The paper proposes to consider the Metaphor within the clinical interview, as a tool for understanding and intervention, particularly in the cases of patients victims of traumatic experiences, and to analyze the role and the effects produced. Starting from the history of the various interpretations of the rhetorical figure, the fulcrum of the discussion unfolds through the main theoretical framework constituted by the theory of Lakoff and Jhonson, the basis of development of the numerous analyzed contributions which consider the use of the metaphor in the dialogue with the patient under different and variegated points of view, but which agree in defining it not only a linguistic embellishment, but a real form of thought and categorization of the experience. Various authors were therefore considered and compared to provide a complete picture of the possible functions of the analyzed instrument, both from the point of view of understanding and attention to the patient's communications (seeking in his metaphors contents unknown, points of intervention and analysis), both from the side of the therapist (producing metaphors that can play the role of supporting the understanding and solicitation of emotional states connected to the experience). A part of the paper aims to address the issue of trauma and its historical path in nosology and within psychoanalysis up to the most modern contributions and the interpretation offered by relational psychoanalysis; the aim is to provide a valid theoretical basis necessary for the subsequent connection with the use of metaphor in trauma therapy. Finally, the contributions and specific researches that dealt with this link have been analyzed, both theoretically and practically. From the careful analysis conducted in the context of the clinical interview and in particular in trauma therapy, the main roles and effects of the metaphor emerged are the following: to offer a new and alternative possibility of expression of one's own real and internal experience guaranteeing greater and better participation of the interlocutor; facilitate the processing of content that is difficult to accept and/or dissociate, lowering the alarm threshold and avoiding the risk of repeating the traumatic content; ability to initiate processes of awareness and therapeutic change by offering future possibilities.​
L'elaborato si propone di considerare la Metafora all'interno del colloquio clinico, come strumento di comprensione ed intervento, in particolare nei casi di pazienti vittime di esperienze traumatiche, e di analizzarne il ruolo e gli effetti prodotti. Partendo dalla storia delle varie interpretazioni della figura retorica si snoda il fulcro della trattazione attraverso il principale impianto teorico costituito dalla teoria di Lakoff e Jhonson, base di sviluppo dei numerosi contributi analizzati che considerano l'utilizzo della metafora nel dialogo con il paziente sotto diversi e variegati punti di vista, ma che concordano nel definirla non più solo un abbellimento linguistico, bensì una vera e propria forma di pensiero e di categorizzazione dell'esperienza. Sono stati quindi considerati e messi a paragone vari autori per fornire un quadro completo delle possibili funzioni dello strumento analizzato, sia dal punto di vista della comprensione e dell'attenzione alle comunicazioni del paziente (ricercando nelle sue metafore contenuti incogniti, spunti di intervento e di analisi), sia dal versante del terapeuta (producendo metafore che possano svolgere il ruolo di sostegno alla comprensione e sollecitazione di stati emotivi connessi all'esperienza). Una parte dell'elaborato si propone di affrontare il tema del trauma e del suo percorso storico nella nosologia e all'interno della psicoanalisi sino a giungere ai contributi più moderni e all'interpretazione offerta dalla psicoanalisi relazionale; lo scopo è quello di fornire una valida base teorica necessaria al collegamento successivo con l'uso della metafora nella terapia del trauma. Sono infatti stati analizzati, infine, i contributi e le ricerche specifiche che si sono occupate di questo collegamento sia in via teorica che pratica. Dall'attenta analisi condotta nel contesto del colloquio clinico e in particolare in quello della terapia del trauma, i principali ruoli ed effetti della metafora emersi sono i seguenti: offrire una nuova ed alternativa possibilità di espressione del proprio vissuto reale e interno garantendo una maggiore e migliore partecipazione dell'interlocutore; facilitare l'elaborazione di contenuti difficilmente accettabili e/o dissociati abbassando la soglia di allarme ed evitando il rischio della ripetizione del contenuto traumatico; capacità di dare avvio a processi di presa di coscienza e di cambiamento terapeutico offrendo possibilità future.​
La metafora nel colloquio clinico: ruoli ed effetti nella terapia del trauma
D'AMICO, GAIA
2018/2019
Abstract
L'elaborato si propone di considerare la Metafora all'interno del colloquio clinico, come strumento di comprensione ed intervento, in particolare nei casi di pazienti vittime di esperienze traumatiche, e di analizzarne il ruolo e gli effetti prodotti. Partendo dalla storia delle varie interpretazioni della figura retorica si snoda il fulcro della trattazione attraverso il principale impianto teorico costituito dalla teoria di Lakoff e Jhonson, base di sviluppo dei numerosi contributi analizzati che considerano l'utilizzo della metafora nel dialogo con il paziente sotto diversi e variegati punti di vista, ma che concordano nel definirla non più solo un abbellimento linguistico, bensì una vera e propria forma di pensiero e di categorizzazione dell'esperienza. Sono stati quindi considerati e messi a paragone vari autori per fornire un quadro completo delle possibili funzioni dello strumento analizzato, sia dal punto di vista della comprensione e dell'attenzione alle comunicazioni del paziente (ricercando nelle sue metafore contenuti incogniti, spunti di intervento e di analisi), sia dal versante del terapeuta (producendo metafore che possano svolgere il ruolo di sostegno alla comprensione e sollecitazione di stati emotivi connessi all'esperienza). Una parte dell'elaborato si propone di affrontare il tema del trauma e del suo percorso storico nella nosologia e all'interno della psicoanalisi sino a giungere ai contributi più moderni e all'interpretazione offerta dalla psicoanalisi relazionale; lo scopo è quello di fornire una valida base teorica necessaria al collegamento successivo con l'uso della metafora nella terapia del trauma. Sono infatti stati analizzati, infine, i contributi e le ricerche specifiche che si sono occupate di questo collegamento sia in via teorica che pratica. Dall'attenta analisi condotta nel contesto del colloquio clinico e in particolare in quello della terapia del trauma, i principali ruoli ed effetti della metafora emersi sono i seguenti: offrire una nuova ed alternativa possibilità di espressione del proprio vissuto reale e interno garantendo una maggiore e migliore partecipazione dell'interlocutore; facilitare l'elaborazione di contenuti difficilmente accettabili e/o dissociati abbassando la soglia di allarme ed evitando il rischio della ripetizione del contenuto traumatico; capacità di dare avvio a processi di presa di coscienza e di cambiamento terapeutico offrendo possibilità future.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/49957