Nella presente Tesi si è voluto analizzare sotto vari punti di vista il concetto della supercompensazione, argomento trattato da numerosi autori di tutto il mondo, fin dalla metà del 1800. La supercompensazione viene definita come un processo fisiologico che si verifica al seguito di un lavoro muscolare, che porta il tessuto muscolare dapprima ad una condizione di stress e dopo una fase di recupero, ad una condizione di crescita e adattamento superiore al punto di partenza. Questo accade per impedire all'organismo di soccombere al ripresentarsi di un carico di lavoro della medesima intensità, innescando anzi, un processo super compensativo, che ha come risultato il miglioramento del livello prestativo originale. Nei 5 capitoli in cui è suddivisa la tesi il concetto fondamentale verrà approfondito ed esaminato dal punto di vista biologico, psicologico ed endocrinologico, dimostrando come il miglioramento della pratica sportiva sia strettamente collegato alla supercompensazione, e come solamente una perfetta pianificazione possa portare la nostra performance sportiva ai massimi livelli. Nel primo capitolo verrà trattata l'origine e lo sviluppo del termine supercompensazione , studiato per la prima volta nel XIX sec, e che ancora oggi è oggetto di continue scoperte ed evoluzioni. Queste ultime sono molto evidenti quando si parla di metodiche di allenamento, che hanno infatti subito, nel corso degli anni, notevoli influenze, date da vari studi e risultati degli autori delle epoche. Argomento principale del secondo capito saranno proprio gli autori, stranieri ed italiani, che hanno approfondito e dedicato vere e proprie opere alla supercompensazione. Fra gli esponenti stranieri i principali che si vogliono ricordare sono sicuramente Walter Cannon, Ivan Pavlov e Hans Selye. Mentre per quanto riguarda gli italiani particolare attenzione merita il grande fisiologo italiano Angelo Mosso, che nel suo trattato di maggior successo, La fatica, analizza sotto moltissimi aspetti questo concetto. Il capitolo centrale della tesi verte proprio su un'analisi dettagliata in chiave biologica, psicologica ed endocrinologica della supercompensazione, fenomeno sempre più fortemente collegato al concetto di stress. Nel quarto capitolo si parlerà invece del sistema Endocrino, e di quanto esso subisca adattamenti all'esercizio fisico. Si valuteranno le variazioni indotte sui 3 assi principali: Ipotalamo-Ipofisi-Surrene, Ipotalamo-Ipofisi-Gonadi, e Gh/IGF-1. Nell'ultima parte dell'elaborato verrà valutato l'inserimento della supercompensazione nella programmazione annuale dell'allenamento sportivo professionistico, analizzando i principali fattori che inducono il miglioramento della performance sportiva. Una particolare attenzione verrà data alla fatica, elemento importantissimo per la regolazione del processo allenante.
La supercompensazione: elemento fondamentale nella programmazione dell'allenamento
BERRUTI, ALESSANDRO
2017/2018
Abstract
Nella presente Tesi si è voluto analizzare sotto vari punti di vista il concetto della supercompensazione, argomento trattato da numerosi autori di tutto il mondo, fin dalla metà del 1800. La supercompensazione viene definita come un processo fisiologico che si verifica al seguito di un lavoro muscolare, che porta il tessuto muscolare dapprima ad una condizione di stress e dopo una fase di recupero, ad una condizione di crescita e adattamento superiore al punto di partenza. Questo accade per impedire all'organismo di soccombere al ripresentarsi di un carico di lavoro della medesima intensità, innescando anzi, un processo super compensativo, che ha come risultato il miglioramento del livello prestativo originale. Nei 5 capitoli in cui è suddivisa la tesi il concetto fondamentale verrà approfondito ed esaminato dal punto di vista biologico, psicologico ed endocrinologico, dimostrando come il miglioramento della pratica sportiva sia strettamente collegato alla supercompensazione, e come solamente una perfetta pianificazione possa portare la nostra performance sportiva ai massimi livelli. Nel primo capitolo verrà trattata l'origine e lo sviluppo del termine supercompensazione , studiato per la prima volta nel XIX sec, e che ancora oggi è oggetto di continue scoperte ed evoluzioni. Queste ultime sono molto evidenti quando si parla di metodiche di allenamento, che hanno infatti subito, nel corso degli anni, notevoli influenze, date da vari studi e risultati degli autori delle epoche. Argomento principale del secondo capito saranno proprio gli autori, stranieri ed italiani, che hanno approfondito e dedicato vere e proprie opere alla supercompensazione. Fra gli esponenti stranieri i principali che si vogliono ricordare sono sicuramente Walter Cannon, Ivan Pavlov e Hans Selye. Mentre per quanto riguarda gli italiani particolare attenzione merita il grande fisiologo italiano Angelo Mosso, che nel suo trattato di maggior successo, La fatica, analizza sotto moltissimi aspetti questo concetto. Il capitolo centrale della tesi verte proprio su un'analisi dettagliata in chiave biologica, psicologica ed endocrinologica della supercompensazione, fenomeno sempre più fortemente collegato al concetto di stress. Nel quarto capitolo si parlerà invece del sistema Endocrino, e di quanto esso subisca adattamenti all'esercizio fisico. Si valuteranno le variazioni indotte sui 3 assi principali: Ipotalamo-Ipofisi-Surrene, Ipotalamo-Ipofisi-Gonadi, e Gh/IGF-1. Nell'ultima parte dell'elaborato verrà valutato l'inserimento della supercompensazione nella programmazione annuale dell'allenamento sportivo professionistico, analizzando i principali fattori che inducono il miglioramento della performance sportiva. Una particolare attenzione verrà data alla fatica, elemento importantissimo per la regolazione del processo allenante.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/49590