Il 6 Marzo 2020 il territorio del comune di Alessandria entrava ufficialmente in zona rossa. Da quel momento in poi – per mesi, in un susseguirsi di eventi che nessuno sarebbe stato in grado di prevedere – la vita di tutti i giorni subì risvolti e forzati cambiamenti fino ad allora inconcepibili. Le scuole, gli uffici, gli studi professionali privati ed i servizi di territorio sono stati costretti a chiudere le loro sedi fisiche. Nel giro di pochissimi giorni, non solo il comune e la provincia di Alessandria, ma l’intera Repubblica, si è ritrovata intrappolata nelle spire di un ‘serpente’ dal nome SARS-COV-2: Il Covid-19. Molte e largamente differenziate sono state le reazioni alle prime notizie del Covid-19 in Italia. Le opinioni discordanti dei virologi hanno portato dapprima ad una situazione di profonda confusione: i supermercati sono stati presi d’assalto, gli scaffali svuotati; e, allo stesso tempo, si era cominciato a diffondere un generale senso di esasperazione per una situazione che sembrava inutilmente ingigantita. Divenne presto evidente che non si trattava di una semplice influenza. Ospedali, servizi pubblici, esercizi privati, tutto il mercato del lavoro, si sono ritrovati a gestire un’emergenza globale che ha interessato, stravolto, distorto la vita così come era stata fino ad allora conosciuta. Da un giorno all’altro, servizi, erogazioni, il funzionamento stesso di tutto il tessuto sociale, era divenuto inadeguato alle esigenze della popolazione. Uscire di casa, andare al lavoro, seguire le lezioni sono state considerate attività pericolose. Improvvisamente, ci si è ritrovati a dover indossare mascherine per proteggersi; gli ospedali sono stati sommersi da migliaia di pazienti positivi al Covid-19; il continuo fluire della vita è stato spezzato. Si è reso necessario un cambiamento nell’erogazione stessa dei servizi, nel funzionamento di quelle strutture ed istituzioni che per decenni hanno operato sempre nello stesso modo. Il progetto pensato per questa ricerca, si prefigge l’obiettivo di indagare quei cambiamenti e stabilire, attraverso l’analisi di dati quali-quantitativi ricavati dalla somministrazione di interviste semi-strutturate e dalla revisione di dati numerici, quali strategie il Consorzio per i servizi socioassistenziali della Città di Alessandria (C.I.S.S.A.C.A.) ha messo in atto per fronteggiare l’emergenza sanitaria e sociale, quali strumenti si sono rivelati funzionali e quali invece obsoleti e non più utilizzabili
Covid-19: le strategie per fronteggiarlo ed i cambiamenti funzionali ed adattivi messi in atto dal Consorzio per i servizi socioassistenziali della Città di Alessandria
MESSINA, ELEONORA
2021/2022
Abstract
Il 6 Marzo 2020 il territorio del comune di Alessandria entrava ufficialmente in zona rossa. Da quel momento in poi – per mesi, in un susseguirsi di eventi che nessuno sarebbe stato in grado di prevedere – la vita di tutti i giorni subì risvolti e forzati cambiamenti fino ad allora inconcepibili. Le scuole, gli uffici, gli studi professionali privati ed i servizi di territorio sono stati costretti a chiudere le loro sedi fisiche. Nel giro di pochissimi giorni, non solo il comune e la provincia di Alessandria, ma l’intera Repubblica, si è ritrovata intrappolata nelle spire di un ‘serpente’ dal nome SARS-COV-2: Il Covid-19. Molte e largamente differenziate sono state le reazioni alle prime notizie del Covid-19 in Italia. Le opinioni discordanti dei virologi hanno portato dapprima ad una situazione di profonda confusione: i supermercati sono stati presi d’assalto, gli scaffali svuotati; e, allo stesso tempo, si era cominciato a diffondere un generale senso di esasperazione per una situazione che sembrava inutilmente ingigantita. Divenne presto evidente che non si trattava di una semplice influenza. Ospedali, servizi pubblici, esercizi privati, tutto il mercato del lavoro, si sono ritrovati a gestire un’emergenza globale che ha interessato, stravolto, distorto la vita così come era stata fino ad allora conosciuta. Da un giorno all’altro, servizi, erogazioni, il funzionamento stesso di tutto il tessuto sociale, era divenuto inadeguato alle esigenze della popolazione. Uscire di casa, andare al lavoro, seguire le lezioni sono state considerate attività pericolose. Improvvisamente, ci si è ritrovati a dover indossare mascherine per proteggersi; gli ospedali sono stati sommersi da migliaia di pazienti positivi al Covid-19; il continuo fluire della vita è stato spezzato. Si è reso necessario un cambiamento nell’erogazione stessa dei servizi, nel funzionamento di quelle strutture ed istituzioni che per decenni hanno operato sempre nello stesso modo. Il progetto pensato per questa ricerca, si prefigge l’obiettivo di indagare quei cambiamenti e stabilire, attraverso l’analisi di dati quali-quantitativi ricavati dalla somministrazione di interviste semi-strutturate e dalla revisione di dati numerici, quali strategie il Consorzio per i servizi socioassistenziali della Città di Alessandria (C.I.S.S.A.C.A.) ha messo in atto per fronteggiare l’emergenza sanitaria e sociale, quali strumenti si sono rivelati funzionali e quali invece obsoleti e non più utilizzabiliFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
957754_tesidilaureamessinaeleonora.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.44 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.44 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/49482