This thesis explores the concept of “plant intelligence” and the fundamental role of plants in our ecosystem, emphasizing their astonishing complexity and capacity for communication. Mancuso and Viola (2015) highlight how plants, often perceived as passive entities, are actually dominant in terms of biomass and have developed sophisticated mechanisms for responding to environmental stimuli. In my paper, I discuss plant neurobiology as an emerging discipline that studies how plants process information through electrical and chemical signals. The idea that roots may act as a “command center” is presented, integrating information to optimize growth and nutrient uptake. The ways plants communicate with each other, both intra- and interspecifically, through the emission of volatile compounds are also highlighted. I also analyzed the issue of plant intelligence and consciousness, comparing the characteristics of plants with those of animals. In this regard, I emphasized how plants can learn, showing adaptive and recognition abilities, but without possessing a central nervous system. In conclusion, in my paper I emphasize how plant intelligence, although different and immeasurable from animal intelligence, should not be considered inferior. Understanding plant intelligence requires a paradigm shift that recognizes the unique value of plants and their adaptive abilities, contributing to a more pluralistic and respectful view of plant life.
La tesi esplora il concetto di "intelligenza vegetale" e il ruolo fondamentale delle piante nel nostro ecosistema, sottolineando la loro sorprendente complessità e capacità di comunicazione. Mancuso e Viola (2015) evidenziano come le piante, spesso percepite come entità passive, siano in realtà dominanti in termini di biomassa e abbiano sviluppato sofisticati meccanismi di risposta agli stimoli ambientali. Nel mio elaborato discuto la neurobiologia vegetale come disciplina emergente che studia come le piante elaborino informazioni attraverso segnali elettrici e chimici. Viene presentata l'idea che le radici possano fungere da "centro di comando", integrando informazioni per ottimizzare la crescita e l'assorbimento dei nutrienti. Si evidenziano anche le modalità di comunicazione tra le piante, sia a livello intra- che interspecifico, attraverso l'emissione di composti volatili. Ho inoltre analizzato la questione dell'intelligenza e della coscienza vegetale, confrontando le caratteristiche delle piante con quelle degli animali. A questo proposito ho sottolineato come le piante possano apprendere, mostrando capacità di adattamento e riconoscimento, senza però possedere un sistema nervoso centrale. In conclusione, nel mio elaborato sottolineo come l'intelligenza delle piante, pur essendo diversa e incommensurabile rispetto a quella animale, non deve essere considerata inferiore. La comprensione dell’intelligenza vegetale richiede un cambiamento di paradigma che riconosca il valore unico delle piante e le loro abilità adattative, contribuendo a una visione più pluralista e rispettosa della vita vegetale.
Neurobiologia vegetale: esiste una mente vegetale? Un'analisi comparativa e critica della letteratura scientifica
FRANCESE, MARTINA
2023/2024
Abstract
La tesi esplora il concetto di "intelligenza vegetale" e il ruolo fondamentale delle piante nel nostro ecosistema, sottolineando la loro sorprendente complessità e capacità di comunicazione. Mancuso e Viola (2015) evidenziano come le piante, spesso percepite come entità passive, siano in realtà dominanti in termini di biomassa e abbiano sviluppato sofisticati meccanismi di risposta agli stimoli ambientali. Nel mio elaborato discuto la neurobiologia vegetale come disciplina emergente che studia come le piante elaborino informazioni attraverso segnali elettrici e chimici. Viene presentata l'idea che le radici possano fungere da "centro di comando", integrando informazioni per ottimizzare la crescita e l'assorbimento dei nutrienti. Si evidenziano anche le modalità di comunicazione tra le piante, sia a livello intra- che interspecifico, attraverso l'emissione di composti volatili. Ho inoltre analizzato la questione dell'intelligenza e della coscienza vegetale, confrontando le caratteristiche delle piante con quelle degli animali. A questo proposito ho sottolineato come le piante possano apprendere, mostrando capacità di adattamento e riconoscimento, senza però possedere un sistema nervoso centrale. In conclusione, nel mio elaborato sottolineo come l'intelligenza delle piante, pur essendo diversa e incommensurabile rispetto a quella animale, non deve essere considerata inferiore. La comprensione dell’intelligenza vegetale richiede un cambiamento di paradigma che riconosca il valore unico delle piante e le loro abilità adattative, contribuendo a una visione più pluralista e rispettosa della vita vegetale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/4945