Autism is one of the many neurodiversities of the human brain and is characterized by peculiarities that impact on autistic people’s social and communicative skills, with potential detrimental consequences on the subject's life quality in adulthood whom have not received appropriate support during the developmental age. The advancement of research in automation and artificial intelligence has identified humanoid robots as an effective tool to support therapy for Autism Spectrum Disorders and, since the 2000s, Several projects have focused on robot-assisted therapy, with the aim of stimulating the development of skills in children to understand and act autonomously in a predominantly allistic society. Today robotics projects for autism are at the center of many controversies, both about ethics and design. This dissertation takes into account the potential and limitations of artificial intelligence and oppositions raised by autistic rights activists and the scientific and psychiatric community, which expressed concerns about the risk of dehumanization of participants, the application of deprecated methodologies and technological limitations that could affect therapies, with the aim of promoting solutions aware of risks and designed for an effective and correct treatment of autism. The analysis focuses on the project Sugar, Salt & Pepper - Humanoid robotics for autism of the University of Turin, through a review of the literature on the topic of robotics for autism, academic articles published by the research team and video recordings produced during the study. The research was conducted by analyzing the data collected by the team during the therapeutic laboratory on autonomy, held for 4 months from the end of February 2021 in the premises of the Paideia Foundation, attended by 4 autistic children with level 1 support between 11 and 13 years. The results indicate that the Sugar, Salt & Pepper project has had a positive impact on participants, placing the Pepper robot alongside the Foundation’s specialist practitioners in providing support to children while learning social and pragmatic skills, encouraging active participation, the expression of opinions and providing tools to increase their autonomy in daily tasks, such as preparing meals and managing school materials. In conclusion, the project was effective from a therapeutic point of view, has demonstrated the possibility of carrying out therapies supported by robots focused on the functioning of autistic minds without distorting or demonizing their particular characteristics to provide participants with useful tools to improve the quality of their lives and has, finally, provided interesting insights for the refinement and programming of the assistive robots. The research shows room for improvement of the reasoning capabilities of the robot, so that this can better adapt to the user during interactions. In addition, there is a need to strengthen the dialogue system to respond to the high degree of expectation that children have about the quality and richness of the conversations proposed by Pepper, through the use of machine learning and ontologies.

