La generazione di valore è l'obiettivo principale di qualunque impresa. Per quanto fondamentali siano gli aspetti finanziari, oggi si parla di "economia sostenibile". Gli stakeholders ed i “terzi” stanno prendendo sempre più coscienza della gravità della situazione e pretendono la massima chiarezza da parte delle organizzazioni, interessandosi sempre più, oltre che alle performance economico-finanziarie, a quelle ambientali e sociali. A tal riguardo, si affermano i criteri ESG (Environmental, Social e Governance), a cui è legata l’informativa non finanziaria: ambiente, aspetti sociali e governance. L'elaborato, dopo aver descritto l'iter normativo, sia a livello europeo che nazionale, evidenza le caratteristiche e gli aspetti principali della "Dichiarazione Non Finanziaria" (DNF), documento oggi obbligatorio per determinate categorie di imprese, ma presto di portata più ampia. Sulla base dell’elenco presentato dalla Consob, dei soggetti che hanno presentato DNF al 31 dicembre 2022, composto da ben 211 imprese, ne sono state selezionate 10. Su queste 10 imprese è stata svolta un’analisi comparativa, evidenziando aspetti più rilevanti, come: primo anno di rendicontazione, tipologie e modalità di rendicontazione, temi e governance di sostenibilità. La seconda parte del lavoro, nucleo centrale, si concentra su un aspetto ancora ad oggi in evoluzione: un'analisi del possibile rapporto tra sostenibilità e valutazione d'azienda, esplicando, a seguito dell'individuazione degli aspetti principali, i possibili rapporti tra elementi del DCF, come costo del capitale (teoria più condivisa) e corporate social performance. Anche con dati quantificati, la creazione del valore attribuibile alle attività di ESG è difficile da determinare o da confrontare tra diverse aziende in diversi periodi. È possibile ottenere un punteggio ESG preciso e affidabile che aiuta gli investitori a prendere decisioni informate sulla salute e la sostenibilità dell'impresa: l’ESG Score, che non intende sostituire il tradizionale rating finanziario, ma piuttosto integrarlo, fornendo informazioni più complete e trasversali. Tra tutti, i più riconosciuti a livello globale sono quelli di MSCI ESG Ratings, fornitore leader di strumenti e servizi di supporto alle decisioni per la comunità di investimento internazionale, che valuta le società su una scala da “AAA” a “CCC” in base alla loro esposizione ai rischi e alle opportunità ESG rilevanti per il settore e alla loro capacità di gestire tali rischi e opportunità rispetto ai competitors. Gli elementi ESG generano un loro impatto su ciascuna delle variabili che compongono la funzione del metodo DCF, ma la relazione tra costo del capitale, e quindi il rischio, e i comportamenti etici di un'azienda è confermata da numerose ricerche le cui conclusioni coincidono. Si parla dunque di “Sustainability Discounted Cash Flow” (SDCF): si ipotizza, infatti, che la variabile “sostenibilità” alteri la rischiosità complessiva dell’azienda e incida sul valore aziendale tramite la modifica del tasso di sconto al quale attualizzare i flussi di cassa. L’elaborato si pone l’obiettivo di evidenziare il percorso che sarà intrapreso in un orizzonte temporale successivo di breve periodo. Si sta verificando una transizione nella valutazione d'azienda in cui gli aspetti ESG sono diventati altrettanto importanti quanto gli aspetti finanziari. Pertanto, è importante stabilire le migliori pratiche per garantire una valutazione di alta qualità in futuro.
La valutazione d'azienda verso una nuova direzione: il contributo dell'ESG Score
LA BARBERA, GIORGIA
2022/2023
Abstract
La generazione di valore è l'obiettivo principale di qualunque impresa. Per quanto fondamentali siano gli aspetti finanziari, oggi si parla di "economia sostenibile". Gli stakeholders ed i “terzi” stanno prendendo sempre più coscienza della gravità della situazione e pretendono la massima chiarezza da parte delle organizzazioni, interessandosi sempre più, oltre che alle performance economico-finanziarie, a quelle ambientali e sociali. A tal riguardo, si affermano i criteri ESG (Environmental, Social e Governance), a cui è legata l’informativa non finanziaria: ambiente, aspetti sociali e governance. L'elaborato, dopo aver descritto l'iter normativo, sia a livello europeo che nazionale, evidenza le caratteristiche e gli aspetti principali della "Dichiarazione Non Finanziaria" (DNF), documento oggi obbligatorio per determinate categorie di imprese, ma presto di portata più ampia. Sulla base dell’elenco presentato dalla Consob, dei soggetti che hanno presentato DNF al 31 dicembre 2022, composto da ben 211 imprese, ne sono state selezionate 10. Su queste 10 imprese è stata svolta un’analisi comparativa, evidenziando aspetti più rilevanti, come: primo anno di rendicontazione, tipologie e modalità di rendicontazione, temi e governance di sostenibilità. La seconda parte del lavoro, nucleo centrale, si concentra su un aspetto ancora ad oggi in evoluzione: un'analisi del possibile rapporto tra sostenibilità e valutazione d'azienda, esplicando, a seguito dell'individuazione degli aspetti principali, i possibili rapporti tra elementi del DCF, come costo del capitale (teoria più condivisa) e corporate social performance. Anche con dati quantificati, la creazione del valore attribuibile alle attività di ESG è difficile da determinare o da confrontare tra diverse aziende in diversi periodi. È possibile ottenere un punteggio ESG preciso e affidabile che aiuta gli investitori a prendere decisioni informate sulla salute e la sostenibilità dell'impresa: l’ESG Score, che non intende sostituire il tradizionale rating finanziario, ma piuttosto integrarlo, fornendo informazioni più complete e trasversali. Tra tutti, i più riconosciuti a livello globale sono quelli di MSCI ESG Ratings, fornitore leader di strumenti e servizi di supporto alle decisioni per la comunità di investimento internazionale, che valuta le società su una scala da “AAA” a “CCC” in base alla loro esposizione ai rischi e alle opportunità ESG rilevanti per il settore e alla loro capacità di gestire tali rischi e opportunità rispetto ai competitors. Gli elementi ESG generano un loro impatto su ciascuna delle variabili che compongono la funzione del metodo DCF, ma la relazione tra costo del capitale, e quindi il rischio, e i comportamenti etici di un'azienda è confermata da numerose ricerche le cui conclusioni coincidono. Si parla dunque di “Sustainability Discounted Cash Flow” (SDCF): si ipotizza, infatti, che la variabile “sostenibilità” alteri la rischiosità complessiva dell’azienda e incida sul valore aziendale tramite la modifica del tasso di sconto al quale attualizzare i flussi di cassa. L’elaborato si pone l’obiettivo di evidenziare il percorso che sarà intrapreso in un orizzonte temporale successivo di breve periodo. Si sta verificando una transizione nella valutazione d'azienda in cui gli aspetti ESG sono diventati altrettanto importanti quanto gli aspetti finanziari. Pertanto, è importante stabilire le migliori pratiche per garantire una valutazione di alta qualità in futuro.File | Dimensione | Formato | |
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