Questo lavoro di tesi analizza le riflessioni linguistiche di Pasolini all'interno della sua attività critica. I saggi affrontati si riferiscono al periodo trascorso in Friuli e poi a quello a Roma fino alla fine degli anni Cinquanta. In Friuli Pasolini sviluppa l'idea che lingua istituzionale e dialetti siano entrambi lingue letterarie e che i dialetti non siano subordinati all'italiano. Nei saggi del periodo romano le riflessioni linguistiche sono determinate dai cambiamenti sociali in atto. Letteratura e ideologia diventano le componenti della critica pasoliniana e la lingua è sempre più legata alla storia.

Pasolini saggista: lingua e dialetto tra anni '40 e '50

ARIPOLI, SARA
2018/2019

Abstract

Questo lavoro di tesi analizza le riflessioni linguistiche di Pasolini all'interno della sua attività critica. I saggi affrontati si riferiscono al periodo trascorso in Friuli e poi a quello a Roma fino alla fine degli anni Cinquanta. In Friuli Pasolini sviluppa l'idea che lingua istituzionale e dialetti siano entrambi lingue letterarie e che i dialetti non siano subordinati all'italiano. Nei saggi del periodo romano le riflessioni linguistiche sono determinate dai cambiamenti sociali in atto. Letteratura e ideologia diventano le componenti della critica pasoliniana e la lingua è sempre più legata alla storia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/49634