This research focuses on the destiny of Italian Regional and Minority Languages (RMLs) in the new mobilities's context: compared to past migrations, today it happens more often that people move alone and they have more possibilities to keep in touch with the homeland. Through a qualitative-quantitative survey, we have collected evidences about national mobility ¿ group and individual mobility ¿ and transnational individual mobility: we have compared these evidences to those of whom have never move. The results show that corporeal departure from a territory with whom a RML ideally coincide is not necessary related with that RML's loss unlike the literature says (Milroy-Milroy 1985): rather, mobility allows RMLs maintenance and sometimes help strengthening them and culture and identity linked to them. We have observed that the ICT play an important part in that maintenance. Once that the language maintenance has been detected in an ¿open network¿ (versus the ¿close-knit¿ of Milroy-Milroy 1985), we wonder we could talk about speech community (SpC) yet, in the new mobilities. Starting from the traditional SpC definitions, we have proposed one that include the new mobilities too. Finally, we have dedicated a section to the role of motility: particularly, we have observed the will of pass language heritage on the children in mobilities context.
La presente ricerca è volta a indagare la sorte delle lingue regionali minoritarie (LRM) presenti su suolo italiano nei contesti della mobilità moderna dove, rispetto alle migrazioni storiche, sono sempre più spesso singoli individui a spostarsi e sono sempre più accessibili per loro le possibilità di contatto con il luogo di origine. Mediante un'indagine qualitativa-quantitativa, sono state raccolte testimonianze relative alla mobilità nazionale, di gruppi e di singoli, e alla mobilità transnazionale di singoli, e sono state confrontate con testimonianze di chi non è stato interessato da mobilità. Il risultato è che all'allontanamento fisico dal territorio di origine cui una data LRM è idealmente collegata non corrisponde necessariamente la perdita di data LRM, come vorrebbe la letteratura (Milroy-Milroy 1985): viceversa, la mobilità permette il mantenimento e, talvolta, anche il rafforzamento delle LRM, della cultura e dell'identità a esse connesse; è stato osservato che le ICT rivestono un ruolo importante in tale mantenimento. Appurata la conservazione delle LRM anche in caso di rete aperta, ci si è chiesti se si possa ancora parlare di comunità linguistica (CL) in caso di spostamento di singoli e, partendo dalle definizioni tradizionali di CL, se n'è data una che comprendesse anche le nuove forme di mobilità. Una breve sezione, infine, è stata dedicata al ruolo della motilità sulle LRM, in particolare alla volontà di trasmissione del patrimonio linguistico ai figli in caso di mobilità.
«Il dialetto, una delle cose più preziose che porto con me nella valigia» Uno studio sul mantenimento linguistico nelle nuove forme di mobilità.
MUSELLA, GRAZIA
2018/2019
Abstract
La presente ricerca è volta a indagare la sorte delle lingue regionali minoritarie (LRM) presenti su suolo italiano nei contesti della mobilità moderna dove, rispetto alle migrazioni storiche, sono sempre più spesso singoli individui a spostarsi e sono sempre più accessibili per loro le possibilità di contatto con il luogo di origine. Mediante un'indagine qualitativa-quantitativa, sono state raccolte testimonianze relative alla mobilità nazionale, di gruppi e di singoli, e alla mobilità transnazionale di singoli, e sono state confrontate con testimonianze di chi non è stato interessato da mobilità. Il risultato è che all'allontanamento fisico dal territorio di origine cui una data LRM è idealmente collegata non corrisponde necessariamente la perdita di data LRM, come vorrebbe la letteratura (Milroy-Milroy 1985): viceversa, la mobilità permette il mantenimento e, talvolta, anche il rafforzamento delle LRM, della cultura e dell'identità a esse connesse; è stato osservato che le ICT rivestono un ruolo importante in tale mantenimento. Appurata la conservazione delle LRM anche in caso di rete aperta, ci si è chiesti se si possa ancora parlare di comunità linguistica (CL) in caso di spostamento di singoli e, partendo dalle definizioni tradizionali di CL, se n'è data una che comprendesse anche le nuove forme di mobilità. Una breve sezione, infine, è stata dedicata al ruolo della motilità sulle LRM, in particolare alla volontà di trasmissione del patrimonio linguistico ai figli in caso di mobilità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/50134