The food hoarding behavior of the pygmy owl Glaucidium passerinum, has been extensively documented in the boreal region, in the alpine region however it has never been thoroughly documented. In order to better comprehend this behavior, from november 2023 to february 2024 and from may to august 2024, 593 natural cavities and 39 nestboxes have been controlled inside Mont Avic Natural Park in search of food hoards. Thanks also to the possibility of using data from 4 years prior it has been possible to: quantify the number of food hoards created by the strigidae, identify the predated species, and study the periods of hoarding and consumption of these important resources. This behavior has been thus verified and documented in the southern limit of this species distribution range. Furthermore, it has been observed that in the Alps the food hoarding behavior is less frequent both in the winter and in the breeding period compared to northern Europe. The prey species found are comparable with those documented in the boreal region such as the coal tit Periparus ater, the goldcrest, Regulus Regulus and the Eurasian treecreeper Certhia famililaris, with a predilection for the bank vole Myodes glareolus, even during the winter months, where instead further north it is usually replaced by a diet consisting mainly of birds. Concerning their use, the majority of food hoards were consumed, nevertheless there has been cases where the food hoard was not consumed. Further studies could broaden the understanding of behavioral dynamics of the pygmy owl in mountainous environments and their role in alpine ecosystems.
Il comportamento di accumulo di prede all’interno di dispense da parte della civetta nana Glaucidium passerinum, è stato documentato in maniera approfondita nella fascia boreale, mentre sull’arco alpino non è ancora mai stato studiato nel dettaglio. Per colmare questa lacuna, nei mesi da novembre 2023 a febbraio 2024 e da maggio ad agosto 2024 sono state ispezionate 593 cavità naturali e 39 cassette nido nel Parco Naturale Mont Avic alla ricerca di dispense alimentari. Grazie anche alla possibilità di utilizzare dati del quadriennio precedente, è stato possibile: quantificare il numero di dispense alimentari create dallo strigide, identificare le specie predate, e studiare i periodi di accumulo e consumo di queste importanti risorse. E’ stato così verificato e documento questo comportamento nel limite sud dell’areale di distribuzione della specie di studio. Inoltre, è stato osservato che, sulle Alpi, il comportamento di accumulare prede è meno frequente sia nel periodo invernale sia nel periodo riproduttivo, rispetto al nord Europa. Le specie di prede rinvenute sono comparabili con quelle documentate nella fascia boreale come la cincia mora Periparus ater, il regolo Regulus regulus e il rampichino alpestre Certhia familiaris, con una predilezione per l’arvicola rossastra Myodes glareolus, anche durante i mesi invernali, dove invece più a nord è solitamente sostituita da una dieta costituita prevalentemente da uccelli. Per quanto riguarda invece il loro utilizzo, la maggior parte delle dispense studiate è stata consumata, nonostante si siano comunque verificati casi in cui le prede nelle dispense alimentari sono state avanzate. Ulteriori studi potrebbero ampliare la comprensione delle dinamiche comportamentali della civetta nana in ambienti montani ed il loro ruolo negli ecosistemi alpini.
La strategia di accumulo delle prede in dispense da parte della civetta nana Glaucidium passerinum nel Parco Naturale Mont Avic
BALMA, LEONARDO
2023/2024
Abstract
Il comportamento di accumulo di prede all’interno di dispense da parte della civetta nana Glaucidium passerinum, è stato documentato in maniera approfondita nella fascia boreale, mentre sull’arco alpino non è ancora mai stato studiato nel dettaglio. Per colmare questa lacuna, nei mesi da novembre 2023 a febbraio 2024 e da maggio ad agosto 2024 sono state ispezionate 593 cavità naturali e 39 cassette nido nel Parco Naturale Mont Avic alla ricerca di dispense alimentari. Grazie anche alla possibilità di utilizzare dati del quadriennio precedente, è stato possibile: quantificare il numero di dispense alimentari create dallo strigide, identificare le specie predate, e studiare i periodi di accumulo e consumo di queste importanti risorse. E’ stato così verificato e documento questo comportamento nel limite sud dell’areale di distribuzione della specie di studio. Inoltre, è stato osservato che, sulle Alpi, il comportamento di accumulare prede è meno frequente sia nel periodo invernale sia nel periodo riproduttivo, rispetto al nord Europa. Le specie di prede rinvenute sono comparabili con quelle documentate nella fascia boreale come la cincia mora Periparus ater, il regolo Regulus regulus e il rampichino alpestre Certhia familiaris, con una predilezione per l’arvicola rossastra Myodes glareolus, anche durante i mesi invernali, dove invece più a nord è solitamente sostituita da una dieta costituita prevalentemente da uccelli. Per quanto riguarda invece il loro utilizzo, la maggior parte delle dispense studiate è stata consumata, nonostante si siano comunque verificati casi in cui le prede nelle dispense alimentari sono state avanzate. Ulteriori studi potrebbero ampliare la comprensione delle dinamiche comportamentali della civetta nana in ambienti montani ed il loro ruolo negli ecosistemi alpini.File | Dimensione | Formato | |
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