Il presente lavoro di tesi indaga il fenomeno dei regimi alimentari che si discostano dalla tradizionale dieta mediterranea. Gli esempi più diffusi sul territorio nazionale sono la dieta vegana, fruttariana, crudista, la dieta macrobiotica, la paleodieta, la dieta dei gruppi sanguigni e il respirianesimo o dieta pranica. Data la scarsità degli studi finora condotti, sono sorti alcuni quesiti: in particolare, ci si è chiesti quali siano le motivazioni che portano gli individui alla scelta di uno dei regimi alimentari citati e se esistano aspetti caratteriali comuni tra coloro i quali seguono un regime alimentare particolarmente rigido. Questi aspetti sono stati indagati attraverso una scheda di informazioni generali e cinque questionari auto-somministrati (SCD, ECS, RRQ, AAQ-II, DERS-16). Il campione totale è risultato composto da 378 soggetti. Per quanto riguarda l'analisi delle motivazioni è emerso che le principali siano distinguibili attraverso sei categorie: Salute, Etica, Etica e Salute, Dieta, Suggerimento e Altro. Le variabili Etica o Etica e Salute sono particolarmente elevate tra i vegani e i vegetariani; altro dato importante consiste nel fatto che la motivazione più diffusa all'interno del campione totale sia la Salute; la variabile Peso non è risultata significativa. Nel campione totale sono emersi diversi livelli di disregolazione emotiva, inflessibilità di pensiero e tendenza alla ruminazione oltre ad un forte senso di appartenenza alla propria comunità alimentare e predisposizione al contagio emotivo. Le analisi quantitative sono state condotte solamente su quattro gruppi alimentari aventi elevata numerosità campionaria (Veganismo, Dieta dei Gruppi Sanguigni, Paleodieta, Altro). Esaminando le differenze tra gruppi, il gruppo ¿Altro¿ sembra connotato da maggiori inflessibilità di pensiero, disregolazione emotiva, difficoltà nel raggiungimento dei propri obiettivi, ruminazione e rabbia rispetto ai vegani; i vegani risultano essere più dinamici e avere maggiore capacità autoriflessiva rispetto a coloro che seguono la dieta dei gruppi sanguigni, oltre a avere un forte senso di appartenenza alla propria comunità alimentare rispetto alla paleodieta. Misurando la differenza tra la comunità ideale e quella reale sul campione generale è emerso un certo grado di insoddisfazione per la propria comunità di appartenenza. Questo lavoro sperimentale costituisce il primo tassello verso l'approfondimento di tale fenomeno, che si auspica, in futuro, possa suscitare un maggiore interesse da parte della comunità scientifica.
Abitudini Alimentari: Inflessibilità e Contagio Emotivo.
TIDOR, ELISABETH
2018/2019
Abstract
Il presente lavoro di tesi indaga il fenomeno dei regimi alimentari che si discostano dalla tradizionale dieta mediterranea. Gli esempi più diffusi sul territorio nazionale sono la dieta vegana, fruttariana, crudista, la dieta macrobiotica, la paleodieta, la dieta dei gruppi sanguigni e il respirianesimo o dieta pranica. Data la scarsità degli studi finora condotti, sono sorti alcuni quesiti: in particolare, ci si è chiesti quali siano le motivazioni che portano gli individui alla scelta di uno dei regimi alimentari citati e se esistano aspetti caratteriali comuni tra coloro i quali seguono un regime alimentare particolarmente rigido. Questi aspetti sono stati indagati attraverso una scheda di informazioni generali e cinque questionari auto-somministrati (SCD, ECS, RRQ, AAQ-II, DERS-16). Il campione totale è risultato composto da 378 soggetti. Per quanto riguarda l'analisi delle motivazioni è emerso che le principali siano distinguibili attraverso sei categorie: Salute, Etica, Etica e Salute, Dieta, Suggerimento e Altro. Le variabili Etica o Etica e Salute sono particolarmente elevate tra i vegani e i vegetariani; altro dato importante consiste nel fatto che la motivazione più diffusa all'interno del campione totale sia la Salute; la variabile Peso non è risultata significativa. Nel campione totale sono emersi diversi livelli di disregolazione emotiva, inflessibilità di pensiero e tendenza alla ruminazione oltre ad un forte senso di appartenenza alla propria comunità alimentare e predisposizione al contagio emotivo. Le analisi quantitative sono state condotte solamente su quattro gruppi alimentari aventi elevata numerosità campionaria (Veganismo, Dieta dei Gruppi Sanguigni, Paleodieta, Altro). Esaminando le differenze tra gruppi, il gruppo ¿Altro¿ sembra connotato da maggiori inflessibilità di pensiero, disregolazione emotiva, difficoltà nel raggiungimento dei propri obiettivi, ruminazione e rabbia rispetto ai vegani; i vegani risultano essere più dinamici e avere maggiore capacità autoriflessiva rispetto a coloro che seguono la dieta dei gruppi sanguigni, oltre a avere un forte senso di appartenenza alla propria comunità alimentare rispetto alla paleodieta. Misurando la differenza tra la comunità ideale e quella reale sul campione generale è emerso un certo grado di insoddisfazione per la propria comunità di appartenenza. Questo lavoro sperimentale costituisce il primo tassello verso l'approfondimento di tale fenomeno, che si auspica, in futuro, possa suscitare un maggiore interesse da parte della comunità scientifica.File | Dimensione | Formato | |
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