L’Autismo è una delle tante neurodiversità della mente umana ed è caratterizzato da peculiarità che impattano sulla capacità sociale e comunicativa delle persone autistiche con potenziali conseguenze lesive sulla qualità della vita adulta dei soggetti che non hanno ricevuto un adeguato supporto durante l’età evolutiva. L’avanzamento della ricerca in campo di automazione e intelligenza artificiale ha individuato nei robot umanoidi un efficace strumento a supporto della terapia per i Disturbi dello Spettro Autistico e, a partire dagli anni duemila, numerosi progetti si sono incentrati proprio sulla terapia assistita da robot, con lo scopo di stimolare nei bambini lo sviluppo delle competenze necessarie per comprendere e agire autonomamente in una società a maggioranza neurotipica. Ad oggi i progetti di robotica per l’autismo si trovano al centro di molteplici controversie, sia di natura etica che progettuale. La presente dissertazione tiene conto delle potenzialità e dei limiti delle intelligenze artificiali e delle opposizioni sollevate dagli attivisti per i diritti delle persone autistiche e dalla comunità scientifica e psichiatrica, che hanno espresso preoccupazioni riguardo al rischio di disumanizzazione dei partecipanti, dell’applicazione di metodologie deprecate e dei limiti tecnologici che potrebbero inficiare sulle terapie, con l’obiettivo di promuovere soluzioni applicative consapevoli dei rischi e studiate per un efficace e corretto trattamento dell’autismo. L’analisi si concentra sul progetto Sugar, Salt & Pepper - Humanoid robotics for autism dell’Università di Torino, attraverso una revisione della letteratura sul tema della robotica per l’autismo, degli articoli accademici pubblicati dal team di ricerca e delle videoregistrazioni prodotte durante lo studio. La ricerca è stata condotta analizzando i dati raccolti dal team durante il laboratorio terapeutico sull’autonomia, tenuto per 4 mesi a partire da fine febbraio 2021 nei locali della Fondazione Paideia, a cui hanno partecipato 4 bambini autistici, con livello 1 di supporto, tra gli 11 e i 13 anni. I risultati indicano che il progetto Sugar, Salt & Pepper ha avuto un impatto positivo sui partecipanti, ponendo il robot Pepper in affiancamento degli operatori specializzati della Fondazione nel fornire supporto ai bambini durante l’apprendimento delle abilità sociali e pragmatiche, incoraggiando la partecipazione attiva, l’espressione di opinioni e fornendo gli strumenti per incrementare la loro autonomia in compiti quotidiani, quali la preparazione di pasti e la gestione dei materiali scolastici. In conclusione, il progetto è risultato efficace dal punto di vista terapeutico, ha dimostrato la possibilità di realizzazione di terapie affiancate da robot incentrate sul funzionamento delle menti autistiche senza snaturarne o demonizzarne le caratteristiche peculiari per fornire ai partecipanti strumenti utili al miglioramento della qualità della loro vita e ha, infine, fornito spunti interessanti per il perfezionamento e la programmazione dei robot d’assistenza. La ricerca evidenzia margini di miglioramento delle capacità di ragionamento del robot, in modo che questo possa adattarsi maggiormente all’utente durante le interazioni. Emerge la necessità di rafforzare il sistema di dialogo per rispondere all’alto grado di aspettativa che hanno i bambini sulla qualità e ricchezza delle conversazioni proposte da Pepper, attraverso l’utilizzo del machine learning e delle ontologie.

Pepper per l’Autismo: Esplorazione della Terapia Assistita da Robot per i Disturbi dello Spettro Autistico attraverso il progetto Sugar, Salt and Pepper.

