Several neuroscientific studies have shown how some emotional stimuli (e.g. faces, bodies that convey different emotional expressions) can be processed, by a subject, without awareness. At the neuro-anatomical and functional level, neuroimaging studies have suggested the importance of some phylogenetically ancient subcortical structures, like amygdala, pulvinar and superior colliculus in the processing of emotional stimuli in the absence of visual awareness. Recently, increasing evidence have shown that, in addiction to specific brain activations, there are also changes in some physiological parameters, such as changes in heart rhythm, skin conductance and pupil dilation. Pupil size is a good measure to evaluate emotional processing; in fact, it dilates when there are stimuli with high level of arousal, like stimuli with emotional content. The research proposed in this dissertation has tried to measure the physiological response, through the variation of pupil diameter, of emotional stimuli, like facial expressions of angry or bodies that convey fear, presented in non-conscious conditions in a sample of healthy subjects. The paradigm of Continuous Flash Suppression (CFS) was used to create the unconscious condition. CFS uses interocular suppression and ocular dominance to make a visual stimulus, presented to the non-dominant eye, unable to be perceived with awareness. For the measurement of pupil diameter an eye-tracker with infrared technology was used in order to objectively measure pupillary changes moment by moment for the entire duration of the task. All participants were exposed to both conditions: a test condition (target stimuli are presented only to non-dominant eye, unconscious condition) and a control condition (target stimuli are presented to both eyes, conscious condition). The results of the study showed a greater pupil dilation for emotional stimuli suppressed through CFS compared to stimuli presented in conscious condition, indicating an implicit physiological response towards emotional stimuli. There was also a greater dilation for faces compared to bodies in condition of unawareness, although no significant difference emerged between the emotions presented. However, a significant pupil constriction emerged presenting fearful faces in a state of awareness. These data suggest that the emotional content may represent a relevant evolutionary variable that induces significant psychophysiological alterations.
In campo neuroscientifico, diverse ricerche hanno messo in luce come alcuni stimoli emotivi (es. volti, corpi che veicolano diverse espressioni emotive) possano essere elaborati da un soggetto in modo inconsapevole. A livello neuro-anatomico e funzionale studi di neuro-immagine hanno suggerito l'importanza di alcune strutture sottocorticali, filogeneticamente antiche, come l'amigdala, il pulvinar e il collicolo superiore nell'elaborazione di stimoli in assenza di consapevolezza visiva. Di recente alcuni studi hanno mostrato come vi siano, oltre a specifiche attivazioni cerebrali, anche cambiamenti in alcuni parametri fisiologici, come cambiamenti del ritmo cardiaco, della conduttanza cutanea e della dilatazione pupillare. La dimensione pupillare è un buon indice di elaborazione di stimoli emotivi; essa infatti si dilata quando sono presenti stimoli con alti livelli di arousal, come quelli a contenuto emotivo. In questo elaborato è stata proposta una ricerca che ha cercato di misurare la risposta fisiologica, espressa dalla variazione del diametro pupillare, di stimoli emotivi, come ad esempio volti che esprimono rabbia o corpi che esprimono paura, presentati in condizione di non-consapevolezza in un campione di soggetti sani. Per creare la condizione di inconsapevolezza è stato utilizzato il paradigma della Continuous Flash Suppression (CFS). La CFS sfrutta la soppressione inter-oculare e la dominanza oculare per rendere uno stimolo visivo, presentato all'occhio non dominante, incapace di essere percepito con consapevolezza. Per la misurazione del diametro pupillare è stato invece utilizzato un eye-tracker con tecnologia ad infrarossi che ha permesso di misurare le variazioni pupillari momento per momento per tutta la durata del compito. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti sia ad una condizione di test (stimoli target presentati solo all'occhio non dominante, condizione non consapevole) che ad una di controllo (stimoli target presentati ad entrambi gli occhi, condizione consapevole). Dallo studio presentato è emersa una maggiore dilatazione pupillare per gli stimoli emotivi soppressi attraverso la CFS rispetto a quelli presentati in visione consapevole a supporto di una risposta fisiologica implicita attivata in corrispondenza di stimoli emotivi. Si è inoltre vista una maggior dilatazione per i volti rispetto ai corpi in condizioni di non-consapevolezza, sebbene non sia emersa una differenza significativa tra le emozioni presentate. Tuttavia, una contrazione pupillare significativa è emersa presentando volti di paura in condizione di consapevolezza. Questi dati suggeriscono come il contenuto emotivo possa rappresentare un variabile evolutivamente rilevante tale da indurre alterazioni psicofisiologiche significative.
Indagine sull'elaborazione non-consapevole di stimoli emotivi attraverso la valutazione del diametro pupillare
TASSO, BLANCA
2018/2019
Abstract
In campo neuroscientifico, diverse ricerche hanno messo in luce come alcuni stimoli emotivi (es. volti, corpi che veicolano diverse espressioni emotive) possano essere elaborati da un soggetto in modo inconsapevole. A livello neuro-anatomico e funzionale studi di neuro-immagine hanno suggerito l'importanza di alcune strutture sottocorticali, filogeneticamente antiche, come l'amigdala, il pulvinar e il collicolo superiore nell'elaborazione di stimoli in assenza di consapevolezza visiva. Di recente alcuni studi hanno mostrato come vi siano, oltre a specifiche attivazioni cerebrali, anche cambiamenti in alcuni parametri fisiologici, come cambiamenti del ritmo cardiaco, della conduttanza cutanea e della dilatazione pupillare. La dimensione pupillare è un buon indice di elaborazione di stimoli emotivi; essa infatti si dilata quando sono presenti stimoli con alti livelli di arousal, come quelli a contenuto emotivo. In questo elaborato è stata proposta una ricerca che ha cercato di misurare la risposta fisiologica, espressa dalla variazione del diametro pupillare, di stimoli emotivi, come ad esempio volti che esprimono rabbia o corpi che esprimono paura, presentati in condizione di non-consapevolezza in un campione di soggetti sani. Per creare la condizione di inconsapevolezza è stato utilizzato il paradigma della Continuous Flash Suppression (CFS). La CFS sfrutta la soppressione inter-oculare e la dominanza oculare per rendere uno stimolo visivo, presentato all'occhio non dominante, incapace di essere percepito con consapevolezza. Per la misurazione del diametro pupillare è stato invece utilizzato un eye-tracker con tecnologia ad infrarossi che ha permesso di misurare le variazioni pupillari momento per momento per tutta la durata del compito. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti sia ad una condizione di test (stimoli target presentati solo all'occhio non dominante, condizione non consapevole) che ad una di controllo (stimoli target presentati ad entrambi gli occhi, condizione consapevole). Dallo studio presentato è emersa una maggiore dilatazione pupillare per gli stimoli emotivi soppressi attraverso la CFS rispetto a quelli presentati in visione consapevole a supporto di una risposta fisiologica implicita attivata in corrispondenza di stimoli emotivi. Si è inoltre vista una maggior dilatazione per i volti rispetto ai corpi in condizioni di non-consapevolezza, sebbene non sia emersa una differenza significativa tra le emozioni presentate. Tuttavia, una contrazione pupillare significativa è emersa presentando volti di paura in condizione di consapevolezza. Questi dati suggeriscono come il contenuto emotivo possa rappresentare un variabile evolutivamente rilevante tale da indurre alterazioni psicofisiologiche significative.File | Dimensione | Formato | |
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