This thesis concerns the decoration of Palazzo Grosso, which belonged to Grosso di Brozolo family and is now the town hall of Riva presso Chieri. The decoration of the palace was commissioned to the Torricelli brothers by Faustina Mazzetti between 1786 and 1790. The research aim is the study of the decorative style of the rooms, through the analysis of the period taste and the graphic sources. The first chapter analyses the architectural renovation during the XVIIIth century, and in particular it focuses on the first floor and on the main characters involved in the whole construction process: the client Faustina Grosso, Grisella earl and the painters Rocco and Antonio Maria Torricelli. The second chapter introduces two important architects, Giovanni Battista Piranesi and Robert Adam, and their works, which became a source of inspiration; Palazzo Grosso is then compared to other buildings of the same historical period. Finally, in the third chapter a deep study of the graphic sources is proposed: these are engraved collections famous all around Europe in that period. Specifically, some details of Palazzo Grosso are compared to their graphic models. The research has allowed to deepen the knowledge about Palazzo Grosso and its importance in the artistic context of Piedmont at the end of 1700 and to compare it to other similar famous buildings. Moreover, the analysis of the engraved sources has widened the previous studies.

L’elaborato ha per oggetto la decorazione di Palazzo Grosso, ora sede comunale di Riva presso Chieri, di proprietà della famiglia Grosso di Brozolo, poi Radicati di Brozolo, fino al 1855, che fu commissionata da Faustina Mazzetti e realizzata dai fratelli Torricelli tra il 1786 e il 1790. Obiettivo della ricerca è stato approfondire la conoscenza dello stile dell’allestimento delle sale interne, attraverso l’analisi del contesto di gusto in cui questo edificio si colloca e l’esame dei modelli. Il primo capitolo si apre con un’analisi della ristrutturazione settecentesca di Palazzo Grosso, vengono delineati la committente Faustina Grosso, il conte Grisella, sovrintendente ai lavori, e i pittori Rocco e Antonio Maria Torricelli e si chiude con una descrizione dettagliata degli ambienti del piano nobile. Il secondo capitolo si sofferma quindi su due figure di architetti fondamentali, Giovanni Battista Piranesi e Robert Adam, e sulle loro sperimentazioni, che ispirarono le decorazioni di molte residenze della seconda metà del Settecento. Il palazzo rivese viene, a questo punto, messo a confronto con gli allestimenti di altri edifici, che si ispirano anch’essi all’antico. Infine, nel terzo capitolo, viene proposto un attento esame delle fonti d’ispirazione utilizzate dai pittori per realizzare la decorazione interna delle sale, identificate in una serie di raccolte di immagini incise in circolazione a fine Settecento. In particolare, vengono proposti confronti espliciti tra alcune stampe e i dettagli degli affreschi dei Torricelli che ne dimostrano l’utilizzo. La ricerca ha permesso di approfondire la conoscenza di Palazzo Grosso e la sua importanza nel contesto artistico piemontese di fine Settecento, collocandolo a fianco di altri importanti edifici di gusto simile; inoltre, l’analisi delle raccolte di incisioni ha permesso di allargare i confronti già segnalati dagli studi precedenti.

Palazzo Grosso a Riva presso Chieri (1786-1790). Il gusto per l'antico e le fonti grafiche.

REVIGLIO, CRISTINA
2023/2024

Abstract

L’elaborato ha per oggetto la decorazione di Palazzo Grosso, ora sede comunale di Riva presso Chieri, di proprietà della famiglia Grosso di Brozolo, poi Radicati di Brozolo, fino al 1855, che fu commissionata da Faustina Mazzetti e realizzata dai fratelli Torricelli tra il 1786 e il 1790. Obiettivo della ricerca è stato approfondire la conoscenza dello stile dell’allestimento delle sale interne, attraverso l’analisi del contesto di gusto in cui questo edificio si colloca e l’esame dei modelli. Il primo capitolo si apre con un’analisi della ristrutturazione settecentesca di Palazzo Grosso, vengono delineati la committente Faustina Grosso, il conte Grisella, sovrintendente ai lavori, e i pittori Rocco e Antonio Maria Torricelli e si chiude con una descrizione dettagliata degli ambienti del piano nobile. Il secondo capitolo si sofferma quindi su due figure di architetti fondamentali, Giovanni Battista Piranesi e Robert Adam, e sulle loro sperimentazioni, che ispirarono le decorazioni di molte residenze della seconda metà del Settecento. Il palazzo rivese viene, a questo punto, messo a confronto con gli allestimenti di altri edifici, che si ispirano anch’essi all’antico. Infine, nel terzo capitolo, viene proposto un attento esame delle fonti d’ispirazione utilizzate dai pittori per realizzare la decorazione interna delle sale, identificate in una serie di raccolte di immagini incise in circolazione a fine Settecento. In particolare, vengono proposti confronti espliciti tra alcune stampe e i dettagli degli affreschi dei Torricelli che ne dimostrano l’utilizzo. La ricerca ha permesso di approfondire la conoscenza di Palazzo Grosso e la sua importanza nel contesto artistico piemontese di fine Settecento, collocandolo a fianco di altri importanti edifici di gusto simile; inoltre, l’analisi delle raccolte di incisioni ha permesso di allargare i confronti già segnalati dagli studi precedenti.
Palazzo Grosso in Riva presso Chieri (1786-1790). The taste for antiquity and the graphic sources.
This thesis concerns the decoration of Palazzo Grosso, which belonged to Grosso di Brozolo family and is now the town hall of Riva presso Chieri. The decoration of the palace was commissioned to the Torricelli brothers by Faustina Mazzetti between 1786 and 1790. The research aim is the study of the decorative style of the rooms, through the analysis of the period taste and the graphic sources. The first chapter analyses the architectural renovation during the XVIIIth century, and in particular it focuses on the first floor and on the main characters involved in the whole construction process: the client Faustina Grosso, Grisella earl and the painters Rocco and Antonio Maria Torricelli. The second chapter introduces two important architects, Giovanni Battista Piranesi and Robert Adam, and their works, which became a source of inspiration; Palazzo Grosso is then compared to other buildings of the same historical period. Finally, in the third chapter a deep study of the graphic sources is proposed: these are engraved collections famous all around Europe in that period. Specifically, some details of Palazzo Grosso are compared to their graphic models. The research has allowed to deepen the knowledge about Palazzo Grosso and its importance in the artistic context of Piedmont at the end of 1700 and to compare it to other similar famous buildings. Moreover, the analysis of the engraved sources has widened the previous studies.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/5027