PIGUREDDU, LINDA
2022/2023

Abstract

L’Autismo è una delle tante neurodiversità della mente umana ed è caratterizzato da peculiarità che impattano sulla capacità sociale e comunicativa delle persone autistiche con potenziali conseguenze lesive sulla qualità della vita adulta dei soggetti che non hanno ricevuto un adeguato supporto durante l’età evolutiva. L’avanzamento della ricerca in campo di automazione e intelligenza artificiale ha individuato nei robot umanoidi un efficace strumento a supporto della terapia per i Disturbi dello Spettro Autistico e, a partire dagli anni duemila, numerosi progetti si sono incentrati proprio sulla terapia assistita da robot, con lo scopo di stimolare nei bambini lo sviluppo delle competenze necessarie per comprendere e agire autonomamente in una società a maggioranza neurotipica. Ad oggi i progetti di robotica per l’autismo si trovano al centro di molteplici controversie, sia di natura etica che progettuale. La presente dissertazione tiene conto delle potenzialità e dei limiti delle intelligenze artificiali e delle opposizioni sollevate dagli attivisti per i diritti delle persone autistiche e dalla comunità scientifica e psichiatrica, che hanno espresso preoccupazioni riguardo al rischio di disumanizzazione dei partecipanti, dell’applicazione di metodologie deprecate e dei limiti tecnologici che potrebbero inficiare sulle terapie, con l’obiettivo di promuovere soluzioni applicative consapevoli dei rischi e studiate per un efficace e corretto trattamento dell’autismo. L’analisi si concentra sul progetto Sugar, Salt & Pepper - Humanoid robotics for autism dell’Università di Torino, attraverso una revisione della letteratura sul tema della robotica per l’autismo, degli articoli accademici pubblicati dal team di ricerca e delle videoregistrazioni prodotte durante lo studio. La ricerca è stata condotta analizzando i dati raccolti dal team durante il laboratorio terapeutico sull’autonomia, tenuto per 4 mesi a partire da fine febbraio 2021 nei locali della Fondazione Paideia, a cui hanno partecipato 4 bambini autistici, con livello 1 di supporto, tra gli 11 e i 13 anni. I risultati indicano che il progetto Sugar, Salt & Pepper ha avuto un impatto positivo sui partecipanti, ponendo il robot Pepper in affiancamento degli operatori specializzati della Fondazione nel fornire supporto ai bambini durante l’apprendimento delle abilità sociali e pragmatiche, incoraggiando la partecipazione attiva, l’espressione di opinioni e fornendo gli strumenti per incrementare la loro autonomia in compiti quotidiani, quali la preparazione di pasti e la gestione dei materiali scolastici. In conclusione, il progetto è risultato efficace dal punto di vista terapeutico, ha dimostrato la possibilità di realizzazione di terapie affiancate da robot incentrate sul funzionamento delle menti autistiche senza snaturarne o demonizzarne le caratteristiche peculiari per fornire ai partecipanti strumenti utili al miglioramento della qualità della loro vita e ha, infine, fornito spunti interessanti per il perfezionamento e la programmazione dei robot d’assistenza. La ricerca evidenzia margini di miglioramento delle capacità di ragionamento del robot, in modo che questo possa adattarsi maggiormente all’utente durante le interazioni. Emerge la necessità di rafforzare il sistema di dialogo per rispondere all’alto grado di aspettativa che hanno i bambini sulla qualità e ricchezza delle conversazioni proposte da Pepper, attraverso l’utilizzo del machine learning e delle ontologie.
ITA
Autism is one of the many neurodiversities of the human brain and is characterized by peculiarities that impact on autistic people’s social and communicative skills, with potential detrimental consequences on the subject's life quality in adulthood whom have not received appropriate support during the developmental age. The advancement of research in automation and artificial intelligence has identified humanoid robots as an effective tool to support therapy for Autism Spectrum Disorders and, since the 2000s, Several projects have focused on robot-assisted therapy, with the aim of stimulating the development of skills in children to understand and act autonomously in a predominantly allistic society. Today robotics projects for autism are at the center of many controversies, both about ethics and design. This dissertation takes into account the potential and limitations of artificial intelligence and oppositions raised by autistic rights activists and the scientific and psychiatric community, which expressed concerns about the risk of dehumanization of participants, the application of deprecated methodologies and technological limitations that could affect therapies, with the aim of promoting solutions aware of risks and designed for an effective and correct treatment of autism. The analysis focuses on the project Sugar, Salt & Pepper - Humanoid robotics for autism of the University of Turin, through a review of the literature on the topic of robotics for autism, academic articles published by the research team and video recordings produced during the study. The research was conducted by analyzing the data collected by the team during the therapeutic laboratory on autonomy, held for 4 months from the end of February 2021 in the premises of the Paideia Foundation, attended by 4 autistic children with level 1 support between 11 and 13 years. The results indicate that the Sugar, Salt & Pepper project has had a positive impact on participants, placing the Pepper robot alongside the Foundation’s specialist practitioners in providing support to children while learning social and pragmatic skills, encouraging active participation, the expression of opinions and providing tools to increase their autonomy in daily tasks, such as preparing meals and managing school materials. In conclusion, the project was effective from a therapeutic point of view, has demonstrated the possibility of carrying out therapies supported by robots focused on the functioning of autistic minds without distorting or demonizing their particular characteristics to provide participants with useful tools to improve the quality of their lives and has, finally, provided interesting insights for the refinement and programming of the assistive robots. The research shows room for improvement of the reasoning capabilities of the robot, so that this can better adapt to the user during interactions. In addition, there is a need to strengthen the dialogue system to respond to the high degree of expectation that children have about the quality and richness of the conversations proposed by Pepper, through the use of machine learning and ontologies.
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