione istituzionale della città. Particolare rilievo viene attribuito alla straordinaria modernità e originalità di alcuni istituti giuridici, alcuni dei quali attualmente vigenti nel nostro ordinamento. Tra questi merita una menzione speciale il Proemio, concepito come strumento educativo e persuasivo per introdurre le leggi, soprattutto quelle penali. In ultimo, si segnala la portata rivoluzionaria per l'epoca della funzione della pena che, accanto a quella tipica di natura retributiva, assume un valore educativo finalizzato al reinserimento del reo nella comunità.
LE "LEGGI" DI PLATONE TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE. La "migliore" costituzione ed il ruolo della legislazione
POPPA, COSIMO
2023/2024
Abstract
L’elaborato, dal titolo Le Leggi di Platone tra Tradizione e Innovazione, la migliore costituzione ed il ruolo della legislazione, mira ad evidenziare alcuni fondamentali temi della filosofia antica trattati in modo più pragmatico e realistico rispetto all’idealismo utopico, con cui vengono affrontati nella Repubblica. Senza dubbio, uno dei temi principali dell’ultima opera del corpus platonico è rappresentato dall’individuazione della costituzione migliore, la cui prima applicazione concreta è prevista per la costituenda colonia di Magnesia. La dissertazione pone, quindi, in risalto la novità del metodo, con il quale Platone giunge ad individuare la costituzione mista come la migliore possibile. Infatti, al contrario del disegno costituzionale astrattamente ed idealmente descritto nella Repubblica, nelle Leggi il fondatore dell’Accademia utilizza un’indagine storico-comparativa con analisi delle forme di governo che si sono sviluppate nel tempo, per concludere che l’ordinamento costituzionale, che presenta elementi in grado di assicurare equilibrio e stabilità alla polis, è costituito dalla sintesi della forma di governo monarchica e di quella democratica. Tra gli organi più originali dell’inedita politeia, la trattazione segnala il Consiglio Notturno, la cui composizione prevede, accanto all’elemento anziano, la presenza di giovani consapevoli, al fine di garantire continuità nella salvaguardia delle leggi e del mantenimento dei principi educativi e filosofici a fondamento della nuova realtà coloniale, realizzando così un continuum tra sapere, moralità e governo. L’elaborato rivolge, inoltre, un’attenzione particolare al ruolo dell’educazione in stretta correlazione con quello ricoperto dalla virtù, entrambe, educazione e virtù, orientate a consentire una partecipazione attiva e consapevole ai cittadini nella gestione della “res publica". Centrale è, quindi, nel progetto di Platone il legame inscindibile tra educazione e ruolo attivo nella polis: solo attraverso una formazione adeguata e continua i cittadini possono essere capaci di governare e essere governati secondo virtù. La partecipazione attiva, inoltre, viene presentata come un pilastro della stabilità sociale e politica della polis, in cui il principio di eguaglianza, inteso come isonomia, garantisce a tutti i cittadine e le cittadine una posizione paritaria di fronte alla legge pur nel rispetto della diversità di genere, consentendo, tra l’altro, anche alle donne di assumere cariche importanti nell’organizzazione istituzionale della città. Particolare rilievo viene attribuito alla straordinaria modernità e originalità di alcuni istituti giuridici, alcuni dei quali attualmente vigenti nel nostro ordinamento. Tra questi merita una menzione speciale il Proemio, concepito come strumento educativo e persuasivo per introdurre le leggi, soprattutto quelle penali. In ultimo, si segnala la portata rivoluzionaria per l'epoca della funzione della pena che, accanto a quella tipica di natura retributiva, assume un valore educativo finalizzato al reinserimento del reo nella comunità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/5064